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Oggi, in quel di Riva del Garda, ho potuto provare il nuovo Shimano XT. Si tratta di un primo assaggio in attesa del test vero e proprio, ma se non altro sono riuscito a toccare con mano quello che vi avevamo presentato durante la Sea Otter e ho potuto fare un primo paragone rispetto all’XTR 2015, di cui potete trovare il test qui.
Cambio posteriore
La configurazione è un 11-40, quindi un pacco pignoni che può essere montato su corpetto tradizionale. Non è ancora disponibile il 11-42, che però verrà montato solo sul monocorona.
La cambiata è precisa e veloce, molto simile a quella dell’XTR da cui prende la tecnologia. Le differenze maggiori nei deragliatori dei due gruppi stanno nei materiali usati, cosa che rende l’XT leggermente più pesante – e più economico. Sotto sforzo il deragliatore lavora molto bene. Insomma, a meno che non siate dei fanatici del peso o della componentistica di alta gamma, con un deragliatore posteriore XT sarete contenti.
Anche qui, come nell’XTR, è presente una frizione attivabile grazie alla levetta “ON-OFF”, e anche qui tende la catena molto bene. In compenso la cambiata diventa leggermente più dura, ma è una caratteristica con cui si può vivere considerando il suo lato positivo, cioè quello di non far cadere la catena.
Il pacco pignoni ha una progressione così detta “ritmata”, questa la dentatura: 11-13-15-17-19-21-24-27-31-35-40. Non ci sono grandi sbalzi ed è quindi facile trovare il rapporto giusto.
Deragliatore anteriore
Lo ammetto, ho usato pochissimo la doppia da quando uscì l’XX1 tre anni fa, ma mi rendo conto che in tanti ambiti il 2X può venire preferito da alcuni biker. Potendo fare quindi pochi paragoni, mi limito a dire che la cambiata è molto fluida e precisa, e per di più veloce, in entrambe le direzioni. Sul fatto di dover smettere di spingere a tutta per permettere alla catena di cambiare corona non mi soffermo più di tanto, perché dovreste ormai sapere che questo è proprio uno dei punti che rendono l’1X imbattibile in quanto a semplicità ed istintività. L’XT è comunque disponibile anche in versione monocorona.
Comandi a manubrio
Oltre alla loro ergonomicità, ripresa anche qui dall’XTR, la cosa bella dei comandi di Shimano è il Dual Control, cioè la possibilità di poter scalare usando il pollice o l’indice: la leva può essere spinta o premuta, a seconda delle proprie preferenze e della situazione. Un’opzione in più che viene comoda per esempio quando si stanno percorrendo tratti molto accidentati, per non dover staccare il pollice dal manubrio.
Freni
Veniamo infine ai freni. Da anni gli Shimano XT sono il punto di riferimento dei freni a disco, ancor più degli XTR in quanto questi ultimi, nella loro versione Race, hanno la pinza in materiale ultraleggero, cosa che li rende leggermente più spugnosi ad inizio corsa.
Gli XT si confermano delle ancore, rimanendo ben modulabili grazie al Servo Wave. Rispetto ai vecchi, sono meno “On-Off”, ed è quindi più facile impartire la forza giusta alla leva per evitare di bloccare le ruote. Per vedere cosa è cambiato, vi rimando alla presentazione vera e propria, sta di fatto che Shimano con gli XT bada al sodo: non saranno i più leggeri sul mercato, ma hanno potenza da vendere, già nella configurazione 180mm all’anteriore e 160mm al posteriore.
Conclusioni
Dopo questo primo giro, posso dire che l’XT rimane fedele alla sua tradizione di portare la tecnologia XTR in un gruppo leggermente più pesante, ma meno costoso e anche meno delicato. Dato che riceveremo a breve un gruppo completo per un test vero e proprio, mi riserbo di dire come si comporta nel tempo, e come vadano i freni su discese lunghe e ripide. Le prime impressioni sono positive.
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