Natale è tempo di regali, perchè non pensare anche all’officina? Anche se non siamo dei professionisti e l’officina ci serve solo alla manutenzione della nostra bici, ci sono alcuni attrezzi che possono aiutarci a lavorare meglio.
Volete fare un regalo utile al vostro amico biker? Magari a quello che vi sistema sempre la bici e non vuole nulla in cambio? Ecco qui quello che può servire a rendere un’officina casalinga migliore e più efficiente!
Fondamentale per tutte le lavorazioni, il cavalletto è il cuore di un’officina ciclistica. Un buon cavalletto costituisce un punto solido per poter lavorare nel migliore dei modi sulla nostra bicicletta ed è uno dei pochi strumenti che si utilizza praticamente sempre.
Le caratteristiche di un buon cavalletto sono essenzialmente tre.
Innanzitutto è fondamentale la stabilità, perchè quando si toglie una ruota o si smontano pezzi, la bici si sbilancia ed il cavalletto tende a ribaltarsi. Per questo motivo i cavalletti professionali si avvitano al pavimento o hanno una pesantissima base in acciaio che li rende estremamente stabili. Per un uso amatoriale i cavalletti pieghevoli sono ottimi, sopratutto se non si ha un angolo dedicato solo alla manutenzione della bici in cui lasciare un cavalletto fisso, ma attenzione che abbiano robuste e lunghe gambe per evitare spiacevoli ribaltamenti.
Molto importante è poi la robustezza della struttura, soprattutto se si lavora con mezzi pesanti, il cavalletto deve reggere senza problemi il peso della bici e l’eventuale forza applicata durante il lavoro.
Forse però l’aspetto più importante di un cavalletto è la morsa, ovvero quell’elemento che aggancia saldamente la bici (in genere sul cannotto sella) e non la lascia più muovere. E’ proprio la qualità della morsa, come è protetta, quanto è stabile e robusta, a fare la differenza tra un buon cavalletto ed un prodotto scadente.
Se volete lavorare bene un buon cavalletto è fondamentale!
In un’officina che si rispetti ci sono tre cose che non devono mancare: il WD40, un martello e la morsa. Una buona morsa è fondamentale in qualsiasi officina, anche per riparare le biciclette. Serve in mille situazioni, dal taglio del cannotto forcella, allo spurgo dei freni.
Una buona morsa va sempre accoppiata ad un buon bancone, che sia stabile, solido e robusto. Come misura 125mm sono più che sufficienti.
Procuratevi anche dei copriganasce in alluminio, gomma o teflon: serviranno ad evitare di rigare i componenti quando li andiamo a bloccare.
Se non ce l’avete già, procuratevi una dima per i forcellini. Nell’era delle 12 velocità, con cambi che richiedono tolleranze sempre più strette, la perfetta complanarità del forcellino con la ruota è fondamentale!
La dima per i forcellini tornerà utilissima ogni volta che impazzirete con la regolazione del cambio, quando “lo regoli che fuonziona bene in basso e non funziona in alto, lo regoli che va bene in basso e non funziona in alto”.
Che cos’è e come si usa questo utilissimo attrezzo? Ne abbiamo parlato in un precedente articolo: Forcellino storto? No problem.
I componenti leggeri sono anche i più delicati ed è estremamente importante applicare la giusta coppia di serraggio durante il montaggio di ciascuno di essi.
Una buona chiave dinamometrica è la migliore amica di ogni meccanico, soprattutto dei “meccanici in erba” che non hanno ancora la mano per sentire il giusto serraggio con la mano.
Pur essendo un detrattore della dinamometrica perchè preferisco “sentire” quanto tira una vite, sono consapevole che questa manualità richieda parecchia esperienza meccanica, esperienza che si acquisisce solo facendo questo mestiere. Per chi lavora sulla bici occasionalmente e non ha questa sensibilità, l’utilizzo della dinamometrica è quindi fondamentale per evitare danni!
Se volete approfondire l’utilizzo della chiave dinamometrica, non perdetevi questo precedente articolo: La chiave dinamometrica e come usarla.
Le chiavi a brugola sono le più utilizzate sulle biciclette, per questo motivo un buon set di chiavi a brugola con impugnatura a “T” può dare un tocco di classe alla nostra officina.
L’impugnatura più ampia e solida delle più economiche chiavi ad “L” rende il lavoro con queste chiavi più semplice, più efficace e più preciso.
Non andate al risparmio e prendete un prodotto di marca primaria: le brugole si usano sempre ed una chiave scadente rovina le viti e fa più danni che benefici.
Nell’epoca dei copertoni tubeless, il compressore non può mancare in un’officina come si deve. Come far tallonare senza sforzo anche il copertone più ostinato?
Per un uso casalingo, consiglio un compressore da almeno 50l. E’ vero che è più ingombrante, ma il 25l si scarica in fretta e non riesce a dare quella “botta” decisa e continua che serve a far tallonare i copertoni più impestati.
Ricordate sempre di mettere l’olio dentro il compressore nuovo (spesso viene venduto senza) di controllarne regolarmente il livello e di aprire, almeno una volta l’anno, il tappo di drenaggio per far fuoriuscire la condensa dal serbatoio.
Avete già il compressore? Perchè non regalarvi un bel manometro come quello in foto? Un buon manometro ci permette di misurare con precisione la pressione delle gomme ed evitare sorprese come pizzicature o tagli.
I componenti in carbonio sono sempre più presenti sulle biciclette di alta gamma e per questo motivo avere la giusta attrezzatura per tagliare correttamente cannotti, reggisella, manubri di questo materiale è un valore aggiunte per la nostra officina che ci permette di essere ancora più autonomi.
Il seghetto per il taglio del carbonio non è altro che un normale seghetto con una lama diamantata che permette il taglio senza lacerare le fibre.
Naturalmente oltre al seghetto, ci serve la guida per il taglio. Per maggiori info su come tagliare il carbonio, guardate questo articolo: Come tagliare il carbonio e l’alluminio.
Sempre in tema di taglio dei componenti, un utilissimo attrezzo (che tra l’altro non costa neanche una follia) che sicuramente mancherà nella vostra officina è la sbavatrice. La sbavatrice non è altro che un “temperino” che rimuove le bave ed arrotonda la superficie di taglio di un qualsiasi componente circolare in metallo. Non va usata sul carbonio, mi raccomando!
Spurgare i freni con i kit casalinghi è sempre scomodo: le siringhe pescano aria, non scorrono bene, si bloccano.
Un kit di spurgo professionale costa qualcosa in più, ma è un buon investimento per fare un lavoro più rapido, efficace e pulito. Cambiando i raccordi lo stesso kit di spurgo può essere adattato a praticamente tutti i tipi di freno purchè adottino lo stesso tipo di olio o fluido, quindi, anche se un domani cambieremo i freni, il nostro kit non diventerà mai obsoleto.
Ok, questo centraruote è da bike porn, però avere un minimo di attrezzatura per controllare la tensione dei raggi e lo stato di una ruota è importante per qualsiasi officina. Anche se non siamo dei super esperti delle ruote, verificare correttamente la tensione e la centratura è un lavoro piuttosto semplice.
Oltre al centraruote servono anche le chiavi per i raggi adatte alla nostra tipologia di ruote ed un buon tensiometro.
Per concludere, una considerazione. Una bella officina si costruisce pezzo dopo pezzo, aggiungendo nel tempo quell’attrezzo o quello strumento di cui sentiamo la mancanza. Quando però si va a comperare qualcosa, che sia una chiave a brugola o un’attrezzo specifico, non conviene mai risparmiare troppo sulla qualità. Un’officina funzionale e ben efficiente si compone di attrezzi di qualità che durano nel tempo e che sono sempre in grado, nonostante i numerosi utilizzi, di funzionare come da nuovi anche dopo diversi anni.
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