L’evento Yes We Bike non è certo una novità nel panorama dell’enduro italiano. Noi di mtb-mag ci eravamo stati nel 2013, in concomitanza con la Superenduro e tornare a girare sui bellissimi sentieri di Gemona del Friuli è sempre un piacere.
Approfittando del ponte della Festa della Repubblica siamo riusciti a partire un giorno prima per dedicare questo venerdì di festa alla prova delle speciali.
Sfruttando il servizio navetta messo a disposizione dall’organizzazione, in una singola giornata di prove siamo riusciti a provare comodamente tutte le 3 speciali della gara ad eccezione della ps4 che verrà allestita solo il giorno della gara e del prologo.
Un solo giorno di prove? Pazzo! Come fai a fare una gara senza aver passato almeno una settimana a tritare le speciali? Come fai a studiare le linee in un solo giorno?
Devo essere sincero, ultimamente mi sono abbastanza stufato di tritare le speciali e di imparare le linee a memoria. Tanto in gara quello che conta è il flow, la continuità, la capacità di improvvisazione. Le ps possono cambiare e più provi più un piccolo cambiamento ti mette nel pallone. Ecco che quindi ultimamente ho deciso di provare meno, vuoi per gli impegni, vuoi perchè così mi diverto di più, ho meno stress e non mi gioco weekend e weekend a provare una sola gara. Correre alla cieca non mi piace, lo trovo molto pericoloso, ma conoscere poco le speciali mette quel brivido in più che da pepe alla gara.
Bando alle ciance filosofiche, immagino siate curiosi di sapere come è la gara di Gemona.
La PS1 è la stessa del 2013, con l’unica differenza che si parte da metà. L’inizio è uno stupendo mezzacosta tutto saliscendi, con alcune curve strette che compaiono all’improvviso ed un insidioso fondo ghiaioso. Eh si, il fondo qui è molto diverso da quello a cui siamo abituati in piemonte. Qui è tutta ghiaia calcarea, simile a quella del Garda, anche se meno sdrucciolevole. La PS1 è davvero divertente, non c’è molto da pedalare ma c’è tanto da guidare e da pompare la bici. Passaggi stretti e tanti saliscendi dove mantenere il flow è fondamentale!
Finita la PS inizia un bel trasferimento. La strada non è ripidissima, ma il fondo ghiaioso è pesante da pedalare e fa caldo, tanto, tanto caldo! La salita è un forno, meno male che ho il caschetto aperto. In gara il doppio casco sarà una scelta obbligatoria!
In cima la vista è stupenda ed un pochettino di aria fresca rinfranca il morale. Messe le protezioni, partiamo per la PS2. Il primo tratto è molto, molto divertente. Rocce fisse e curve guidate mettono a dura prova la resistenza dei cerchi e delle gomme. Bisogna stare attenti a non sbagliare e non pizzicare!
Da metà in poi il sentiero diventa più largo e veloce, nessuna difficoltà a parte la ghiaia. Il gran finale è un bel drop giù da una briglia di cemento: non sarà più alto di un metro, ma è cieco e bisogna prendere dei riferimenti per non sbagliare traiettoria.
Finita la ps per rientrare in paese decidiamo di evitare il lungo trasferimento della gara e di deviare sulla nuova ciclabile costruita sulla ex linea ferroviaria. E’ davvero piacevole pedalare lontano dal traffico e su un percorso praticamente pianeggiante. La traformazione in ciclabile è davvero un modo intelligente per riciclare le vecchie linee ferroviarie: le ferrovie sono infatti in piano, non hanno incroci ed hanno la giusta larghezza per farci passare comodamente le biciclette.
Un panino sulla strada e riprendiamo la navetta per salire alla ps3. La PS3 è davvero SPETTACOLARE! Parte guidata, con un tratto pieno di roccettine su cui passare a tutta. Poi diventa velocissima, con salti e doppi naturali sparsi qua e la. Davvero una goduria, è la ciliegina sulla torta per finire la gara in bellezza!
Dopo le prove una birra è d’obbligo al bar centrale di gemona, una bella Weiss ed un tagliere di affettati. Anche questo è enduro!
State sincronizzati domani con il video ed il report del prologo cittadino. Una downtown per le vie di Gemona, con scale, pavè e persino un drop da un dehor di un bar!
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