6 errori che tutti abbiamo fatto

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6 errori in cui vi riconoscerete sicuramente. O almeno – almeno –  in uno di essi.

D’altronde chi non ha mai girato con le gomme dure come il marmo perché così la bici scorre meglio in salita? Per poi chiaramente dimenticarsi di regolare la pressione una volta che inizia la discesa e arrivando in fondo con le otturazioni saltate e i polsi che urlano pietà. Ahi ahi ahi, non hai visto il video sulla corretta pressione delle gomme?



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Oppure eccoci la domenica mattina, tutti gasati per la libidinosa giornata di riding davanti a noi, mentre carichiamo la bici in macchina. Togliamo la ruota anteriore per farcela stare, incastriamo quelle degli amici di fianco alla nostra, facendo attenzione a non graffiare i telai da zig milioni di Euro e poi ecco che quel maledetto manubrio è lì pronto a sfondare il lunotto posteriore. Allora lo giriamo verso l’interno, inavvertitamente mettendo la leva del freno anteriore contro la parete interna della macchina. Arrivati a destinazione non riusciamo a rimettere la ruota anteriore perchè le pastiglie sono diventate un conglomerato di kriptonite, inseparabile per qualche misteriosa reazione chimica.

Come poi non ridere del tizio che pedala seduto come sulla tazza del cesso, secondo la regola della nonna che i piedi devono toccare saldamente per terra quando si sta in sella? Le rotule sono lì lì per saltar fuori e dirigersi verso valle, ma stoicamente il nostro eroe non molla. Mai.

Non dimentichiamoci poi di chi usa la catena come campanello: per far sentire che sta arrivando, il cigolio è così forte che i gatti scappano e le galline poppano uova una dietro l’altra.

Ammettetelo, anche a voi è capitato. Fateci sapere nei commenti gli errori più grossolani della vostra vita di biker. Se non i vostri, almeno quelli degli amici.

In collaborazione con Bike Lab Torino.

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Commenti

  1. Il perno passante rimasto a casa, ovviamente dopo un'ora di macchina per arrivare al sentiero, è un superclassico, ed è devastante :azz-se-m:

    Anche trovarsi in un clima himalayano con solo le braghe corte e la giacchetta da 10°C non scherza però. Un paio di flirt con l'ipotermia li ho fatti in passato, da non ripetere.
  2. Fine vacanza in Trentino, la sera prima della partenza carico le bici nell'auto.
    Due giorni dopo la mia compagna: "scusa ma il copribagaglio dove è?"
    ...
  3. avalonice:

    Non esageriamo non mi ricordo con esattezza ma tra 0m e 2000m la variazione di pressione interna ad una gomma è di circa 0.1 bar.
    Se proprio vogliamo essere precisi influisce maggiormente la temperatura tra i 10°C mattutini e i 35°C al sole pieno delle 13.00
    Ormai ho decine e decine e decine di casi in cui, alzandomi di quota mi son trovato gomme dure come il marmo. In salita te ne rendi conto perchè sullo scassato cominci a rimbalzare come un disperato, in discesa perchè ti saltano le capsule dentali (uso una MTB rigida). Non è tanto una questione di temperature, almeno per quanto mi riguarda, essendo capitato di partire da casa con le gomme perfette e 10°, e aver dovuto sgonfiare a 2200 con gomme marmoree e temperatura inferiore ai 5°C.
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