7 modi per dimagrire usando la MTB | MTB Mag

7 modi per dimagrire usando la MTB

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Oggi torniamo sul tema dimagrire: molti di noi hanno iniziato a pedalare con l’obiettivo di perdere peso, dato che il ciclismo è un ottimo modo per bruciare il grasso in eccesso. Vediamo insieme 7 modi per dimagrire grazie alla nostra bici!

GUARDARE IL RAPPORTO PESO/POTENZA, NON SOLO IL PESO


Ovviamente per dimagrire dovremo mangiare meno di quello che bruciamo durante il giorno ma, essendo noi ciclisti, allo stesso tempo dobbiamo stare attenti a non penalizzare troppo la nostra prestazione sportiva; quindi, tendenzialmente dovremmo preferire un dimagrimento un po’ più lento. Diffidate delle diete drastiche che vi fanno perdere tanti kg velocemente perché non sarà sicuramente un dimagrimento sano: perderete liquidi e magari massa muscolare!

Bisogna poi dire che noi non possiamo basare tutto sul numero che leggiamo sulla bilancia perché in questo caso non sappiamo come sta cambiando la nostra composizione corporea. L’ideale, per avere un buon dimagrimento, è che la massa muscolare non venga intaccata, mentre la massa grassa scenda: questo non ce lo dice la bilancia ma strumenti come la BIA che sono fatti apposta per misurare la composizione corporea. Tutto ciò farà migliorare il nostro rapporto peso/potenza: il peso migliora, la massa muscolare non viene intaccata e quindi manterremo la stessa potenza di quando pesavamo di più, migliorando la nostra prestazione.

ALLENAMENTI A BASSA O ALTA INTENSITÀ?

In passato si credeva che l’unico modo per dimagrire fosse rimanere nella zona di intensità bruciagrassi, ossia bassa intensità, ma questo per poter bruciare tante calorie richiede troppo tempo, che normalmente quasi nessuno ha a disposizione tra lavoro famiglia e impegni vari. Più recentemente si è scoperto che in situazioni in cui si ha poco tempo conviene sfruttare i cosiddetti allenamenti a intervalli o HIIT, in cui si alternano momenti a bassa intensità con momenti ad alta intensità. Questo tipo di allenamento andrà a bruciare più carboidrati che grassi durante la sessione se facciamo il confronto con gli allenamenti lunghi a bassa intensità ma permetterà di bruciare più calorie anche a riposo una volta terminato l’allenamento, bruciando soprattutto grassi e innalzando il metabolismo basale.

ALIMENTAZIONE DURANTE L’USCITA IN BICI

È importante mangiare poco e frequentemente durante l’uscita in bici in modo da non sfondarsi di cibo quando si torna a casa

TENERE ALTA LA MOTIVAZIONE

Tenete sempre alta la motivazione, aiutandovi magari con dei POST IT che attaccherete in giro per casa su cui scrivete quali sono i vostri obiettivi e le vostre motivazioni per perdere peso. Questo vi aiuterà a resistere meglio alle tentazioni (divano e cibo in primis), a vedere meglio i progressi che avete già fatto e a focalizzarvi meglio sui passi che ancora dovete compiere.

NON SOLO BICI

Oltre agli allenamenti in bici, è bene inserire anche sessioni di allenamento funzionale o pesistica o circuiti metabolici a corpo libero in modo da stimolare la massa muscolare che è la sede del nostro metabolismo, è lei che brucia le calorie e ce le fa bruciare anche a riposo poiché innalza il metabolismo basale. Si possono inserire anche sessioni di cross training e quindi fare anche altri sport come la corsa, la camminata o, nella stagione che lo consente e per chi è capace, magari lo scialpinismo.

MANGIARE TANTA VERDURA

Un altro metodo che ci aiuta a dimagrire è mangiare tanta verdura. La verdura è a contenuto calorico quasi nullo ma ha un volume notevole e quindi vi darà una sensazione di sazietà per un po’ di tempo. Il consiglio è mangiarla come prima portata del pasto sia per digerirla meglio che per raggiungere prima il senso di sazietà. Potete mischiare sia verdura cruda che cotta nello stesso pasto e giocare con le varietà. Ricordatevi comunque di mangiare sempre lentamente e di bere a sufficienza durante tutta la giornata, un altro modo per riempire lo stomaco e ingannare la fame!

NON VIVERE IL DIMAGRIMENTO COME UN’OSSESSIONE

Non dobbiamo fare in modo che dimagrire diventi la nostra ossessione: spesso il passo verso il disturbo del comportamento alimentare non è poi così lungo e magari cadiamo in questo buco nero senza nemmeno rendercene completamente conto. Cerchiamo di vivere il processo di dimagrimento in maniera serena, facendo le cose con calma e senza fretta, non precludiamoci tutte le occasioni di convivialità perché “siamo a dieta”, tanto più che nessuno di noi è un professionista. E poi…mangiare è troppo bello, è uno dei piaceri della vita, quindi…buon appetito e alla prossima!

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Commenti

  1. fafnir:

    1400 in 4 ore non è certo un tempo da gara ma neanche da lumaca, le calorie le consumi tu come le consumano tutti, quindi le cose sono tre:
    - o quando torni a casa svuoti il frigo
    - o torni a casa e la tua doppia personalità svuota il frigo a tua insaputa, quando riprendi il controllo ti senti sazio
    - hai una e-bike

    Come vedi non ho minimamente preso in considerazione il fatto che racconti balle, voglio crederti
    1400m era solo il dislivello totale, non ho considerato lo sviluppo chilometrico che era notevole (e che nella corsa a differenza della bici conta molto di più). erano 4 ore a intensità piuttosto alta.
    esiste un'altra possibilità: cioè che io abbia ragione ;-)
  2. AndreaBZ1980:

    1400m era solo il dislivello totale, non ho considerato lo sviluppo chilometrico che era notevole. erano 4 ore a intensità piuttosto alta.
    esiste un'altra possibilità: cioè che io abbia ragione ;-)
    Se hai ragione non sei umano
  3. AndreaBZ1980:

    I nutrizionisti propongono schemi dietetici che si incentrano esclusivamente sull'introito calorico totale e non sugli effetti a livello ormonale della diversa distribuzione di tale apporto calorico, e questo perchè la maggior parte della gente (per lo più non sportiva) che deve perdere peso ha già grandi difficoltà a ridurre un po' le calorie e non riuscirebbe a modificare anche la frequenza dei pasti. Fare tanti piccoli pasti al giorno e contenere in questo modo le calorie totali è una cosa tutto sommato fattibile per la maggior parte delle persone anche se poi i risultati alla prova dei fatti sono quasi sempre scadenti.
    Il razionale di fare 1 pasto grande al giorno è che si massimizza la produzione di GH (nella fase di digiuno) e la produzione di insulina (dopo il pasto grande la sera). In questo modo si massimizza la produzione di entrambi gli ormoni, e questo favorisce l'anabolismo muscolare e il recupero. Io personalmente ho notato grandi miglioramenti nel recupero sia dopo allenamenti prolungati che intensi. Con tanti pasti al giorno c'è una continua produzione di insulina e viene costantemente inibito il GH: il risultato è che gli effetti anabolici di entrambi ormoni rimangono sub-ottimali.
    Noi discendiamo dall'uomo cacciatore che mangiava 3-4 volte alla settimana (se andava bene). Il nostro metabolismo non è fatto per mangiare con troppa frequenza.
    Quello che scrivi è tutto vero: la questione ormonale (GH e insulina), il fatto che l'uomo nella Preistoria mangiava raramente, il fatto che la maggior parte delle persone "normali" (quelle che nel mio lavoro chiamo "Signor Mario" o "Signora Maria") fanno già fatica a ridurre le kcal -figuriamoci a ridurre i pasti giornalieri-
    PERO' l'uomo preistorico era spesso in chetosi, dato che mangiava raramente (per chi non sa cos'è la chetosi: è quello stato in cui, durante il digiuno -reale o simulato- il corpo utilizza i grassi di deposito come fonte di energia, anziché i carboidrati, che non ci sono. e un sottoprodotto di questo metabolismo, chiamati corpi chetonici). E' ampiamente dimostrato che, senza carboidrati (come avviene durante il digiuno), le performance negli sport di endurance come il ciclismo si riducono. E' invece possibile continuare a fare sport a medio-bassa intensità anche senza carboidrati e durante protocolli di digiuno intermittente.
    Quindi, come al solito, non esiste una verità assoluta in nutrizione: la scelta del regime alimentare da adottare (che è assolutamente reversibile nella vita!) dipende dai nostri obiettivi, dal nostro stile di vita e da ciò che riusciamo a tollerare meglio. Io non sono contraria in assoluto né alla dieta chetogenica, né al digiuno intermittente, tant'è che ho scritto un libro per entrambi gli argomenti ;-) ah, ovviamente ho provato entrambi questi protocolli su di me, declinati in diverse varianti!
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