8 novità MTB del 2021, veramente? Nonostante la pandemia di Covid, il blocco del Canale di Suez e una serie infinita di problemi che hanno rallentato sia la produzione che la distribuzione di milioni di prodotti nel mondo, tra cui la maggior parte degli articoli del mondo della mountain bike, questo anno bizzarro che volge ormai al termine ci ha riservato alcune sorprese.
Stiamo parlando di novità che ci hanno fatto vedere le cose da una prospettiva diversa, perché di novità in fin dei conti ne sono state presentate parecchie anche nel 2021 ma in questo articolo vogliamo ricordare proprio quelle particolari idee che ci hanno fatto capire che c’è ancora voglia di innovare e di intraprendere nuove strade. Riviviamole, in ordine rigorosamente cronologico.
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Ricordate lo SwitchGrade di Aenomaly Constructs? Permette di modificare l’inclinazone della sella su tre posizioni tramite una leva, così da scegliere la posizione ideale per la salita piuttosto che per la discesa, in abbinamento al reggisella telescopico.
Non ci aspettiamo che diventi un must, soprattutto in questa prima versione ancora abbastanza grezza e ingombrante, ma per alcuni rider potrebbe rivelarsi una semplice soluzione a importanti problemi di posizione in sella.
La tecnologia FNC che si interfaccia facilmente con gli smartphone sta diventando sempre più attuale e sfruttabile anche nel mondo della MTB.
Ne sono un esempio le valvole PSIcle con lettore di pressione integrato e molto accurato che comunicano direttamente con il proprio telefono.
Mentre i due principali player si combattono a suon di forcelle monopiastra sempre più possenti e pesanti per soddisfare le esigenze dei più veloci racer di enduro, Formula ha approcciato le cose in un altro verso.
Se l’enduro è sempre più discesistico e necessita di forcelle rigide e performanti, perché non creare una forcella doppia piastra specifica per l’enduro? Leggera, compatta e naturalmente più rigida di qualsiasi monopiastra.
Per ora li conosciamo soltanto sulla carta, grazie ai progetti relativi al brevetto depositato da SRAM, ma i freni integrati all’interno del manubrio potrebbero presto diventare una realtà.
Un progetto chiaramente legato all’aspetto estetico sempre più minimalista delle mountain bike dei prossimi anni, in funzione del quale i designer e i progettisti si impegnano a nascondere all’interno della bici i dettagli superflui come le tubazioni dei freni o in alcuni casi anche le sospensioni stesse, come Bold e conseguentemente Scott.
Dopo essersi meritatamente guadagnata un posto nell’Olimpo delle location per la mountain bike più famose al mondo, Finale Ligure stupisce e affascina ancora una volta, presentando un innovativo sistema per la contribuzione alla manutenzione della sua imponente rete sentieristica.
Con la FOR You Card, la Finale Outdoor Region ha introdotto un sistema che consente di raccogliere i fondi necessari alla manutenzione dei sentieri direttamente dall’indotto che i turisti del mondo outdoor portano sul territorio. Una promozione che ha raccolto pareri entusiasti in tutto il mondo a che può e deve essere di ispirazione per tante altre località che sognano di crescere con il turismo legato all’outdoor.
Dopo il sistema wireless AXS per la trasmissione e il reggisella telescopico, non è un segreto che SRAM e RockShox siano interessate al mondo dell’elettronica e alle opportunità che può offrire in abbinamento ai componenti per la mountain bike.
Ne hanno dato conferma a ottobre con la presentazione del sistema di controllo delle sospensioni Flight Attendant che consente di gestire automaticamente o manualmente le tre posizioni Open, Pedal e Lock delle sospensioni da trail ed enduro.
Tra i dettagli che la MTB ha ereditato dalle bici da corsa, il deragliatore posteriore appeso vicino al perno della ruota posteriore è sicuramente quello per il quale sono stati spesi i maggiori sforzi nel tentativo di trovare una soluzione differente… il più delle volte con risultati poco soddisfacenti.
Il sistema Supre Drive ha cercato una soluzione di compromesso, eliminando sia i problemi del sistema tradizionale con il classico deragliatore appeso al forcellino, come la vulnerabilità in caso di urti e di sporcizia, sia quelli dei sistemi con cambio integrato, quali peso e difficoltà di cambiata in alcune situazioni.
A proposito di trasmissioni particolari e non ordinarie, nel 2021 abbiamo assistito a un nuovo concept per quanto riguarda le bici da enduro race che hanno ripreso una caratteristica ormai largamente sdoganata in DH, quella della sospensione con infulcro posizionato molto in alto e conseguente rinvio della catena con una puleggia aggiuntiva in prossimità del suddetto infulcro.
Diversi brand hanno adottato questa configurazione della sospensione per le loro bici da enduro presentate nel 2021 tra cui la Cannondale Jekyll, la Norco Range, la GT Force e la Devinci Spartan HP. L’obiettivo con questo sistema è quello di ottenere le massime prestazioni in discesa nei tratti molto sconnessi dove è essenziale mantenere la massima velocità, anche a costo di andare a discapito del peso e della pedalabilità in salita, dato che le gare di enduro, su tracciati sempre più impegnativi, si giocano in discesa.
Ora non ci resta che attendere cosa ci riserverà il 2022, che ci auguriamo sia un buon anno per tutti!
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