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Dopo la lunga attesa che è seguita ai primi rumors di quasi 2 anni fa, Ghost presenta finalmente la PathRIOT, la sua nuova arma da Enduro race che va ad arricchire la recente gamma RIOT. Lo sviluppo della PathRIOT ha infatti impegnato gli ingegneri di Ghost per oltre 2 anni, tra progettazione, sviluppo e test.
Il telaio si basa concettualmente su quello della sorella minore AMR Riot, che abbiamo testato circa 2 anni or sono, con la quale condivide le forme del telaio e il sistema di sospensione RIOT Link, sviluppato e brevettato da Ghost, che rappresenta il vero cuore del progetto e dell’intera gamma RIOT, come si evince dal nome.
Il sistema RIOT Link si basa su un cinematismo Virtual Pivot con giunto Horst, con la particolarità di comprimere l’ammortizzatore da ambo i lati, diventando di fatto un Full Floater. La biella superiore è responsabile dell’80% della compressione dell’ammortizzatore, mentre ai leveraggi racchiusi nella culla ricavata nel telaio appena sopra alla scatola del movimento centrale, è delegato il compito di gestire il restante 20%, modificando la curva di compressione, per una marcata progressività nell’ultima parte di corsa.
Il telaio della PathRIOT è realizzato in carbonio unidirezionale ad alto modulo, con inserti aggiuntivi di fibre differenti nelle aree dove necessita più resistenza e robustezza. Offre 150mm di escursione posteriore gestiti da un ammortizzatore Cane Creek Double Barrel CS, in versione Coil per l’allestimento 10 e in versione Air per l’allestimento 8. In entrambi gli allestimenti disponibili monta forcelle FOX 36 Float da 170mm di escursione.
La Ghost PathRIOT sarà portata in gara dal nuovo team Ghost Factory Racing RIOT di cui fanno parte il pluri Campione del Mondo di 4X Michal Prokop, la tedesca Franzi Meyer, il giovane austriaco Kevin Maderegger e il Campione del Mondo di Telemark, il tedesco Tobi Müller.
Geometrie
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