Vi ricordate il gioco a premi di Cannondale dove si vinceva un weekend a Canazei in sella ad una Habit? I due fortunati vincitori ci hanno mandato il loro resoconto, che vi presentiamo qui sotto insieme alle foto di Claudio Pesaola, che li ha accompagnati.
[Luca.Sushi] È iniziato tutto per gioco, quando una sera decido di partecipare al concorso di mtb-mag dove si vinceva un weekend nelle Dolomiti. Per gioco perché io di gare di dh non capisco veramente nulla! Così inspirato dal tempo che aveva impiegato l’anno scorso il vincitore della gara di Fort william scrivo la data di nascita di mio figlio trasformata in tempo, e questa volta la fortuna non si limita a darmi un bacio sulla guancia, ma “mi limona” proprio poiché io arrivo terzo al concorso e vengo ripescato poiché uno dei due vincitori non poteva partecipare.
Giusto il tempo di capire che non si trattava di uno scherzo e mi ritrovo a Canazei a fare le foto di rito davanti al negozio sport center in sella alla Habit dove ci raggiunge anche la guida (Andrea) che ci farà da cicerone in questi due giorni. Primo giorno che trascorriamo tra una risalita ed un’altra a girare tra le ps della superenduro di Canazei e i trail super flow del park. Non prendo subito il feeling con la Habit poiché sono abituato a girare in fatbike e sono più di quattro anni che non guido una mtb con “gommine”. Complice anche una frattura alla spalla che mi ha fermato un mese a febbraio, fatico un pochino a trovarmi rilassato in sella. Nel pomeriggio invece la musica cambia. I trail sono più tecnici e orientati al gravity e questo mi aiuta a diminuire la velocità e fidarmi della habit che nonostante i 140mm di escursione inghiotte tutto quello che le metto sotto le ruote.
Arriviamo così con un sorriso a trentasei denti al rifugio Fredarola dove trascorriamo la notte tra una grappa ed un racconto del proprietario che ho poi saputo che è il sindaco di Canazei. Eh si, posso dire di essere stato in paradiso da vivo.
Nel secondo giorno affrontiamo il tour del Sassolungo in un paesaggio da favola, dove pensavo che prima o poi avrei incontrato anche Heidi. Nel giro pedalato ho potuto apprezzare la Habit anche dal punto di vista della salita: si presta benissimo a giri alpini che a me piacciono molto. Un grande grazie a MTB mag, Cannondale Italia e rifugio Fredarola per il bellissimo weekend.
[Gratto] Eccomi qui a raccontare del bellissimo weekend passato con la Cannondale Habit.
Premetto che essendo un semplice biker cui piace solo girare e divertirsi nel farlo non sono in grado di scendere in una discussione molto tecnica quindi mi limiterò a dire di alcune cose che mi hanno sorpreso.
La prima è stata la facilità di guida nello stretto, nonostante quello che si dice delle 29”, io che posseggo un Tracer 26” non mi sono mai trovato in difficoltà anzi ero perfettamente a mio agio. Altro punto a favore della Habit è la pedabilità in salita, specialmente quelle tecniche, e questo penso sia dovuto oltre che alle ruote da 29” anche dal pacchetto geometrie/sospensioni.
Per quanto riguarda il comportamento in discesa le sospensioni lavorano in modo egregio e la Habit si è dimostrata all’altezza di tutte le situazioni, dai percorsi veloci e reattivi a quelli rocciosi e tecnici e per finire ben bilanciata nei salti.
Concludendo direi che la Habit sia una mtb che utilizzata in un ambito quasi enduristico dà grandi soddisfazioni e che dopo 2 giorni bellissimi passati con lei mi ha pienamente convinto. A tal proposito un ringraziamento a Simone e a tutti coloro che mi hanno permesso di fare questa bellissima esperienza in un posto che per un amante delle due ruote offre davvero tanto ma sopratutto offre dei panorami spettacolari che non hanno pari nel mondo!