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La Glory 0 è il top di gamma per il downhill di Giant, il colosso taiwanese che sponsorizza il campione del mondo di DH Danny Hart. Abbiamo avuto l’opportunità di visitare gli stabilimenti di Giant a Taichung (qui il report) e quindi eravamo anche molto curiosi di metterci in sella su una delle bici che avevamo visto in linea di produzione in estremo oriente.
Questo test è scritto a quattro mani: da me e da Marco Milivinti, che ha provato la Glory sulla pista del Tamaro. Per evitare equivoci, Milivinti corre nel Torpado Surfing Shop Team, essendo però da tempo un tester di MTB-Forum si è prestato gentilmente anche a delle foto in sella alla Glory, che potete vedere in questo articolo.
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Analisi statica
Con un peso dichiarato di 17.1 kg, la Glory 0 si presenta con un equipaggiamento al top, praticamente tutto di casa SRAM. Le sospensioni sono affidate ad una Rock Shox Boxxer R2C2 all’anteriore, a molla, e ad un Rock Shox Vivid R2C. Trasmissione SRAM X0 con guarnitura Truvativ Descendant a 36 denti protetta da un MRP G2 Mini SL. Per altri dettagli vi rimandiamo al sito di Giant.
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Le ruote sono delle DT Swiss EX-500 con mozzi e nipples sempre della casa svizzera, con la particolarità però di essere una Giant Special Edition. Cosa significhi questo lo scopriremo solo durante il test, di fatto però le ruote sono assemblate al momento della tiratura dei raggi da una macchina come queste nello stabilimento Giant.
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La differenza fra una ruota fatta da DT Swiss è che la casa svizzera assembla tutte le sue ruote a mano, come avrete potuto vedere nel nostro report alla visita a DT Swiss a Taichung.
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Il settaggio delle sospensioni è relativamente facile, se uno è abituato ai prodotti Rock Shox. Il controllo della compressione della forcella alle alte e basse velocità è identico a quello della Totem che abbiamo testato la scorsa settimana, mentre la Boxxer offre anche una regolazione del ritorno ad inizio e a fine corsa. Anche il Vivid offre questo doppio controllo del ritorno, oltre un semplice controllo della compressione (che non ha niente a che vedere con l’avvitamento della molla).
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La Boxxer ha cominciato a fare un rumore metallico quando la si comprimeva subito appena uscita dallo scatolone. Notare che la Glory 0 era nuova di pacca. Motivo per cui, dopo una breve discesa con un rider terrorizzato che credeva che la forcella si stesse per rompere da un momento all’altro, abbiamo mandato la Boxxer direttamente in assistenza da AMG.
In azione
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Tornata la forcella dall’assistenza, l’abbiamo rimontata e abbiamo cominciato a maltrattare la Glory 0 sulla pista di casa del Monte Tamaro. Ci sono due piste al Tamaro, una abbastanza veloce con diversi salti doppi e una più lenta con tante curve strette, dove di tradizione si corre la prima prova della iXS Cup. Con un angolo di sterzo di 65.5°, quindi relativamente chiuso, la Glory gira sullo stretto che è un piacere, veramente maneggevole. D’altro lato, sul veloce ci sono bici più stabili. Con una serie sterzo eccentrica si può aprire l’angolo senza grossi problemi, se uno vuole.
La bici in curva è all’altezza giusta, né troppo alta né troppo bassa, e in pedalata, quando serve, risponde bene, grazie al sistema Maestro.
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La sospensione posteriore lavora molto bene, sensibile e al tempo stesso reattiva. Il sistema Maestro, a dire il vero, ci ha sempre convinto durante i test di bici Giant e anche la Glory 0 non fa eccezione. Tornando a parlare della Boxxer, una volta revisionata da AMG, è diminuito il rumore metallico in fase di ammortizzazione, che però è rimasto. La forcella lavora in modo impeccabile, però il rumore è fastidioso. Così abbiamo dato fondo al budget di MTB-Forum.it e ci siamo comprati la stessa forcella nuova di pacca e l’abbiamo montata al posto di quella originale:
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Ebbene, il rumore metallico c’è anche su questa forcella! Abbiamo chiesto lumi a Rock Shox, la loro presa di posizione seguirà nei prossimi giorni.
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Dopo 4 intense giornate al Tamaro, durante una discesa sulla pista più bassa (quella della iXS, per intenderci), la ruota posteriore ha ceduto completamente. Tutti i raggi si sono smollati, senza cadute o salti con atterraggio sul piatto. Grazie alla pronta assistenza di Domebike abbiamo rimesso in sesto la ruota in poco tempo, semplicemente rimettendola in tensione e aggiungendo del frenafiletti ai nipples.
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Da allora la ruota ha funzionato senza problemi. Diversa la situazione della ruota anteriore, distrutta da una caduta di Milivinti. Marco ha perso un pedale su un doppio in un punto stretto fra gli alberi ed è finito nel bosco, e con lui la Glory. La ruota, alla fine, era ridotta così:
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Essendo Marco esploso, non si può dire niente alla ruota, si nota però che in diversi punti sono i nipples ad aver ceduto. Anche qui, come sulla ruota posteriore, mancava il frenafiletti. A quanto pare quando i raggi vengono tensionati con una macchina non si può mettere il frenafiletti. Questa la differenza sostanziale fra una ruota originale DT Swiss e una assemblata dalle case produttrici di bici.
Alla fine della fiera, il caso volle che fossimo stati invitati alla presentazione dei nuovi prodotti di DT Swiss 2013, così abbiamo fatto vedere la ruota distrutta ai simpatici svizzeri, che ce l’hanno rimessa a posto (eufemismo, dato che hanno cambiato il cerchio, che si era stortato, i raggi e i nipples).
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Milivinti è rimasto stupito dalle Muddy Mary Dh da 2.5. Normalmente dei gommoni del genere scorrono male, ma le Schwalbe l’hanno convinto appieno. Da notare che le misure Schwalbe sono in difetto rispetto, per esempio, a delle Maxxis. La mescola è la Vertstar, per saperne di più vi rimandiamo qui. Non è una ventosa ma quasi.
I freni Avid code sono potenti e ben modulabili, anche se delle (rare) volte cambiano il punto di frenata, un problema che abbiamo avuto anche in passato con altri Avid.
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Conclusioni
Una bici top di gamma che ha i suoi punti forti nella maneggevolezza e nel lavoro armonico delle sospensioni. Abbiamo avuto qualche problema con la tenuta delle ruote, da controllare prima di usare la bici. Un semplice frenafiletti può risparmiare dei problemi. State sintonizzati per la risposta di Rock Shox riguardo la Boxxer R2C2.
Prezzo: 5.544,00 Euro
Geometria
Giant Italia