Coronavirus: vietato fare sport all’aperto in diverse regioni italiane

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Questo articolo è in costante aggiornamento. Inizialmente si parlava solo dell’Emilia Romagna, ma sono ormai diverse le regioni italiane che hanno preso un provvedimento simile.

L’Emilia Romagna è la prima regione italiana che vieta di fare jogging o ciclismo all’aperto. L’ordinanza è stata emessa ieri e si trova a questo link.



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L’uso della bicicletta è consentito esclusivamente “per le motivazioni ammesse per gli spostamenti delle persone fisiche”: quindi ragioni di lavoro, di salute o altre necessità, come ad esempio gli acquisti di generi alimentari.

Per gli spostamenti a piedi un’unica deroga è possibile: se la motivazione è legata alla necessità di praticare attività motoria – come ad esempio una passeggiata per ragioni di salute, oppure l’uscita con l’animale di compagnia per le sue esigenze fisiologiche – si è obbligati a restare in prossimità della propria abitazione.

La misura è in vigore da ieri fino al 3 aprile.

Stessa situazione nelle Marche e in Valle d’Aosta.

Commenti

  1. mirc0:

    Ma io non credo che le restrizioni attuali siano la scusa per limitare le nostre libertà a tempo indeterminato.
    Poi quali libertà selezioniamo? La libertà di uscire di casa, di fare sport... ma anche quella di lavorare allora (art 1 costituzione)? Su quella non ci scandalizziamo? Perché?
    E chi dice che non ci scandalizziamo? o che non ci incazziamo e persino agiamo? Magari male, magari isolati gli uni dagli altri (errore madornale, siamo sulla stessa barca) ma la "narrazione" tutto ciò lo trascura, lo edulcora e depura... la narrazione è diversa dalla realtà, dovremmo saperlo bene... quante volte ci hanno detto che la ripresa era dietro l'angolo, che stavamo crescendo, che la crisi era ormai alle spalle? tanto che molta gente ha cominciato a farsi venire i dubbi o i sensi di colpa "oh, ma sarò io che non son capace..." poi bastava uscire dagli studi televisivi o dalle redazioni giornalistiche per imbattersi nel mondo vero, quello che abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni noi comuni mortali. Un mondo che racconta un'altra storia.

    mirc0:

    Piuttosto che queste disposizioni esplicite mi preoccuperei di altre limitazioni alla libertà ben più subdole. Nessun sistema regge all'infinito privandoti delle libertà e spingendoti a fare quello che non vuoi. Può reggere soltanto se tu sei convinto di essere libero anche se non lo sei perché ti hanno convinto a fare/pensare in modo programmato.
    Questo qualcuno può farlo anche in un sistema democratico e con tutti i diritti garantiti.
    assolutamente si, e puoi togliere tranquillamente la forma dubitativa del "può farlo"...

    PS: a loro non serve duri all'infinito, lo sanno perfettamente, per quando una fase si esaurisce hanno già pronta la successiva... se nessuno gli spariglia le carte... ;-)
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