#iostoacasa o #iotistolontano?

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Guardando i commenti agli articoli sul coronavirus ci si accorge subito di come i dubbi e la confusione regnino sovrani. Una selva di emendamenti, emessi da Stato, regioni e comuni, pensati per far passare il tempo a chi è tappato in casa. Anzi no, studiati per arginare il contagio.

Fra tutti, quello che mi ha colpito di più è il divieto di uscire da un perimetro immaginario di 200 metri dalla propria abitazione, se non per motivi gravi e comprovati come mettersi in coda fuori dai supermercati o andare a contagiarsi al lavoro.



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Calcolare 200 metri da una casa isolata in campagna è facile, anche se non scontato. Farlo in centro città diventa invece complicato, ma nessuno è pignolo in una situazione di crisi come questa (…).

Non serve neanche la polizia per i controlli, visto che tanti cittadini si sono innalzati al ruolo di sceriffo di quartiere, urlando dalle finestre se per sbaglio uno corre intorno all’isolato. Correre è vietato, perdiana, ci si potrebbe rompere un malleolo quando si fa lo slalom fra i cani dei condòmini, tutti intenti a pisciare senza sforare la frontiera immaginaria.

E c’è chi ha veramente paura degli sceriffi:

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Se per caso il cittadino puntiglioso e controllante sta dormendo, ci penseranno i droni a raggi infrarossi del comune, a cui è stato dato il via libera alla caccia proprio ieri. Resta da chiedersi quando verranno dotati di missili per incenerire il malcapitato.

Chiarezza sembra invece regnare in Lombardia, dove è espressamente vietato fare qualsiasi cosa fuori di casa a parte spese, cani, e l’improrogabile visita dal tabaccaio. O neanche quello? Boh.

Ho sempre pensato che in Italia ci fossero le leggi più bizantine e complicate del mondo a causa dell’indole dei sui cittadini di cercare la scappatoia. Fatta una legge, verrà poi rappezzata da altre decine di correzioni, eccezioni, condoni, ecc ecc.

Per combattere il coronavirus basterebbe a dir la verità una sola riga, di tutte queste leggi. E non è il #iostoacasa, #iononcorro e #iononvadoinbici che tanto sono in voga, bensì il #iotistolontano. Sotto i due metri mi si avvicinano solo i miei famigliari stretti con cui condivido l’abitazione, sperando che non vivano nonni e nipoti sotto lo stesso tetto. Fine della storia.

Anche perché, cari amici biker, cerchiamo di vedere da qui a 3-4-5 mesi. Il virus potrà diventare meno aggressivo o sparire durante l’estate. Potremo quindi uscire e far finta di tornare alla normalità, ma l’unico modo per essere sicuri che non torni o che infetti i più deboli sarà stare sufficientemente lontani l’uno dall’altro. Non c’è legge che tenga, se si vuole tornare a vivere e a guadagnare i soldi per sopravvivere. Dovremo convivere con il dogma #iotistolontano fin quando non si troverà un vaccino.

Per fortuna che la mountain bike è uno sport da fare all’aperto, ed è facile tenere le distanza. Alla faccia di chi cerca i capri espiatori fra i ciclisti e i podisti. Vediamo quanti calciatori andranno a ficcarsi in uno spogliatoio e quanti opteranno invece per uno sport individuale all’aria aperta. I conti si fanno alla fine.

 

Commenti

  1. marco:

    in germania (come in svizzera) non è vietato fare sport all'aperto.
    Ma al di là di quello, 100.000 volte meglio andare al lavoro in bici che infilarsi nei pochi treni e metrò di questi giorni.
    Senza citare il fatto che con il poco traffico le strade sono più sicure.

    Non mi ricordo più in che Paese hanno tramutato parte delle strade in ciclabili proprio per questi motivi, se trovo l'articolo lo posto.

    In generale, non incito nessuno ad andare a fare i sentieri più impegnativi alle velocità più folli. Ma folli diventeranno tutti se ci si chiude in casa per mesi. Ripeto che la regola #1 è la distanza sociale, oltre all'igiene.
    si ma si fa a non capirci...
    il problema è regolamentare anche chi cerca le scappatoie
    a correre si poteva andare...salvo poi vedere mezza cittadinanza andare a correre insieme...nei soliti punti... o gente comprrsi scarpe da running on line mai considerate fin'ora...
    Se fossimo un popolo coscenzioso non ci sarebbe bisogno di limitazioni, ma non lo siamo e quindi ci vogliono limitazioni dure che colpiscono purtroppo tutti

    Io abito isolato in collina, senza aprire il cancello di casa parto da un mio campo che arriva nel bosco e arriva su tutti i trail del monte...potrei non incontrare nessuno, nessuno mi vedrebbe mai...eppure anche in sicurezza non esco, ho le mie 2 bike chiuse in cantina, casomai la mattina faccio una passeggiata, ma eticamente non me la sento di prendere la bike
  2. sideman:

    beh a quel punto si potrebbe finalmente usare il napalm (senza paura di effetti collaterali) e fare un favore all'umanità intera...evitando anche il pericolo che si riproducano
    Occhio che poi, a cose fatte, in fase di identificazione potrebbero saltare fuori "sorprese" di tutti i tipi...:cucù:
  3. sideman:

    si ma si fa a non capirci...
    il problema è regolamentare anche chi cerca le scappatoie
    a correre si poteva andare...salvo poi vedere mezza cittadinanza andare a correre insieme...nei soliti punti... o gente comprrsi scarpe da running on line mai considerate fin'ora...
    Se fossimo un popolo coscenzioso non ci sarebbe bisogno di limitazioni, ma non lo siamo e quindi ci vogliono limitazioni dure che colpiscono purtroppo tutti

    Io abito isolato in collina, senza aprire il cancello di casa parto da un mio campo che arriva nel bosco e arriva su tutti i trail del monte...potrei non incontrare nessuno, nessuno mi vedrebbe mai...eppure anche in sicurezza non esco, ho le mie 2 bike chiuse in cantina, casomai la mattina faccio una passeggiata, ma eticamente non me la sento di prendere la bike
    se la regola #1 è quella della distanza sociale, punisci chi non la rispetta, non tutti a caso sparando nel mucchio e vietando tutto. Pochi esempi, ma ben mirati, amplificati dai media. Ciclisti che girano in gruppo? Multone, news sui canali giusti (compreso qui) e via. Gente con la febbre che scappa di notte al sud coi treni? Multone salato, rispedendoli a casa.
    Oppure fai 10.000 denunce al giorno su cazzate come 201 metri da casa al posto di 200, e poi? Chi le persegue tutte ste denunce?
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