Downcountry: il vento del cambiamento soffia nel XC

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Da diverse stagioni i pro del XC corrono su piste sempre più tecniche e spettacolari. Complici le dirette web di Red Bull, e atleti iconici come Nino Schurter, la tristesse del primo decennio di questo secolo è stata dimenticata, e con lei le piste autostradali in cui i frontini stitici la facevano da padrone.

Lo stesso Nino Schurter ha dichiarato, nella nostra intervista, che corre con una forcella da 120mm, un valore impensabile per tanti amatori che si mettono in griglia ogni domenica. Le front sono state relegate a mere comparse da argine ed in parte sostituite dalle gravel, anche se già mi vedo i commenti stizziti dei proprietari felici e contenti del proprio mezzo.



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Quello che si vede nei campi di gara della coppa del mondo pian piano sta pervadendo anche il mercato destinato a noi umani, e sempre più aziende offrono un modello più aggressivo del proprio missile da XC gara. L’abbiamo visto qualche settimana fa con la nuova Cannondale Scalpel, e la sorellona SE, lo vedrete domani (ore 18:00) con una novità attesissima che sto provando da più di un mese.

Gli americani lo chiamano Downcountry, intendendo con questo mix fra downhill e crosscountry la vocazione discesistica di certe bici, fermo restando le loro ottime prestazioni in salita. Ci sono marchi come Yeti che non corrono neanche in coppa del mondo, eppure hanno a catalogo bici XC quasi sconosciute alle nostre latitudini, come la SB100. Cosa blocca l’acquirente da noi? Il peso!

Possibilmente sotto i 10kg deve pesare una bici da XC, questo è il dogma. La realtà dei fatti è che, se si vuole andare forte in discesa su sentieri tecnici con una 29 (diametro ruota di tutte le bici da XC oggigiorno), ci sarà bisogno di gomme un po’ più robuste e possibilmente di un reggisella telescopico. E con questo, si salutano i 10 e si vedono gli 11, chilogrammi si intende.

Per esperienza diretta posso dire che non è il kg in più ad inficiare le prestazioni in salita, se la geometria è quella giusta. E anche qui, molto è cambiato negli ultimi anni. Anche le XC stanno diventando lunghe e basse, con angoli sterzo che rendono del tutto ridicoli i 70° a cui ci eravamo abituati fino a poco tempo fa e con movimenti centrali che finalmente tengono in conto la stabilità in discesa e in curva. Serve poi parlare della sezione delle gomme in un segmento in cui si correva con le 1.9″ fino a non tanto tempo fa? Ci sono atleti XC che usano cerchi con canale interno da 30mm e gomme da 2.4″ perché, grazie alle pressioni più basse, scorrono meglio sullo sconnesso e offrono più trazione.

Per chi compra una bici anche per divertirsi, e non solo per allenarsi, il downcountry apre orizzonti inaspettati: giri con dislivelli mostruosi e con sentieri tecnici in discesa diventano realtà, se poi ci aggiungiamo i vari sistemi di fissaggio degli attrezzi e dell’acqua al telaio o nei bibshort, ecco che si lascia a casa lo zaino e si diventa delle saette in giro per i monti. Gli itinerari che prima richiedevano odissee di un giorno, diventano fattibili in poche, intense, ore di sano e divertente mountain biking.

Qual è la bici da downcountry che vi attizza di più?

 

Commenti

  1. La mia Downcountry , Ripley taglia XL 13,4 kg senza pedali , la mia è la versione dei poveri con kit Nx , montata super leggera nei forum americani arrivano appena sotto i 12 kg ... a me va bene così ... provengo dal 5010v2 , bici molto simili se non per il formato ruota.View attachment
  2. fafnir:

    Non si tratta solo di poterli fare, ma di volerli fare. Io personalmente dopo 4 ore mi sono già rotto le palle e voglio andare a casa, stanchezza fisica o meno...ho altro da fare nella vita :mrgreen:
    Sai che notavo la stessa cosa, dopo un certo numero di ore non è la stanchezza che mi blocca, sabato ad esempio dopo 1800 mt di D+ ne avevo ancora ma non avevo più voglia di stare in sella
  3. Velocity:

    Uno lo conosco di persona @Tc70 :celopiùg: non è un ragazzino ma molti li lascia dietro
    ma sicuramente ci sono, ma non è l'esempio del biker medio... il classico endurista si fa dai 30km con 1000 di D+ ai 45km con 1500...
    difficilmente vedo gente non pro o semi pro che fa di più... anche perchè farsi 1500 di discesa su trail è una bella fatica...

    poi l'altro giorno mi passa un ragazzo... pensavo avesse l'elettrica. io ero con la Lux... su sentiero ho una VAM di circa 700... ne poco ne tanto.. il giusto per divertirmi... lui con una Santa Cruz credo Hightower saliva con una VAM di oltre 900... in 2 ore e 30 effettive di giro si è fatto 32km con 1350 di D+... si è preso un po' di coppette su Strava posizionandosi tra i primi 5 tempi assoluti in discesa su ogni trail... ed era pure umido...

    ci sono rimasto quasi male, ma lui lo fa praticamente di professione pur essendo molto giovane è ha vinto qualche tappa Enduro regionale.

    non posso competere ne in discesa ne in salita, ma ovviamente di gente che va forte su tutti i fronti ce n'è...
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