di Daniel Naftali
Quando si è in gara, la nostra bicicletta viene sottoposta a stress e sollecitazioni decisamente superiori a quelle di un’uscita con gli amici o di allenamento. Malfunzionamenti e rotture possono compromettere il risultato, per cui è di fondamentale importanza che tutto funzioni al 100%.
Approfittando del prossimo EMNT a Sauze d’Oulx, quest’oggi vedremo come preparare al meglio la nostra bicicletta per affrontare al meglio ogni tipo di competizione.
Che si pratici XC, enduro o DH infatti le operazioni da seguire sono bene o male le stesse. La regola è semplice: tutto deve funzionare al meglio ed essere in perfetto ordine.
Step 1: lavaggio, ispezione, ingrassaggio
Prima di iniziare a mettere le mani sui vari componenti, il primo passo è pulire per bene la bicicletta ed ogni suo componente.
Niente idropulitrice: il classico tubo dell’acqua è più che sufficiente per un lavaggio approfondito!
Un lavaggio approfondito consente di eliminare ogni traccia di sporco e di corpi estranei (sassi, rametti, foglie) che possono causare il malfunzionamento di alcuni componenti. Particolare attenzione è da dedicare alla trasmissione, che deve ritornare il più possibile pulita. Un passaggio della catena nel petrolio bianco o con il pulisci catena non fa mai male!
Con il pulisci catena ed uno sgrassante la catena ritorna come nuova!
Quando tutto è pulito, è buona norma procedere con un’ispezione visiva. Specialmente se si sentono scricchiolii è importante controllare che non ci siano crepe o danni visibili ai componenti ed al telaio.
Effettuato il controllo, consiglio di applicare subito l’olio alla catena, anche se non è completamente asciutta. L’olio previene la formazione di ruggine sulla catena e ci consentirà di regolare più facilmente la trasmissione. In base alle condizioni meteo previste per la gara applichiamo un olio da asciutto o da bagnato.
Step 2: controllo serraggi
Sappiamo tutti che con le forti vibrazioni della guida in fuoristrada le viti tendono ad allentarsi: non sarebbe certo una bella esperienza se questo dovesse succederci proprio nel bel mezzo della gara.
Le viti dell’attacco manubrio sono le più pericolose se si dovessero allentare…
E’ quindi buona norma controllare il corretto serraggio di tutte le viti, preferibilmente usando la chiave dinamometrica. Controlliamo in particolare:
– Viti dei dischi
– Viti delle pinze dei freni
– Viti dell’attacco manubrio
– Viti della guarnitura
– Viti del telaio (telai full)
– Viti dei pedali
– Viti di cambio e deragliatore
– Viti del tendicatena
Se una vite risulta lenta conviene applicarci del frena filetti per evitare che si sviti di nuovo.
Step 3: regolazione trasmissione
Che si pratichi XC, enduro o DH la trasmissione è di fondamentale importanza. Una trasmissione mal funzionante o mal regolata, oltre a penalizzarci sul pedalato, è più facilmente soggetta a rotture. Pensiamo solo ad un deragliatore con il fine corsa mal regolato: se la catena cade tra cassetta e raggi addio forcellino e cambio posteriore, oltre alla gara…
Forcellino storto: il cambio non funzionerà mai bene se non lo raddrizziamo…
Come detto, la trasmissione va regolata sempre dopo aver oliato la catena. A catena secca è normale che qualcosa possa non funzionare, ma a catena oliata tutto deve girare liscio.
Cominciamo da cavi e guaine: i cavi devono scorrere bene, il cambio deve scendere immediatamente quando si scala ed il manettino non deve essere troppo duro da azionare. Nel caso non fosse così è necessario sostituire cavi e guaine o per lo meno pulire ed oliare i cavi.
Passiamo poi al deragliatore anteriore: controlliamo la tensione del cavo ed i fine corsa, in modo che tutto funzioni correttamente.
Estremamente importante è poi che i fine corsa siano regolati correttamente.
Occupiamoci infine del deragliatore posteriore. Se tutto va bene, non dobbiamo fare nulla altrimenti:
– Controlliamo che il cavo ed il forcellino siano dritti, utilizzando l’apposita dima.
– Regoliamo i fine corsa: la catena non deve mai cadere specialmente nella parte superiore, se no il danno è assicurato!
– Regoliamo quindi la tensione del cavo in modo che la cambiata sia rapida e fluida su ogni pignone. Se non riusciamo a regolare bene il cambio su tutti i pignoni, significa che il cambio o il forcellino sono storti.
Step 4: sospensioni
Specialmente per le discipline gravity, le sospensioni devono essere in perfetto ordine. E’ molto importante quindi rispettare gli intervalli di manutenzione in modo che l’olio e le guarnizioni siano sempre in buone condizioni.
Le sospensioni ad aria dopo un po’ di tempo tendono a perdere pressione. Prima della gara è quindi meglio controllare che siano gonfiate correttamente.
Primo controllo che andremo a fare è che la scorrevolezza sia ottimale. Una sospensione che scorre male significa che ha l’olio o le tenute vecchie, da sostituire. Questo alla lunga provoca gravi danni, spesso irreparabili. In gara si incontrano quasi sempre sabbia, polvere e fango, elementi che sono i nemici numero uno delle sospensioni.
In secondo luogo controlliamo che l’idraulica funzioni correttamente attivando il propedal, il blocco e controllando che le frenature idrauliche funzionino. Assicuriamoci poi che i vari registri e regolazioni siano correttamente settati secondo le nostre preferenze.
Ultimo controllo da fare è la pressione dell’aria nelle sospensioni pneumatiche. Un minimo di perdita è naturale e prima della gara è bene assicurarci che la pressione delle camere pneumatiche sia corretta: in gara non ci si può certo fermare a gonfiare le sospensioni!
Step 5: reggisella telescopico
Spesso fonte di problemi e tribolazioni in gara, la mia esperienza insegna che il telescopico va controllato sempre prima della partenza. Non è bello trovarsi con il tubo o la guaina agganciato alla ginocchiera o peggio con il reggisella bloccato in posizione alzata…
Il passaggio tubo è corretto: nessuna interferenza con la ruota posteriore o con i pedali.
Prima di tutto occorre dare una pulizia ed una lubrificata a tutti i vari meccanismi. Sporco, fango o anche la semplice acqua di lavaggio possono causare malfunzionamenti. In seguito puliamo ed eventualmente oliamo/ingrassiamo lo stelo.
Controlliamo poi il passaggio guaina/tubo, controllando che il tutto sia correttamente fissato e che non ci sia il rischio di interferenze con pedali, ruota posteriore o parti mobili del telaio.
Step 6: freni
Ispezioniamo quindi il corretto funzionamento dei freni.
Prima di tutto controlliamo lo stato di usura delle pastiglie, eventualmente sostituendole: non sarebbe il massimo trovarsi nel bel mezzo di una discesa con le pastiglie finite! Controlliamo che i pistoni funzionino correttamente e non ce ne sia qualcuno pigro. Nel caso sblocchiamolo con alcool isopropilico.
Pastiglie ormai finite… Forse avrebbero retto ancora un paio di discese, ma è meglio non rischiare: finiranno nello zaino per le emergenze.
Controlliamo poi il corretto centraggio della pinza rispetto al disco. Un disco che striscia disperde preziosa energia, specialmente in pedalata. Se il disco fosse storto proviamo a raddrizzarlo oppure sostituiamolo.
Step 7: ruote
Le ruote sono molto stressate in gara. Una banale rottura di un raggio potrebbe causare seri danni alla bicicletta. In gara non si va tanto per il sottile: finche le ruote girano si va avanti ed anche un semplice raggio rotto potrebbe danneggiare il telaio, i freni o il deragliatore se non rimosso per per tempo.
E’ quindi importante controllare la tensione dei raggi. Raggi lenti scaricano lo sforzo sui raggi vicini, che sovraccaricati potrebbero rompersi.
A mano o con il tensiometro, cerchiamo di identificare i raggi lenti.
Controlliamo poi la corretta centratura della ruota: una ruota ben centrata e tensionata è decisamente più robusta. Visto che le ruote da gara sono spesso tirate al limite come peso e resistenza, per prevenire rotture è importante controllare che siano in ordine.
A questo punto abbiamo finito. Ad alcuni questi controlli potranno sembrare eccessivi, ma non dimentichiamoci che in gara ogni dettaglio conta. Quello che durante un uscita tra amici può non essere un problema, quando si sfida il cronometro può essere molto penalizzante. La bici in gara viene sfruttata al limite e per fare un buon piazzamento non si devono avere imprevisti.
La nostra bici è a questo punto pronta. L’unica nostra preoccupazione adesso è dare il 100% per riuscire a fare il miglior piazzamento possibile!