C’era una volta il formato Plus

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Il 10 febbraio 2020 è stata messa la pietra tombale al formato Plus. Perlomeno nel nostro forum, visto che dopo ben 300 pagine divise su due topic e migliaia di post, l’interesse per le “semifat” si è definitivamente azzerato.

Non solo, ma anche le aziende hanno desistito e, laddove fino a qualche anno fa il cosiddetto 27.5+ era un must per poter vendere una bici, almeno come opzione, ora le bici plus sono sparite dai cataloghi. C’è chi timidamente, ancora, mette la dicitura “compatibile con ruote 27.5+” di fianco alla fiammante nuova bici da 29″, il formato dominante, ma nessuno ci fa più caso.



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Addirittura nel segmento elettrico si sta riscoprendo la precisione di guida e la migliore affidabilità di una gomma normale, con tanti marchi che stanno abbandonando, anche lì, il formato plus.

Possiamo dire di essere stati premonitori? In tempi non sospetti, cioé quando i fanatici delle Plus impervesavano, dicemmo più volte in diversi test che le Plus (così come le Fat) portavano più svantaggi che vantaggi, ed in particolare:

  1. A parità di peso erano dei Gruviera dopo breve tempo.
  2. Ne consegue che per avere delle gomme Plus resistenti alle pizzicature era necessario andare su (molto) di peso.
  3. Era difficile trovare la pressione giusta per un giusto compromesso fra trazione e spanciamento in piega.
  4. Erano poco precise.

Dall’altro lato era vero che avessero maggior trazione in salita, ma una 29″ gommata con 2.4″ o 2.5″ non ha niente da invidiare. Anzi, permette di risparmiare peso e, soprattutto, è più resistente alle forature e decisamente più precisa.

Un excursus inutile insomma? Quasi. Come in Frankenstein Junior, alla fine anche le bici normali hanno preso qualcosa dal formato superdotato. Specialized, ad esempio, mette su un 2.6″ all’anteriore della sua Enduro, una scelta nata dall’esperienza con le Plus. Lo stesso vale per Scott, che le usa anche al posteriore di diversi suoi modelli.

Per il resto, RIP Plus.

 

Commenti

  1. samuelgol:

    Non capisco cosa impedisca, per evitare "il traffico e il terrore di uscire a fare un giro in bici ed essere schiacciato dal primo camionaro sbronzo o dalla prima mamma al telefono" o per usarla "per quei giorni in cui c'e' troppa fanga sui sentieri" usare una mtb normale, al più con copertoni ad hoc (che poi dei normalissimi copertoni scorrevoli da xc vanno benone). Che ci vuole una gravel per questo?
    Personalmente la vedo anch'io così: uso una XC come bici universale.
  2. SandroRiz:

    Da utilizzatore di 2.8 da un paio di anni, mi avete fatto venire la voglia di downgrade di un paio di decimi di pollice...

    Se togliamo il fattore peso (es. sulle ebike poco importa) e fragilità carcassa (es. le eddy current 2.8 sono robustissime) quali altri svantaggi ci sono ad utilizzarle?
    Voi dite precisione di guida ed effetto "deriva" in curva... il mio dubbio è se sia più importante questo fattore o se (es. passando alle Eddy 2.6" che adesso fanno) si scenda sulle pietraie e sullo sconnesso magari a 10kmh in meno... non lo so, eh.... chiedo
    Il consiglio che ti posso dare io è di valutare il passaggio ad una ruota da 29 2.4 o 2.5 sull'anteriore.

    PS: con quasi 1.5kg di pneumatico ci credo che è robusto
  3. Riodda:

    Sicuramente è molto versatile e se devo avere una sola bici sono sicuro che per come la uso io sarebbe una XC, ma ci possono essere condizioni in cui altre bici possono essere piu' adatte.
    Conosco persone che si divertono solo in discesa a cannone e che di pedalare non ne volgiono sapere che di una XC non saprebbero che farsene.
    Che poi, seguendo l'esempio che hai fatto tu prima sul fuoristrada in autostrada, una unica bici con cui farci tutto sarebbe più una endurona cattivissima che una xc, perchè in questo modo potei spaziare dal bike park (che non faccio con la xc) alle uscite su strada, basta non ragionare sulle velocità che potrei tenere su strada.

    Ma immagino che a chi, come me e moltissimi altri, piace fare molti tipi diversi di "giri in bicicletta", avrà alla fine più bici. Se non 10 bici ognuna specializzatissima, almeno 2-3 per coprire i vari interessi. Secondo me è proprio il concetto di bici universale che non regge.
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