I dischi flottanti, così comuni in ambito motociclistico, non sono molto diffusi nel mondo mountain bike. Anzi, spesso si chiamano flottanti dei dischi che in verità non lo sono. Andiamo a vedere cosa sono e quali marchi li propongono veramente (qui trovate un esempio di vero disco flottante):
In collaborazione con Bike Lab Torino.
Su 500mt circa ogni tot di metri c'era un pò di vegetazione che rendeva il terreno leggermente più solido ma subito dopo, nell'arco dell'interasse della bici, ripartiva il campo arato. Ripeto, ma per me eh, che non era possibile frenare dove e quando serviva
Quindi ad un certo punto è inevitabile ripristinare la planarità del disco tirandolo con l'apposito attrezzo o con la chiave regolabile. È un'operazione molto semplice e basta prenderci un po' la mano.
I dischi monolitici sono più facili da centrare perché puoi tirarli sia dalla pista che dai bracci dello spider, mentre coi dischi coi nottoli o in due pezzi puoi tirare solo la pista. È un po' più laborioso ma nulla di impossibile.
Logico che è una tirata "alla buona", cioè se lo riporti a +/-0.2mm di sbiecamento è già tanto, inutile insistere.
Spero di essermi spiegato sennò per ogni dubbio c'è sempre @frenk.
Qua si vede bene il problema ed il da farsi:
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