La Scott Hyper Spark customizzata da Dangerholm

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Dangerholm è un preparatore norvegese, residente in Svezia, che si dedica all’elaborazione di telai, prevalentemente Scott, modificandoli non solo esteticamente per raggiungere particolari obiettivi estetici e funzionali che ricordano delle concept bike. Per questo progetto Hyper, Gustav di Dangerholm è partito da una Scott Spark ed è intervenuto drasticamente per creare quello che, secondo quanto dichiara, sarà il concept della bici del futuro che probabilmente vedremo con larga diffusione tra 5 o 10 anni.

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Gustav ha modificato telaio e componenti per nascondere interamente il passaggio dei cavi, inserendo molta elettronica e diversi accorgimenti che, sotto la candida livrea realizzata da Dangerholm, nemmeno si notano, ma sono essenziali per il funzionamento della Hyper Spark. Ve li mostriamo nel dettaglio.

Gustav ha iniziato ovviamente sverniciando telaio e alcuni componenti, tra cui la forcella, alla quale ha eliminato il supporto per la tubazione del freno.

Per far passare i cavi all’interno del manubrio ha praticato dei fori che ha successivamente rinforzato con nuova fibra di carbonio. Ha realizzato anche un’asola sul cannotto di sterzo per far passare i cavi all’interno del cannotto e successivamente dentro al telaio.

Per evitare che lo sterzo, ruotando, troncasse tubazioni e soprattutto i cavi elettrici del sistema LiveValve di Fox, ha realizzato artigianalmente un “fork stop” in alluminio.

Successivamente lo ha fissato sul telaio, affogandolo sotto a nuovi strati di fibra di carbonio.

Per comandare il sistema AXS sia del cambio che del reggisella, ha creato dei comandi estremamente minimali, le cui parti elettroniche ha nascosto dentro al manubrio stesso.

Il risultato sono queste micro leve da azionare verso l’alto o verso il basso, una accanto alla manopola destra e l’altra accando alla manopola sinistra.

I più attenti avranno notato che il cannotto della forcella è filettato internamente. Gustav ha inserito infatti un tirante ottenuto da un multitool integrato di OneUp Components, che ha accuratamente modificato per far fuoriuscire il cavo del LiveValve della forcella e la tubazione del freno anteriore.

Tubazione che prosegue lungo la parte posteriore dello stelo e del fodero della forcella, più discreto rispetto alla posizione abituale.

Discreto come il cavo del LiveValve che comanda l’idraulica della forcella.

Idem per il posizionamento della batteria e dei cavi che comandano l’ammortizzatore.

Il sistema SRAM AXS ha aiutato a eliminare la lunga guaina del cambio.

L’attenzione ai dettagli, con le protezioni che evitano che la catena possa rovinare la vernice Onyx White di Volkswagen. I componenti Garbaruk e i freni Trickstuff donano un ulteriore tocco di esotica eleganza, insieme alle ruote Syncros Silverton SL realizzate in fibra di carbonio in un unico pezzo tra cerchio, raggi e mozzo.

Per chi proprio non riesce a digerire il reggisella telescopico su una bici da XC, Gustav ha pensato anche a una versione con reggisella fisso, che abbassa il peso complessivo della sua creazione.

Si tratta di un componente custom che unisce lo scafo della sella e il reggisella in un unico pezzo costruito in fibra di carbonio dalla slovena Berk.

Questo l’elenco dei componenti della Scott Hyper Spark, con i pesi indicati in base all’allestimento con o senza reggisella telescopico. I pesi indicati sono ovviamente senza pedali, ma includono gli inserti per i copertoni.

Potete ammirare altre creazioni di Dangerholm sul suo profilo Instagram: Dangerholm

 

Commenti

  1. Customizzazione che va oltre gli aspetti estetici, notevole. Ma tutte quelle modifiche che fa sul telaio e manubrio sono poi provate e quindi sicure?
  2. Un buon esercizio di stile, per una bici che di fatto non si pedalerà, ma rimarrà in vetrina...

    Abbastanza d'accordo sulla tendenza estetica di nascondere i cavi, molto meno su quella di farli uscire da sotto il canotto di sterzo (troppo esposto a fango e sudiciume).
    Anche la curva in zona freni non convince: avrei optato per freni idraulici tipo Magura MCi, senza fili visibili, così come le leve cambio, IMHO troppo minimal per uso reale (ergonomia classica migliore IMHO).
    Ottima l'idea del knock-block, che IMHO dovrebbe essere introdotto su tutte le bici (perlomeno, quelle che non l'hanno ancora).
    Della cassetta s'è detto nel video (40t solo? in salita? mah...).
    quanto ai cerchi... ebbene, il sistema tutto integrato cerchi-raggi espone non poco al rischio di cambiare tutta la ruota a fronte di un ramo che entra a "gamba tesa"...
    Insomma, estetica (personale) e esborso a parte, la pedalerei? mmm... molto scettico...
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