PSIcle: misurare la pressione dei copertoni con lo smartphone

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Sulla scia di altri prodotti che utilizzano un sensore per misurare la pressione dei copertoni, una giovane start up ha realizzato un progetto che sembra migliorare il concetto rendendone più semplice l’applicazione e l’utilizzo. Rover Development ha così lanciato una campagna Kickstarter per presentare il suo sensore PSIcle che consente, tramite sistema NFC, di monitorare la pressione dei copertoni, sia tubeless che con camera d’aria, utilizzando il proprio smartphone.



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Il sensore si monta con estrema semplicità su tutti i sistemi che utilizzano una valvola Presta, semplicemente smontando l’anima dalla valvola e avvitando al suo posto il PSIcle sul quale si reinserisce l’anima precedentemente smontata. È quindi utilizzabile sia su copertoni tubeless che con camera d’aria con anima removibile, e lo si può facilmente spostare da una bici all’altra così come lo si può riutilizzare quando occorre sostituire la valvola tubeless o la camera d’aria.

Basandosi sul sistema NFC, il sensore PSIcle non necessita di batterie quindi ha un peso ridotto. Il sistema NFC comunica con l’app di PSIcle sullo smartphone, la quale attiva il sensore posto sulla valvola appena gli si avvicina lo smartphone, fornendo così una misurazione veloce e, secondo quanto dichiarato da Rover Development, estremamente accurata, con una tolleranza di +/- 0.06psi.

Il PSIcle è proposto in due modelli, uno a bassa pressione dedicato alle MTB che ha un range da 0 a 40psi e l’altro ad alta pressione, con un range da 0 a 400psi, dedicato alle BDC. Il prezzo per i primi acquirenti è di 52 dollari per una coppia di sensori con consegna a settembre 2021 mentre il prezzo standard sarà di 56 dollari e le consegne inizieranno a novembre. Qui la pagina della campagna Kickstarter:
www.kickstarter.com/projects/roverdev/psicle-sensor

Rover Development

 

Commenti

  1. mi ricorda la nota storia degli americani e dei russi nello spazio....
    i primi studiarono decenni una biro che scrivesse anche in assenza di gravita', i secondi usarono sin da subito una matita....
    ovviamente io uso l'antico sistema del pollice....
  2. l.j.silver:

    mi ricorda la nota storia degli americani e dei russi nello spazio....
    i primi studiarono decenni una biro che scrivesse anche in assenza di gravita', i secondi usarono sin da subito una matita....
    ovviamente io uso l'antico sistema del pollice....
    Tanto per dire, la storia della matita preferita alla penna a sfera nello Spazio come esempio di pragmatismo è una bufala. Però è un esempio calzante, anche se in senso opposto: la penna a sfera è stata preferita alla matita perché più sicura (la grafite può essere pericolosa dentro un modulo in microgravità e/o con atmosfera rarefatta perché può fare da ponte elettrico ed è pure infiammabile); insomma si pensa sia una furbata ma non lo è. Il dito non è molto diverso: si pensa che sia migliore perché si assume che il dito "sia sempre lo stesso" e che quindi restituisca una misura indiretta precisa. Invece non è così, perché la sensibilità dei nostri polpastrelli varia molto, soprattutto con la temperatura e gli sforzi compiuti immediatamente prima della "misura".
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