Shimano, l’azienda leader nella produzione di componenti del mondo ciclo, secondo un sito asiatico, sta investendo 20 miliardi di yen (150 milioni di euro) per costruire un nuovo stabilimento a Singapore, al fine di andare incontro all’enorme aumento di domanda nel settore seguito alla pandemia di coronavirus.
Shimano sta infatti affrontando un’incapacità di soddisfare la domanda a causa della propria insufficiente capacità produttiva, in particolare nel proprio esistente stabilimento di Singapore, costruito nel 1973.
Nonostante lo stop di due mesi della produzione ad inizio pandemia nel 2020 l’azienda giapponese ha fatturato 63 miliardi di yen (481 milioni di euro) alla fine dell’anno fiscale 2020, per un incremento del 22,5% rispetto l’anno precedente. Per il 2021 la previsione è di un incremento del 25,4%, corrispondenti a 79 miliardi di yen (603 milioni di euro).
Lo stabilimento dovrebbe essere operativo per fine 2022.
Shimano ha deciso di investire anche altri 13 miliardi di yen (115 milioni di euro) per espandere la propria capacità produttiva negli stabilimenti di Osaka e Yamaguchi, migliorandone macchinari e software di produzione con prodotti dil ultima generazione.
Con questi due stabilimenti aggiornati la produzione di Shimano aumenterà in capacità produttiva di una volta e mezza quella disponibile nel 2019.
Si può ipotizzare che come si legge in giro, dal 2022 in poi il mercato tornerà normale solo per le disponibilità di componentistica....credo che per le bici pronte e finite si tirerà fino al 2023 o qualcosa del genere... vedo troppi "rimorchi" , inteso come bici 2021 che saranno consegnate nel 2022 e quelle 2022 nel 2023 e così via....
Se penso che solo BRN che è un "piccolo" distributore italiano investe 15 milioni quest anno in un nuovo magazzino.. pensare che un colosso come shimano investe solo le 10 volte vuol dire che praticamente ha deciso di non muoversi per questa richiesta di componenti