Conflitti sui sentieri: cosa si può fare?

406

L’IMBA svizzera ha pubblicato uno studio sui conflitti fra i biker e gli altri utilizzatori dei sentieri. Ve ne presentiamo qui un estratto molto interessante perché fa capire come è cambiato il modo di andare in mountain bike e con esso i conflitti legati all’utilizzo di sentieri condivisi.

I conflitti sono un argomento sempre più esplosivo nelle notizie riguardanti lo sport all’aperto. È importante che l’IMBA Svizzera concretizzi queste discussioni. Ci poniamo le seguenti domande:
• Dove ci sono effettivamente dei conflitti?
• Con chi nascono i conflitti?
• E cosa si può fare?
Abbiamo affrontato questi argomenti nel nostro primo sondaggio nella primavera del 2021. Siamo stati in grado di raccogliere risposte da 1’170 intervistati e un totale di 19’509 anni di esperienza in mountain bike.



.

I risultati mostrano che i conflitti esistono, ma possono anche essere risolti. Le dichiarazioni dei partecipanti parlano chiaramente a favore di una migliore rappresentanza degli interessi e lo scambio con gli altri utenti dei sentieri. I biker partecipanti hanno a cuore il loro sport e noi siamo felici di rappresentarli con un approccio bottom up. Tuttavia,

Pratica dello sport

Con il 77% che va in mountain bike almeno una volta alla settimana e il 57% addirittura più volte alla settimana, il ciclismo è per molti più di un secondo sport.
Il livello tecnico riflette i molti anni di esperienza in mountain bike: molti sanno andare in mountain bike. Tuttavia, il livello mostra anche che i principianti, un gruppo target importante, non sono stati raggiunti dal sondaggio. Questo può essere dovuto al fatto che di solito non sono ancora ben integrati nelle community o non fanno parte di una associazione. È nostro compito poterli rappresentare meglio in futuro. Tuttavia, coloro che iniziano a praticare questo sport, è probabile che ne rimangano fedeli a lungo e lo pratichino spesso. Il 14% usa più frequentemente la E-MTB.

Cosa vogliamo? 

I segmenti più popolari, All Mountain ed Enduro, dimostrano che vogliamo terreni naturali e impegnativi nei nostri tour. CC e Tour completano la popolarità delle strade forestali e dei sentieri da facili a intermedi. I segmenti “gravity”, come il freeride e il downhill, non sono fortemente rappresentate, ma non dovrebbero essere dimenticati nella progettazione dell’offerta! 

Il motivo più importante per andare in mountain bike è il paesaggio e la natura, subito seguito da divertimento, fitness e avventura. Mentre il 55% vede l’esperienza della discesa come un motivo per andare in mountain bike, solo il 24% cita l’andare in salita come una delle ragioni più importanti durante la pratica della mountain bike.

Dove possiamo andare in mountain bike? 

La segnaletica (divieti e cartelli) sono decisivi per noi, per sapere dove siamo autorizzati ad andare in mountain bike. 

Solo un quarto ritiene che i diritti d’accesso nel proprio cantone di residenza siano comunicati in modo chiaro. Quasi la metà non è sempre sicura di avere il permesso di percorrere un sentiero. All’11% non è chiaro cosa sia un sentiero escursionistico ufficiale con permesso per le mountain bike. 

Come viviamo i conflitti?

Solo un terzo non ha vissuto alcun conflitto in mountain bike.
La questione sta diventando sempre più critica, poiché l’uso della rete di sentieri da parte degli sport outdoor in passato è aumentato sempre di più e continuerà ad aumentare anche in futuro. Questo sviluppo porta inevitabilmente a più conflitti. Per questo motivo, è importante porre le basi per un futuro senza conflitti sui sentieri forestali e di montagna.
La maggior parte dei conflitti sorgono sui sentieri escursionistici ufficiali.

Tuttavia, non fa molta differenza se la mountain bike è permessa su questo sentiero o meno. Anche sui percorsi ufficiali di mountain bike, un quarto ha segnalato dei conflitti.

I conflitti più frequenti sono con gli escursionisti e i proprietari di cani. Anche i proprietari terrieri e gli agricoltori sono non di rado parte nei conflitti.

Tipologie

I conflitti sono spesso costituiti da insulti o commenti spregiativi. Gli incidenti e le quasi collisioni sono una rarità.
Tuttavia, si verificano anche inutili ostruzioni al passaggio o minacce. È allarmante che il 9% percepisce spesso o regolarmente pericolose manipolazioni dei sentieri. Nel complesso, il 25% sperimenta manipolazioni dei sentieri almeno occasionalmente.

Distensione

È particolarmente importante reagire quando un sentiero è molto frequentato, il sentiero/terreno è particolarmente sensibile al passaggio delle mountain bike e/o il sentiero permette o incoraggia le alte velocità. In questi casi, soprattutto misure di sensibilizzazione come un codice di condotta, pannelli e campagne informative dovrebbero aiutare a ridurre i conflitti. Secondo i risultati del sondaggio, il comportamento dei biker e degli escursionisti in uguale misura ha un effetto sull’esito di una situazione di conflitto. Come ulteriori misure, i singoli tratti di sentiero dovrebbero essere adattati o i sentieri separati tramite un’offerta appropriata.

IMBA Svizzera

IMBA Italia

 

Commenti

  1. scratera:

    ... @Tommy Rodgers ti auguro solo che non ti succeda nulla...
    Non preoccuparti per me, che i miei botti me li sono fatti e mi sono pagato il soccorso alpino con l'assicurazione.
    Ancora non leggo, da parte vostra, queste fantomatiche responsabilità PENALI
  2. Elandur:

    Io credo nel rispetto reciproco, e sottolineo RECIPROCO.
    Sono uno di quei biker che a una curva cieca rallenta, che se vede dei pedoni, anche in lontananza, la prima cosa che fa è toccare i freni e magari fare un fischio. Che sui percorsi nuovi va piano e su quelli noti va il giusto, conoscendo il sentiero, per poter sempre poter frenare in sicurezza laddove incrocio qualcuno. E sono anche un fervente sostenitore della precedenza in salita e ai pedoni.

    Però possiamo dirlo che certe volte, dall'altra parte, questo rispetto non c'è?
    Io comprendo la necessità di tenere i toni bassi, ma leggo anche fra le righe della rabbia di @dodo81 , pur poi non condividendone l'atteggiamento (che tuttavia, mi rendo conto essere forse accentuato da quella stessa rabbia).

    Posso dire che sono il primo che per sentieri gira col cane slegato, ma che il mio cane l'ho addestrato al richiamo, lo lego se la'ffluenza comincia a essere troppa o in quei tratti che reputo "pericolosi", e che cmq anche quando lo tengo slegato sono sempre a guardarmi intorno e con le orecchie tese, e se anche solo subodoro la presenza di una bici in arrivo lo richiamo e lo tengo fermo finchè non sono stato superato? Perchè devo dire che spesso, quando becco padroni di cani slegati per sentieri, questa cosa non succede, e nonostante mi vedano lasciano i cani liberi di spostarsi sul sentiero, col rischio per me (e per loro) di investirli.

    Posso dire che se vado a girare sui sentieri interni del parco di monza perchè ho voglia di fare un po' di scarico (sentieri larghi appena per far transitare una persona alla volta) e mi trovo davanti il runner che va a 8kmh, che non si degna di girare la testa per vedere se arriva qualcuno, con le cuffie, e quindi anche sordo alle mie richieste di permesso, allora posso permettermi di mandarlo a fanculo quando passo?

    E posso dire che se scendendo dal monte Cornizzolo verso Canto, in un punto particolarmente ripido, con sassoni, di natura prettamente trialistica, incrocio una coppia di escursionisti in salita, posso pensare che vedendo cosa sto facendo questi abbiano il buon senso di fermarsi e farmi passare (c'era una sorta di piazzola a bordo sentiero), e che invece mi fa incazzare che nonostante mi abbiano visto abbiano infine continuato, costringendomi a mettere un piede a terra e poi a ripartire in un punto precario e potenzailmente pericoloso?

    O che sul massiccio dello Sciliar, su strada bianca larga tanto da consentire il passaggio di due mezzi pesanti affiancati, una decina di persone con due passeggini, nonostante io avessi frenato e avvertito che stavo arrivando, dopo avermi guardato, non si è spostata di un millimetro, continuando a occupare l'intera larghezza della carreggiata e costringendomi a fermarmi?

    Perchè questi atteggiamenti i sono, e se sono il primo a comportarmi con buon senso e rispetto, sono anche il primo che però lo pretende al contrario senza sentirmi costretto a dire che però "il pedone ha sempre ragione".

    Cito due ultimi episodi, per spiegarmi meglio: discesa dal monte Crocione a Tremezzo, in mezzo al bosco, su sentiero stretto che consente il passaggio di una sola persona alla volta. Becco due runner in discesa, come nell'esempio fatto sopra. Il primo si scansa subito, il secondo no. Dopo aver chiesto un paio di volte permesso, vedendo che questo non si sposta, urlo forte "Oh!". Questo mi sente, si sposta e mi grida "scusa, non ti avevo sentito". Io urlo a mia volta "Grazie!". E tiro dritto.
    Identica situazione su sentiero al parco di Monza, ragazza che corre con cuffie: non i sentiva manco quando urlavo. Becco un punto più largo, NON SUPERO, perchè sarei dovuto passarle troppo vicino, ma mi metto di fianco a lei per farmi vedere, in modo che potesse spostarsi. Mi vede con la coda dell'occhio, mi urla "Ma che cazzo fai!?" e continua a starmi davanti. Alla fine, al successivo slargo, l'ho sorpassata facendole il pelo, tra gli insulti.
    Mi spiace ma non hai capito... Tu credi di avere chissà quali privilegi per il fatto di essere in sella ad una bici? Riesci a capire che il pedone ha la precedenza e tu ti devi fermare, anche se il pedone è un idiota totale che non si vuole spostare? In questi casi cosa ti costa aspettare qualche secondo? Se proprio vuoi fare il fenomeno sullo sciliar parti alle 6 del mattino e vedrai che non incontrerai quasi nessuno.... si da il caso che sullo sciliar ci siano appunto famiglie, persone anziane, che saranno pure beoti con la testa tra le nuvole ma hanno il sacrosanto diritto di muoversi in tranquillità e sicurezza. il tuo è l'atteggiamento tipico che porterà ad ulteriori chiusure e divieti.
  3. Tommy Rodgers:

    Lesioni gravissime. In un incidente in bici. Forse se giri con la rivoltella e gli spari nelle ginocchia dopo averlo centrato.
    Dai vi state attaccando a casi limite.
    Guarda che non è così come credi. Non serve ammazzare qualcuno per avere la fedina penale sporca.
    Noi ci atteniamo a ciò che la legge dice, tu a vane speranze.
Storia precedente

TransMadeira X Cannondale: contribuisci al trailbuilding e vinci

Storia successiva

Specialized Epic S-Works in edizione speciale Speed of Light

Gli ultimi articoli in News