La rampa che non c’è (più)

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Una due giorni ciclo-olimpica da dimenticare per la squadra olandese di mountain bike e di bici da corsa. Ieri nella gara femminile in linea le atlete oranje, di gran lunga le più forti del gruppo, hanno lasciato andare in fuga delle concorrenti ad inizio gara, sicure di riprenderle prima del traguardo. E così è stato, non fosse che un’austriaca praticamente sconosciuta era ancora davanti e ha tagliato il traguardo prima di tutte. Potete capire lo sgomento quando sono arrivate le olandesi, sicure di aver vinto. Qui il report completo. Al malinteso ha contribuito il divieto di uso delle radioline in corsa, a cui tutti i pro sono abituati da anni. Ci sono però le lavagnette che segnano i distacchi. Probabilmente saranno state in giapponese….



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Ancora più eclatante quello successo stamattina a MVDP, caduto su un salto, compromettendo la sua corsa per il podio. A quanto pare non gli è stato comunicato che la rampa presente durante gli allenamenti sarebbe stata tolta in gara. È anche l’unico ad essere caduto, e anche il suo compagno di squadra Vader (10°) ha passato il salto indenne.

Insomma, due vicende che hanno dell’incredibile e anche del ridicolo, a patto di non essere olandesi.

 

Commenti

  1. Se guardate il video della gara, schiaccia l'anteriore come a voler copiare il salto per non perdere tempo in aria.

    Comunque nella gara delle donne la pedana è stata rimessa.

    Non si cambia mai il tracciato il giorno prima della gara ,mai.
  2. samuelgol:

    E' di tutta evidenza e Celestino lo conferma, che c'è stato un errore umano di VDP e/o del suo staff nella comunicazione, nell'informazione e nell'attenzione a certe cose. Di certo non c'è stato un errore tecnico di VDP, nemmeno circa l'uso o meno del telescopico che a saltare non serve a una sega, paradossalmente serve più se la passerella ce la hai e la fai, perchè è utile a bici inclinata sull'anteriore non ad impostare un salto e ad atterrare quanto più possibile con entrambe le ruote e men che meno c'è una sua deficienza tecnica di base.
    Poi io capisco che per convinzione o per altre ragioni, faccia comodo portare avanti sta crociata sull'uso del telescopico anche per prendere il latte, però così non è.
    su un salto del genere la sella bassa ti dà una tonnellata in più di confidenza e di libertà di movimento.
    So per certo che un tale chiamato Schurter ha cominciato ad usare il telescopico in stagione 2021 appositamente per questa gara, perché secondo lui e il suo team si era piu veloci e sicuri. E lo svizzero è l'ultima persona al mondo che ha bisogno della sella bassa per andare forte.

    Infatti l'unico tonno che è caduto in quel salto è quello che fa tanto il supermanico con la sella alta e non ascolta i briefing pre gara, tanto a lui non servono.
  3. marco:

    avrebbe avuto una possibilità in più di salvare la papera, vedere Neff. Invece ecco che la sella gli fa da bella leva e non riesce neanche a provare ad ammortizzare con le braccia (cosa che la Neff fa e così si salva).

    Totalmente anacronistico e ridicolo, anche perché su quella Canyon montano di solito il reggi DT che pesa poco.
    La Neff sapeva, andando di lato cosa si trovava davanti ed era già preparata a fare quel che ha fatto (poi per carità brava lei). Lui è andato per buttarsi giù e quando ha visto che quel che pensava ci fosse non c'era, ormai era dritto in giù. La differenza che troviamo sempre fra un passaggio sconosciuto e uno conosciuto. Quando un percorso lo conosci, sai già prima di vedere la difficoltà, come metterti o cosa fare per affrontarla. Sai cosa troverai anche se non lo vedi. Lui ha fatto a ritmo gara un passaggio di fatto nuovo, perchè la pedana faceva tutta la differenza del mondo. Poi per carità ci sta anche che la Neff sia più brava......o più abituata alla mtb....o quel tanto più leggera che la forcella, seppur a pressione diversa, gli è affondata quel pò meno. Insomma, per me ci vuol fantasia a ipotizzare ragionevolmente che il telescopico salvava VDP o ha salvato la Neff.
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