[First ride] Nuova GT Force Carbon

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GT presenta oggi la nuova Force Carbon, fedele al design del modello precedente e al contempo ispirata alla Fury da DH, soprattutto per quanto concerne il sistema di sospensione.



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Ian Collins ha ricevuto ieri il modello Elite ed è riuscito a girare un video e scattare le foto che vedete in questo articolo. Visto il poco tempo a disposizione, non abbiamo fatto in tempo a tradurre il video. Se non siete molto ferrati in inglese vi suggeriamo di guardare i primi minuti con il riding e la presentazione della bici, per i dettagli potete invece leggere il testo qui sotto.

YouTube video

 

La nuova Force è una bici da enduro race per soddisfare le esigenze di atleti del calibro di Martin Maes e Wyn Masters, tanto quanto una belva da bike park nelle mani di freerider come Brage Vestavik e Eliott Lapotre.

Entrambe le ruote da 29 pollici, geometrie molto aggressive, forcella da 170mm con sospensione posteriore da 160mm di corsa e pivot alto con rinvio della catena.

Nello specifico, il sistema di sospensione è un quadrilatero con giunto Horst e fulcro alto, che permette alla Force di mantenere velocità e assetto sui terreni sconnessi.

Grazie ai flip chip posizionati sul carro in corrispondenza della sede del perno della ruota posteriore, è possibile regolare la lunghezza del chainstay su due differenti quote, 435 e 445 millimetri.

Il routing dei cavi è interno al telaio e completamente guidato grazie alla costruzione “tube in tube” del telaio.

La posizione dell’ammortizzatore e la forma del triangolo anteriore lasciano abbondante spazio per un portaborraccia, anche con borracce capienti.

Il carro sul lato della trasmissione, in corrispondenza sia del fodero alto che del fodero basso, è abbondantemente protetto da un guscio in gomma.

Geometrie

Allestimenti e prezzi

GT propone la nuova Force Carbon in tre allestimenti oltre all’opzione del solo telaio, ciascuno dei quali in una colorazione dedicata.

PRO LE: €6.099

PRO: €4.999

ELITE: €3.899

Tealio: ND

GT Bicycles

 

Commenti

  1. lorenzom89:

    io dico solo che le gare EWS a volte dimostrano che non sempre l'endurona moderna è più veloce, visto che le discese sono fatte anche di curve e pezzi "lenti" a volte.

    a me piace ragionare sul PERCHE' delle cose.. non sempre piglio su quello che il mercato e le mode mi rifilano come "moderno" e "migliore"..
    Già, ma dove l'endurona è la più veloce, ormai nella maggior parte degli eventi, usano volentieri quella. Se capitano eventi con stage prevalentemente lente e/o pedalate, il pro può scegliere se usare una bici più leggera. La stessa cosa può farla l'utente medio quando va in negozio, può scegliere quella più adatta a sé e al suo utilizzo... e se non gira meccanizzato, non fa gare di EWS e invece pedala molto, invece che farsi condizionare dalla moda di avere una bici da enduro a tutti i costi, comprerà una trail bike, e se il venditore è onesto, gli consiglierà quella, non un bestione da 16kg fatto per andare a tutta in discesa. Non so che altro aggiungere, mi sembrano discorsi tanto ovvi...
  2. frenk:

    Io a Finale giro prevalentemente pedalando e quindi uso la trail bike anche sui percorsi da enduro più incazzati che ci sono qui (e sappiamo tutti credo quanto sono incazzati), per cui fidati che non implode nulla per un gradinetto di mezzo metro. L'endurona la uso solo se giro furgonato o se mi faccio il giretto breve tanto per fare una discesa a tutta al volo. Credo che la radice di tutto questo enorme problema che molti sollevano è soltanto il fatto che si pensa di aver bisogno della bici da enduro per pararsi il culo in discesa ma poi, giustamente, ci si rende conto che è impedalabile in salita. Cavolo, ci sono delle bici da trail oggi giorno che sono dei missili sia in salita che in discesa, ma veramente all'appassionato medio serve la bici da enduro o serve solo un pochino di tecnica di guida in più?
    non sono esperto in materia e sono un principiante ma solo il cuore non basta la tecnica e fondamentale nei tutti i sport , secondo il mio modesto parere
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