Mondraker presenta oggi il suo nuovo quartier generale, inaugurato recentemente a Elche, nei pressi di Alicante, la città dove nacque il brand iberico. Un edificio fuori dal comune che si connette con l’immagine del brand, unendo funzionalità e design, riunendo ufficio e struttura produttiva in un unico spazio.
Il nuovo edificio mostra un design minimalista e all’avanguardia che evoca la tecnologia presente nelle biciclette Mondraker. Strutture in cui prevalgono il comfort e il rendimento di tutti i dipendenti, creando un ambiente di lavoro in cui sono incoraggiati il lavoro di squadra e il flusso di informazioni tra i reparti.
Le nuove strutture dispongono di ampi spazi di lavoro interni ed esterni, in cui esporre le diverse collezioni di prodotti Mondraker e testare le ultime novità.
Il suo design circolare invita a esplorare liberamente il luogo da tutte le direzioni. 12.000 metri quadrati di superficie dove il 99% delle biciclette viene ideato, sviluppato e assemblato. L’architettura anticonformista dell’edificio si distingue per la sua forma ispirata alla struttura di una ruota. Un cilindro in vetro e acciaio che predomina nell’ambiente per la sua unicità.
Le ultime tecnologie hanno permesso di combinare la facciata trasparente con una rete esterna in acciaio che gestisce il controllo solare per ridurre al minimo il consumo di energia. La luce naturale è stata una chiara priorità dove le ampie superfici vetrate consentono di godere del sole mediterraneo durante tutto l’anno, creando un ambiente di lavoro caldo e accogliente.
La forte crescita del marchio ha dato origine a nuove esigenze, risolte grazie alla nuova sede. Lo spazio di lavoro per le diverse squadre è stato una priorità, creando l’ambiente necessario per il corretto sviluppo del marchio a tutti i livelli. I reparti più tecnici, come R&D, Engineering o Design, dispongono di nuove risorse che incorporano le più innovative tecnologie nei loro processi.
A loro volta, i reparti di produzione hanno una nuova struttura. Lo stabilimento di produzione, in cui sono assemblati praticamente tutti i modelli, è in grado di raddoppiare l’attuale produzione di biciclette. Un forte impegno per una continua evoluzione.
Che la bio edilizia in legno sia fake green lo dici tu, e senza portare nessuna argomentazione, almeno per ora.
certo che è sempre un "piacere" discutere con te.
Secondo, è sbagliato pensare che la bioedilizia in legno sia solo legno e basta.
A me pare ovvio che accanto al legno ci siano anche degli altri materiali (non l'acciaio della Mondraker)
La mia casa, per farti capire che qualcosa la so, è fatta di legno lamellare e coibentata con cellulosa... la cellulosa è fatta a partire dal suo riciclo e lavorata per renderla ignifuga. Funziona benissimo, io tengo il riscaldamento spento fino a inizio Novembre.
Poi riscaldo con poche decine di euro di gas al mese.
Non è che nel Nord Europa siano dei fessi o non ci tengano all'ambiente, visto che l'edilizia in legno è ampiamente diffusa, in Spagna meno, preferiscono puntare sull'aspetto estetico facendo passare qualcosa che non è innovativo come innovativo, tanto i comunicati stampa si lasciano scrivere.
Certo, avresti potuto mettere l'accento sul fatto che la filiera del legno deve essere sostenibile, certificata. Ed è così, foreste create a scopo di avere il legno come materiale, che serve anche per fare mobili, per esempio. Albero tagliato albero ripiantato.
Pensare che sia fake green (mentre il sughero no, sic!) non è corretto. Se vuoi approfondire cerca certificazione FSC.
Infatti il legno è una materia che non manca in natura. se c'è deforestazione non è per la bioedilizia, ma piuttosto per creare campi coltivabili, per espandere aree urbane, per fare speculazioni con gli incendi...
Inoltre chi pianta foreste per farci materiale contribuisce alla forestazione, visto che ci vogliono decenni perché l'albero sia pronto per essere tagliato.
Certo si potrebbe usare anche il bamboo, ma dove viene coltivato? a km zero? non mi risulta, magari lo facciamo importare dall'Asia, come le nostre bici... Usare essenze autoctone è un altro dei capisaldi della bioedilizia, per dire la mia casa è fatta il larice e abete, non in materiali fighetti importati da chissà dove.
Ps. io non insulto nessuno, e per fare polemiche bisogna essere almeno in due.
poi bisogna vedere se questi alberi finiscono in mobili ikea, nella stufe a pellet o nella bioedilizia.
come al solito la coperta è corta, la casa in sughero non si può fare, neanche in bamboo, almeno da non voler trasformare le aree agricole in campi di bamboo, che poi richiede 5 anni di crescita per lignificare ed essere pronto, richiedesse solo 1 settimana come dice qualcuno vivremmo tutti in case di bamboo felici e contenti.