Un chilo di gomma per favore!

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La discussione sui copertoni da MTB è vecchia quanto la MTB stessa. È anche una delle più accese perché ognuno di noi ha da dire la sua e perché – diciamocelo – le differenze fra una gomma e l’altra spesso sono impalpabili, dunque non si può sbagliare preferendo l’una o l’altra.

“In staccata è meglio il copertone X”.
“Sul bagnato la gomma Y non tiene”
“Ok, ma a quanto la gonfi?”
“Sul cerchio in plutonio il copertone X non è buono”



.

Eccetera eccetera. Non per niente siamo al capitolo 13 nella discussione sulle gomme enduro, dove ciascun capitolo ha 5.000 messaggi.

Esiste la gomma totale? Ovviamente no. Troppo diverse le discipline della MTB. Esiste però una linea guida che ormai applico quando devo comprare un nuovo pneumatico, che deve avere le seguenti caratteristiche in ordine di importanza:

  • prevenzione alle forature
  • buon grip in ogni condizione
  • essere scorrevole
  • avere una spalla resistente che permetta una pressione compresa fra 1.7 (posteriore) e 1.5 bar (anteriore)

Questa linea guida riguarda il peso della gomma. Per quello che faccio io, che va dai lunghi giri pedalati a quelli con risalite meccanizzate con discese super rocciose, so che il peso di un singolo pneumatico deve essere di circa 1000 grammi. Il diametro ruota è 29 pollici.

Ecco che quindi sono arrivato ad avere delle gomme che preferisco su tutte. In cima alla mia personalissima classifica trovate le Continental Der Baron Projekt (anteriore) e le Continental Der Kaiser Projekt (posteriore), nella loro versione Protection Apex. Resistono ai sentieri di Finale Ligure, ad una stagione di Monte Tamaro e non mi sfondano le gambe se ci faccio giri di 2000 metri di dislivello. Il loro peso? Appena superiore al chilogrammo, per una larghezza di 2.4″. Non temono bagnato, polvere, caldo, freddo. E non necessitano di salsicciotti o inserti vari.

Al secondo posto troviamo le Specialized Butcher Grid Trail T9 (anteriore) e le Specialized Eliminator Grid Trail T7 (posteriore), entrambe da 2.3″. Fermano l’ago della bilancia appena sotto il chilo e sono equiparabili alle Continental che ho descritto nel paragrafo precedente, anche se sono leggermente più delicate. Perché “solo” 2.3″? Perché sono molto più precise della versione da 2.6″.

Per quanto riguarda le bici su cui monto questa configurazione, si tratta di Canyon Spectral 29, o Pivot Switchblade, per citare le ultime due mountain bike che ho usato e sto usando per i test di durata. 160mm di escursione all’anteriore, 150/142 al posteriore. Delle ottime allrounder, come sono le gomme che ho citato.

Quali sono le vostre esperienze in merito? Avete delle linee guida nate dalle vostre esperienze durante gli anni?

 

Commenti

  1. vitamin:

    io per il mio uso (enduro ligure tutto l'anno, qualche volta Caldirola e in estate Alpe d'Huez) ho trovato la pace dei sensi con Maxxis Assegai Exo Dual 2.5 davanti e Maxxis Dissector Maxxgrip 2.4 dietro, soffro un po' in pedalata ma come grip e resistenza alle forature per me il top
    Dual davanti e MaxxGrip dietro però ha poco senso...
  2. Continental ottime gomme!!!
    Le ho usate sia in versione "Black chili " che "Pure grip"....Sull'asciutto non avverto differenza...sul bagnato un po' si.
    Lo strano è che il prezzo delle prime è più del doppio delle altre....
    Nessun problema a latticizzare!!
    Stanno gonfie anche senza liquido,che metto per ovvi motivi....
    A me piacciono le "Trail king".....
  3. lupeaq:

    Che differenza stai notando tra le syerra e le barzo? Io sinceramente ancora non ho capito a cosa serva questa syerra..
    la syerra è più "tosta" (100gr in più circa), e i tasselli laterali sono praticamente stile enduro, belli grossi;
    al centro invece il disegno è estremamente scorrevole e i tasselli sono poco più pronunciati rispetto alla Barzo;
    Questa conformazione secondo me va un po' "digerita", poichè ti ritrovi ad avere moltissimo grip in curva, ma decisamente meno sul dritto e nelle transizioni, soprattutto con condizioni di bagnato.
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