RDR ARES 1.2

RDR ARES 1.2: downcountry italiana

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RDR presenta la Ares 1.2, una bici da downcountry tutta italiana. I dettagli nel comunicato stampa che segue.

Nasce la sorella più “muscolosa” della storica versione Ares. Ares 1.2 è la bici perfetta per chi ha voglia di velocità e reattività, per chi vuole affrontare le salite più dure con agilità e destrezza senza rinunciare al massimo divertimento in discesa.


Geometrie e dettagli tecnici RDR ARES 1.2


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RDR ARES 1.2 geometria

Ares 1.2 presenta, come da tradizione RDR, una linea aggressiva e forme generose perfettamente bilanciate. Il sovradimensionamento di perni e cuscinetti, unitamente ad una laminazione completamente rinnovata, assicurano una rigidità granitica e pesi record di categoria. La geometria rispetta gli standard più moderni del settore, proponendo un angolo di sterzo di 67,2° che garantisce impareggiabile stabilità e controllo del mezzo, contrapposto ad un’inclinazione dell’angolo di sella di 75,8° per la massima efficienza in fase di spinta. I

RDR ARES 1.2

l travel delle sospensioni è di 120mm con attacco trunnion al posteriore e 120mm all’anteriore per rispondere alle necessità dei tracciati più moderni. Lo schema sospensivo è appositamente progettato per ottenere una cinematica equilibrata conferendo reattività e rigidità alle basse velocità in salita e conseguente progressività in fase di affondamento, nello sconnesso e in discesa.

Per il biker più “purista”, che maggiormente apprezza le geometrie tradizionali e si sente a proprio agio con una bici più votata al marathon e alla prestazione in salita, vi è la possibilità di scelta di cambiare le geometrie di ca 0,8° portando la bicicletta in posizione di sterzo di 68° e di conseguenza il piantone sella a 76,3° semplicemente sostituendo il link/rocker che viene consegnato, in entrambe le versioni, di serie con il telaio. Altro dettaglio non trascurabile è l’inserimento di un cuscinetto tra l’ammortizzatore e l’innesto trunnion al telaio, per consentire una maggiore scorrevolezza e limitare in ogni modo, qualsiasi sfregamento ed usura.

RDR ARES 1.2

La scatola di sterzo ribassata, nel suo migliore allestimento in abbinamento con il nuovo manubrio integrato RDR Fibra Race, permette di poter montare sospensioni più importanti mantenendo la posizione di guida inalterata a tutto vantaggio del massimo utilizzo dell’escursione e della velocità di guida. La stabilità e l’assoluta assenza di flessioni sullo sterzo sono garantite dalle dimensioni di una scatola non più conica, ma maggiorata a 1-½”- 1-½”

La nostra filosofia ci ha portati a progettare una duplice scelta per il passaggio cavi che può essere completamente integrato per chi fa della modernità e linearità estetica un must, oppure guidato tramite un elegante passacavi in delrin, forabile a necessità, pensato per un utilizzo più race che richiede manutenzioni più veloci e frequenti.

Il deciso cambiamento nel nuovo Ares 1.2 si rispecchia anche nella scatola movimento centrale oversize filettata T47. Niente più scricchiolii , rumori inspiegabili e tanta rigidità in più per una totale assenza di dispersione delle forze. Il movimento T47 , disponibile per perni DUB, BB30 e 24mm Shimano, risulta essere di più facile installazione e manutenzione , minore usura, e funzionamento ottimale senza infierire sul peso complessivo della bicicletta.

Da sempre abituati a valutare le esigenze dei professionisti, nella progettazione degli spazi e delle curvature abbiamo tenuto conto di un passaggio corona molto ampio che permetta l’utilizzo di corone fino a 40T.
Anche il nuovo attacco della pinza freno flat mount segue i più moderni standard, consentendo una superficie d’appoggio più ampia ed un migliore allineamento della pinza oltre ad una linea estetica più elegante. Naturalmente resta la totale compatibilità con pinze post mount tramite gli specifici adattatori.

Per gli amanti delle long distance, delle corse epiche e degli allenamenti senza fine o più semplicemente per chi ha necessità di spazio per gli immancabili tools , in nuovo Ares 1.2 non poteva trascurare lo spazio per il doppio portaborraccia sapientemente ricavato da un semi-insenatura nel piantone.

WORLD CUP OPPURE SL? SCEGLI IL TELAIO ADATTO AL TUO STILE DI GUIDA

Due tipologie di laminazione per soddisfare il biker più esigente.
Biker più leggeri e più pesanti, più esperti e neofiti, abituati a percorsi estremi o abituali di percorsi granfondo. Come soddisfare le esigenze di ognuno? Lo possiamo fare attraverso due tipologie diverse di laminazione del carbonio. Molti sono i fattori che possono incidere sulla rigidità, sulla resistenza, sul peso e sulle prestazioni del telaio: la tipologia di carbonio utilizzato, le resine, gli spessori, la posa delle maglie…un infinità di dettagli costruttivi che andranno poi a determinare “il carattere” più o meno aggressivo, più o meno confortevole, più o meno prestazionale di ogni telaio.

L’esperienza nella gestione di tanti atleti ci ha portato a capire l’importanza del valore aggiunto che può dare una piccola realtà artigianale, studiando le caratteristiche del pilota abbinate all’utilizzo che fa del mezzo con l’obiettivo di confezionare una bicicletta realmente “su misura” del cliente.
Gli studi RDR Italia si basano da sempre su ricerche fatte tra i biker professionisti, sui campi di gara più impegnativi in assoluto Basandoci su questo abbiamo sviluppato la versione WORLD CUP di Ares 1.2. E’ un telaio con una stratificazione più importante, senza compromessi, uno “schiacciasassi” che difficilmente si intimorirà su qualsiasi percorso. Adatto ai moderni percorsi XC estremi con sollecitazioni e drop continui.

La tipologia SL è la soluzione che meglio incontra le esigenze di chi cerca il top della prestazione su una tipologia di percorsi e di terreni il più variegata possibile con un occhio puntato sulla bilancia. E’ il telaio ideale, perfettamente bilanciato nella rigidità e reattività. Uno studio minuzioso dei materiali compositi per trovare il limite di peso che possa al contempo non perdere in prestazionalità. Questa versione nasce pensando al biker che normalmente affronta percorsi marathon ed XC non estremo.

Come da tradizione RDR, anche Ares 1.2 non viene consegnato verniciato, bensì trattato con una finitura in resina nanotecnologica che lo rende maggiormente “race” e resistente a graffi ed urti. Ad essa vengono applicate le decals personalizzate a scelta del cliente.
Il telaio viene consegnato al cliente finale con libretto di garanzia a vita. Tale garanzia viene assicurata dall’obbligatorio tagliando annuale che potrà essere effettuato direttamente dallo staff RDR Italia oppure presso uno dei Tech Point e Dealer convenzionati.

Prezzi RDR ARES 1.2

Listino telaio € 5390,00
Comprensivo di viteria completa, serie sterzo , collarino reggisella, parafango, grafica personalizzata
Peso Versione World cup 1580g (senza ammortizzatore)
Peso Versione SL 1490g (senza ammortizzatore)
Ares 1.2 sarà in consegna a partire da ottobre 2022 in ordine di prenotazione. Sarà possibile prenotare l’acquisto del telaio a partire dal 18/06/2022. Dal 2022 è possibile usufruire del pagamento rateale tramite COMPASS
Sarà possibile prenotare un test ride della bicicletta, a partire dal 15/07 presso
– RDR ITALIA FACTORY Saint-Pierre (AOSTA)
– BIKE & SPORT FORLENZA – Contursi Terme (SALERNO)
– ATTITUDE STORE – L’Aquila (AQ)

La bicicletta completa ARES 1.2

Noi di RDR Italia amiamo provare sul campo e scegliere ogni componente che proponiamo ai nostri clienti e per quanto possibile amiamo abbinare ai nostri prodotti, componentistica Made in Italy o comunque di alta gamma artigianale. Sulla base delle esperienze dei nostri atleti ed in seguito ai test effettuati abbiamo preparato due allestimenti, entrambi top di gamma, che crediamo concentrino il meglio di quanto proposto oggi sul mercato in termini di affidabilità, prestazione e leggerezza.

Il modello World Cup preparato con allestimento decisamente race, propone le nuove sospensioni DT Swiss con comando remoto al manubrio, un reggisella telescopico tra i migliori sul mercato con escursione a scelta tra gli 80mm del modello Bike Yoke Divine SL e i 125mm del modello Revive

La trasmissione in entrambe le versioni è wireless SRAM AXS abbinata a pedivelle e cassetta pignoni Leonardi Racing e ad impianto frenante Formula Cura. La sella è l’intramontabile Selle San Marco Shortfit carbon.
A completare l’allestimento World Cup vi è il nuovissimo manubrio integrato Fibra Race Carbon proposto in 4 misure e le ruote complete Fibra Race con canale 30.5 abbinate a mozzo DT Swiss 240SP.Peso della bicicletta completa 9,8kg
Prezzo retail € 11.990,00

La versione Prestige è la scelta per chi vuole “una Ferrari Full optional” dal peso record di categoria di 9100gr (+-5%) in Tg.M
Sospensioni sempre affidate a DT Swiss , dropper Yep Podio Carbon XC, Pedivella SRM in carbonio con misuratore di potenza SRM Origin, Freni Shimano XTR FM con dischi Carbon Ti, Nuova versione delle ruote Fibra Race Xtreme con raggi tessili e per finire la sella full carbon Alpitude
Peso della bicicletta completa 9Kg TG.M (+-3%)
Prezzo retail € 14.990,00

RDR

 

Commenti

  1. FeO:

    ...alla fine non ho capito una cosa...perché la sparck non va bene?
    non metterlo in difficoltà anche tu! :smile:
  2. marco:

    non metterlo in difficoltà anche tu! :smile:
    Marco, a parte gli scherzi, mi piacerebbe capire da chi dice che la spark non va bene le motivazioni...dire che un carro non va bene o è progettato male trova il tempo che trova. Mi piacerebbe che venissero fornite spiegazioni tecniche, o anche articoli, non per il sentito dire. Boh...
  3. jack11:

    mi han fatto ridere molti commenti che veramente nemmeno al bar mio cuggino parla in maniera tanto superficiale.
    Nessuno che si è chiesto che carbonio usino? Effettivamente argomenti difficili, come settimana scorsa che avevo portato dal rivenditore giant la mia bici da corsa per cambiare il power meter in garanzia ed elogiava il carbonio alto modulo che aveva (era il modello base), mi ha detto "il T600 la tua bici è in alto modulo sei fortunato" e gli ho detto che lui è fortunato che il 95% dei clienti non capiscono nulla sennò avrebbe chiuso, che non puoi raccontare che il T600 è alto modulo.
    Molti produttori raccontano che anche le T800, le T1000 e le T1100 sono alto modulo, quando è lo stesso produttore (Torayca) che le definisce a modulo intermedio, mentre le alto modulo sono tutte nominate come MJ. Non mi stupisce che il negoziante si "appiattisca" sulle definizioni del produttore del telaio.
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