Questa primavera, Santa Cruz ci ha inviato la nuova Hightower per un test. Giunta alla sua terza versione, la bici da all mountain è la tuttofare per eccellenza della sua gamma. Dal momento che non ci sono stati molti nuovi sviluppi in quella categoria negli ultimi due anni, non vedevo l’ora di provarla sui miei sentieri locali.
Con la nuova cinematica, il vano interno al tubo obliquo e una serie di altri aggiornamenti, la somma di queste parti la rende una bici molto diversa dall’ultima Hightower, anche se a prima vista potrebbe non sembrare. Andiamo a vediamo di cosa si tratta.
Dettagli Santa Cruz Hightower
- Ruote da 29″ anteriore e posteriore
- Escursione 150mm anteriore / 145mm posteriore
- Sistema di sospensione Lower Link VPP
- Taglie dalla S alla XXL
- Garanzia a vita
- Prezzo: 9799 USD (in test)
- Peso 14,34kg dichiarato / 14,40kg verificato in taglia L
A partire dalla trasmissione, questo modello è dotato di una SRAM GX Eagle AXS completa. I più attenti tra voi potrebbero notare che ho cambiato la corona da 32 denti con una da 30 denti. Forse sono diventato molliccio nel corso degli anni ma su una bici da 29″ abbinata a un 10-50T invece di un 10-52T, volevo un po’ più di aiuto sulle grandi salite.
Per quanto riguarda le sospensioni, sul retro questo modello è dotato di un RockShox Super Deluxe Select+ del 2023. Questa è stata la mia prima esperienza con il nuovo modello che non veniva aggiornato da circa cinque anni e devo dire che sono rimasto impressionato. Anche se penso che una bici che supera i $10.000 USD dovrebbe avere un ammortizzatore top di gamma, non mi sono mancate le regolazioni aggiuntive perché la cinematica e la messa a punto sono buone.
Davanti, la Fox 36 Performance Elite ha 150mm di escursione e regolazioni idrauliche a quattro vie. È davvero un ottimo prodotto che non lascia nulla di cui lamentarsi. Notare il rotore del freno anteriore da 200mm mentre di serie sono da 180mm sia anteriori che posteriori e per una bici così penso non siano sufficienti.
Infine, il RockShox Reverb da 175mm di escursione è davvero benvenuto in termini di escursione, ma il suo funzionamento idraulico può dare grattacapi in termini di manutenzione e utilizzo a temperature più basse rispetto a quelli azionati tramite cavo.
Il vano “Glovebox” nel tubo obliquo è un bel vantaggio. Mi piace che Santa Cruz includa due borse: una per una camera d’aria e una per gli attrezzi per le forature. Inoltre c’è un flip chip nel link inferiore che apporta sostanziali modifiche alle geometrie: reach, 3mm di altezza del movimento centrale, 0.3° sugli angoli di sterzo e sella. L’ impostazione bassa fornisce un po’ più di resistenza al fondocorsa. Infine, c’è una finestra per il sag che rende molto più semplice la regolazione dell’ammortizzatore.
Sebbene sia ottimo che il link inferiore sia dotato di un raccordo per l’ingrassaggio, sfortunatamente non è accessibile senza smontarlo.
Alcune altre caratteristiche del telaio, in senso orario da sinistra: la protezione in gomma sul fodero orizzontale è super silenziosa e vanta un po’ più di copertura rispetto a molte altre opzioni sul mercato. I percorsi dei cavi sono completamente guidati e totalmente silenziosi. I fori vuoti sono ben tappati con piccoli occhielli di gomma. Infine, oltre a una protezione in gomma del tubo obliquo nell’area del BB, ce n’è anche una seconda per proteggere dalla sponda dei pickup.
Il passaggio cavi più ordinato possibile.
Del cockpit mi è piaciuto tutto. Il manubrio Santa Cruz in carbonio con rise di 35mm ha una buona qualità di guida e angoli, inoltre, essendo alto, accolgo con favore l’aumento di rise. L’attacco manubrio Burgtec è eccellente in termini di rigidità, ma la lunghezza di 42,5mm mi ha lasciato qualche dubbio dato il reach leggermente corto di 472mm. Ho provato un 50mm e l’ho trovato più appropriato.
Complimenti a Santa Cruz per aver lasciato spazio per una buona quantità di distanziali sul tubo di sterzo e, infine, le manopole della casa potrebbero andare sulla mia prossima dream bike, dopo un po’ di rodaggio diventano semplicemente fantastiche.
Nessuna lamentela sui cerchi Reserve HD in combinazione con i mozzi Industry Nine 1/1. I cerchi in carbonio sono resistenti, garantiti a vita e offrono un’ottima qualità di guida. Anche se sono piuttosto rigidi, non sono eccessivamente duri. I mozzi i9 offrono un innesto rapido e una facile manutenzione senza attrezzi.
Inizialmente ho avuto qualche perplessità sulle gomme Maxxis DHR2 su anteriore e posteriore. Questo finché non le ho provate. Mentre il DHR2 è suggerito come pneumatico posteriore, in realtà funziona dannatamente bene all’anteriore. Rotola leggermente meno di un DHF o di un Assegai, ma la trazione e il grip sono eccellenti. Se avessi tenuto questa bici a lungo termine, probabilmente avrei messo una carcassa DD dietro. La mescola anteriore è leggermente più morbida e la mescola posteriore leggermente più solida per vantare molta trazione pur consumandosi bene.
Con i Code RS di SRAM si ha la regolazione della distanza della leva e lo Swinglink, ma si rinuncia al punto di contatto regolabile. Questo non mi ha infastidito mentre il rotore anteriore da 180mm, come accennato in precedenza, è un limite. Indipendentemente da ciò, i freni sono efficaci, potenti e offrono una buona modulabilità.
Personalmente non sono un fan del WTB Volt. Le selle sono un componente molto personale, ma preferisco di gran lunga la Silverado. È ben fatta e resistente, ma non vado d’accordo con la sua forma. A ciascuno la sua!
Con uno pneumatico Maxxis Wide Trail da 2.5″, lo spazio dai foderi e dalla biella è un po’ stretto. Non ho avuto problemi ma ho sentito alcuni sassolini che si sono incastrati lì dentro. Nessun danno grave ma può causare preoccupazione a seconda di quante rocce smosse ci sono sul percorso.
Santa Cruz Hightower sul sentiero
Confrontando i modelli passati di Santa Cruz, molti presentavano un alto grado di anti-squat e un rapporto di leva meno efficace. I loro ultimi modelli vedono una riduzione dell’anti-squat e in generale hanno una progressività abbastanza costante. Ciò significa che le prestazioni delle sospensioni sono notevolmente migliorate, specialmente a metà corsa, dove gli impatti successivi sarebbero altrimenti ruvidi e trasmetterebbero il feedback attraverso i pedali.
Ridurre troppo l’anti-squat può far affossare la bici a metà escursione ma penso che Santa Cruz abbia trovato un bel punto di equilibrio. Nel complesso, la cinematica è notevolmente migliorata ma presenta un movimento un po’ più accentuato in salita, quindi il costo del compromesso è una sospensione leggermente meno stabile quando si mette forza sui pedali, occorre dunque intervenire sulla leva di blocco più spesso.
Per quanto riguarda le geometrie, le quote non sono super aggressive ma neppure conservative. In breve, sono andati sul sicuro come è giusto che sia su una bici di questa categoria. Ciò significa che si può passare tutto il giorno su questa bici senza essere sfiniti da una belva i cui angoli richiedono velocità elevate e terreni aggressivi. D’altra parte, è abbastanza lunga e distesa da permetterr di scendere in sicurezza la stragrande maggioranza di sentieri, nella maggior parte delle uscite.
Con 183cm di altezza ho provato una taglia Large. Anche se personalmente preferisco un reach intorno ai 480mm, sono abbastanza soddisfatto del reach di 472/475mm della Hightower. Come accennato in precedenza, il passaggio dall’attacco manubrio da 42,5mm a uno da 50mm mi ha fatto sentire a mio agio, meno arretrato.
Il grip in frenata e in curva vengono naturali e la Hightower è una bici con cui non occorre pensare molto. La sospensione è molto sensibile nella parte iniziale ma non ho mai fatto fondo corsa violenti. Non posso lamentarmi della sospensione ma resto curioso di sapere come ci comporterebbe con un ammortizzatore a molla con cui però sfortunatamente non è compatibile.
Ho contattato Santa Cruz per chiedere informazioni in merito e mi hanno informato che non dipende dalla sospensione ma dallo spazio a disposizione, sfruttato per il reggisella telescopico. Riducendo la cruna per l’ammortizzatore la bici ha guadagnato tra 10 e 20mm di escursione del reggisella (a seconda della taglia) e su una bici da trail come questa è una giusta priorità.
Per quanto riguarda gli altri dettagli, mi è piaciuto avere lo stivaggio del tubo obliquo in quanto semplifica la vita e riduce la necessità di uno zaino. La Hightower è anche una bici super silenziosa, aiutando la concentrazione sui sentieri. Ciò è dovuto principalmente alla protezione in gomma ben progettata, al routing interno guidato e ai perni robusti e ben progettati.
Conclusioni
Nell’articolo mi sono concetrato sulle caratteristiche del telaio, ma Santa Cruz ha diversi allestimenti per la Hightower che partono da $ 5,499 e arrivano fino a $ 10,699. Il prezzo è piuttosto in linea con la concorrenza. Ci sono dettagli molto interessanti che in genere hanno un prezzo elevato come il cambio elettronico e le ruote in fibra di carbonio. Tuttavia ci sono alcune piccole cose come il rotore anteriore da 180mm e l’ammortizzatore modello base che sono un po’ fastidiosi su una bici in questa fascia di prezzo. Santa Cruz offre una garanzia a vita e un supporto incredibile per i pezzi di ricambio su bici che risalgono a decenni precedenti.
In definitiva sono rimasto molto soddisfatto di questa bici e non ho fretta di restituirla. Ha tutte le caratteristiche giuste per un biker che cerca la semplicità di una sola bici che faccia tutto e lo faccia bene.
riguardo all'ammo a molla su tallboy penso sia assurdo montarlo con 120mm di escursione.. e su hightower non ne vedo molto il bisogno visto che è una bici AM su cui leggerezza e pedalabilità hanno molto valore.. poi sei proprio tu che dici che è praticamente uguale alla mega.. allora se vuoi l'ammo a molla prendi mega!
io questa non la prendo perchè non me la posso permettere a questi prezzi.. ma tra 2-3 anni se trovo un buon usato la prenderei eccome!!