Essere un ciclista in Italia è sempre più pericoloso

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Non sono parole mie, quelle del titolo, ma quelle che Omar Di Felice, ciclista noto per le sue pedalate estreme, scrive in un post su Facebook, riferendosi alle sue esperienze sulle strade italiane e a quelle di pro del calibro di Wout van Aert, il quale aveva lanciato uno sfogo su Strava dopo una pedalata in bici da corsa nella zona a sud di Como.



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Uno sfogo che trova riscontro nei commenti, sia su FB che su Strava, e nelle più disparate esperienze di chi si trova ad usare una strada italiana in bicicletta. È un argomento che si ripropone in continuazione, in particolare dopo gravi incidenti, ma che rimane attuale visto che non viene risolto.

Cosa ne pensate?

Commenti

  1. Tronicox:

    Si, si poi lo percorriamo in bici... a trazione magnetica subatomica :mrgreen: :mrgreen:
    Tornando seri e in topic, sempre parlando della zona Lago di Como, sembra che finalmente abbiano trovato i soldi per fare la ciclabile che bypassa la super nel tratto Lecco-Mandello, che attualmente credo sia uno dei tratti stradali aperto alle bici più pericoloso d'Europa :paur:
    alla modica cifra di 10 milioni di euro al km! Per 4 km di ciclabile con relative opere accessorie. A dovute proporzioni il ponte sullo stretto ci fà un baffo...
    E' una oscenità senza limiti, poi sento il comune e la provincia che parlano di incentivare il turismo sostenibile ma in pratica non puoi andare da Lecco ad Abbadia in bici ... di che cosa stiamo parlando.
    L'idea è fare una passerella sul lago, di fatto un'altra ciclo-pedonale (è evidente che non ci hanno ancora capito niente), basterebbe allargare un po' la super restringendo un po' le corsie creando così uno spazio protetto accanto alla strada, con qualche mese di lavoro e un paio di milioni il problema sarebbe risolto ... e invece si va avanti da almeno 30 anni di aria fritta.
    Inoltre anche andando verso Bellagio hai 3km di tunnel poco illuminati.
  2. tostarello:

    giusto, quindi è il caso di finirla a dilungarsi sull'argomento, peraltro off topic
    [HEADING=2][/HEADING]
    Se i cacciatori sparano giorno e notte le mtb potrebbero diventare un bersaglio facile :smile: :mrgreen::nunsacci:
    se ne deduce
    [HEADING=2]Essere un ciclista in Italia è sempre più pericoloso anche sui sentieri nei boschi :maremmac:[/HEADING]
  3. aria:

    Ti sembrano cazzate perchè chi le propone è un criminale.
    Del resto da certa gente quello ci si deve aspettare.
    Sembrano cazzate perché sono cazzate.

    1 il "silenzio venatorio" esiste soltanto in Italia

    2 il "visore notturno" infrarosso o termico già si usa. Stranamente o per incompetenza hanno omesso di scrivere che lo si può usare ora e per sempre soltanto x il cinghiale

    3 la "specializzazione" già esiste e la puoi cambiare da un anno all'altro. Vagante a stanziale e migratoria o appostamento fisso. A chi fa tordi non gliene frega nulla di fare la lepre come a me che faccio xc non frega niente di fare dh

    4 ogni anno le "associazioni ambientaliste" bloccano con i loro ricorsi inutili, di default, i calendari venatori. Intasando i tribunali e spendendo soldi pubblici, visto che i loro ricorsi non se li pagano loro ma li paghiamo noi

    Giusto per chiarire e qui chiudo dato che questo argomento non ha nulla a che fare con il topic.
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