Ladri di Biciclette, la nuova specializzazione

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Pubblichiamo un comunicato ricevuto da Scott Italia, che vuole sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo il crescente numero di furti di bici nei negozi.

 



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Raffiche di furti, negozi distrutti e scene da Far West. Cerchiamo di fermare questa razzia. SCOTT pronta con una campagna di sensibilizzazione

Non stiamo parlando del famoso film prodotto e in parte sceneggiato da Vittorio de Sica nel 1948, il Ladri di Biciclette 2023 è il film che stiamo vedendo nelle nostre città, nei negozi presi d’assalto da bande specializzate che non si fermano davanti a niente e a nessuno.

La nostra è una lettera aperta per sensibilizzare le istituzioni su ciò che ogni notte accade e potrebbe accadere nei negozi italiani. Dopo la Pandemia e la conseguente crescita esponenziale del mercato, si sono moltiplicati i furti presso la rete vendita specializzata e ogni mattina assistiamo a un carosello di immagini che ritraggono negozi distrutti, vetrine infrante, bici martoriate, mobili vandalizzati e locali completamente sventrati. Sono scene che fanno male perché, oltre alla beffa del furto, in quei negozi depredati rimangono a terra sogni infranti, sacrifici di anni e investimenti andati in fumo.

SCOTT ha il dovere di sostenere i propri rivenditori e lo farà anche in questa occasione con una campagna di sensibilizzazione e di comunicazione dedicata. “Il nostro ruolo non è solo quello di veicolare e promuovere il nostro brand” – afferma Gabriele Vogini Sales Bike Manager di SCOTT – “Quando ci sono situazioni difficili le aziende possono e devono fare la loro parte. Non possiamo stare a guardare ma dobbiamo tutti insieme portare l’attenzione al tavolo delle istituzioni e dell’opinione pubblica cercando di facilitare l’intervento e la creazione di una task force che possa arginare questo fenomeno, diventato negli ultimi anni sempre più preoccupante.”

 

Commenti

  1. vabbè, però senza ironia, ma vivete nel mondo delle favole. figuriamoci se mettono in piedi la task force per le bici rubate per controllare tutti i tag e poi tutti i telai di chi non ha il tag...
  2. sembola:

    Non basta un "GPS integrato", serve anche un sistema per trasmettere la posizione, quindi una linea dati con relativa scheda telefonica (o come fa l'airtag un bluetooth che viene automaticamente rilevato ed accettato da tutti i dispositivi dello stesso marchio)

    Dopo di che, già dentro ad un furgone il chip GPS può avere problemi a ricevere (e basta una leggera schermatura per esserne sicuri), per non dire della durata della batteria.
    ..certo...ma prima o poi la bike diventa di qualcuno e ...mette in carica la batteria per riattivare il segnalatore gps ed usurfruire del sistema ..ecco che e tornata online la bici!il ladro non lo prendi forse,ma ritrovi la bici...diversamente,chi compra cerca maggiori certificazioni(fatture o scontrino d acquisto)...il ragionamento sta:se nn c e la domanda,l offerta diventa inutile.inutile rubar una bici se invendibile..
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