Alla scoperta del Vajont in MTB (quasi) 60 anni dopo la tragedia

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Io e Marco ci incontriamo per andare a fare un giro sulla diga del Vajont, in occasione del sessantesimo anno dalla tragedia, e con l’occasione mi consegna il mezzo più elegante e più ignorante che ci sia, la Pässilä Runtu che vi abbiamo presentato qualche giorno fa.
Se volete sapere di più sugli eventi che causarono la morte di migliaia di persone più sotto nell’articolo trovate i video di Marco Paolini.

Traccia GPS



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Altri episodi Trail Ninja.

Cosa indosso

– Jersey manica lunga
– Jersey manica corta
– Guanti
– Pantaloni
– Fondello
– Calze
– Ginocchiere Bluegrass
– Antivento
– Casco MET Roam
– Buff
– Scarpe
– Giacca Goretex
– Piumino

MTB

– Trek Fuel EX

I miei componenti sulla MTB

– Pedali dhsign
– Attacco manubrio dhsign
– Manubrio
– Ruote Damil Components (come alternativa alle Bontrager carbon)
– Borse bikepacking Miss Grape

La mia attrezzatura

– Tools Granite Design
– Pompetta oneUp Components
– GOPRO Hero9 Black
– GOPRO Max
– Drone DJI Mavic Mini 2
– Sony zv-e10
– Zaino Evoc Explorer 30L
– Zaino Evoc Trace 18L
– Hookabike
– Faretti Magicshine
– Tenda Vaude Power Lizard 1/2P
– Materassino Thermarest NeoAir
– Sacco a pelo invernale
– Sacco a pelo estivo
– Tubolito

Commenti

  1. Ad averlo saputo, sarei passato almeno a salutarvi.
    Perché giù per il "Troi de Sant 'Antoni" soffro di vertigini, pensando che sulla verticale della diga ci sono 500 metri di strapiombo...
  2. ottomilainsu:

    Ad averlo saputo, sarei passato almeno a salutarvi.
    Perché giù per il "Troi de Sant 'Antoni" soffro di vertigini, pensando che sulla verticale della diga ci sono 500 metri di strapiombo...
    non ho notato lo strapiombo, dov’è?
  3. marco:

    non ho notato lo strapiombo, dov’è?
    Quando da Casso si prende il sentiero che scende verso Codissago (e finisce sulla strada statale), dopo poche centinaia di metri, quando inizia a scendere, proprio sopra la diga basta sporgersi un po' e si vede giù, dritto, fino in fondo o quasi. Quando si è concentrati sul percorso non ci si fa caso.

    Purtroppo per me, ho ancora il ricordo di quando feci un brutto volo su un sentierino dalle mie parti, un po' di tempo dopo aver accompagnato Ser Pecora (che poi scrisse una storia della serie "la pecora sclera", citandomi :mrgreen: ). Quella volta mi andò bene, mi stampai su un macigno (e mi venne una gamba come un'anguria) ma perlomeno evitai di cadere di sotto, dato che mezzo metro a destra c'è uno strapiombo di 50 metri, più che sufficienti per farsi abbastanza male, diciamo così.

    @marco ho preso una foto da street view, la freccia indica il punto fatidico di quella volta.
    Il sentiero dove portai il Ser corre praticamente sull'orlo di quella parete.
    Su questa montagna c'è parecchia robetta interessante, penso che @iron.mike83 si potrebbe divertire non poco (e casomai conosco dei locals che sono senz'altro più adeguati di me, io non sono all'altezza)

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