Turista fai da te?
Quando si va in un posto nuovo in bici si hanno due alternative: organizzarsi da soli cercando itinerari in internet, come su Training.Camp, oppure affidarsi alle guide del luogo. È quello che abbiamo fatto ad Aosta con Aosta Valley Freeride, e ne è valsa veramente la pena, non solo perché ci hanno mostrato dei sentieri che non conoscevamo, ma anche perché una guida può raccontarti la storia e le particolarità dei posti in cui si passa, arricchendo l’esperienza.
Una guida inoltre nota il livello di riding del suo gruppo e sa dunque dove portare i clienti per evitare di far percorrere loro itinerari troppo difficili o, all’estremo opposto, noiosi. Se poi qualcuno dovesse farsi male o ci fossero dei problemi tecnici, chi meglio di una guida del posto saprebbe tirarci fuori dai guai?
Insomma, è chiaro che il servizio costa qualche eurino, ma si va ben oltre la condivisione di un giro che magari non si conosce. Gli stessi ragazzi di Aosta Valley Freeride non hanno come priorità quella di tenere segreti i sentieri, tanto che hanno pubblicato ben due cartine con tutti i tour che propongono ai loro clienti.
I giri del video contengono risalite con lo shuttle di Aosta Valley Freeride, che si può prenotare qui. Li trovate fra i miei allenamenti,
La bici nel video é la nuova Scott Genius.
Per me le guide son valide solo nei posti di nicchia. Nei posti di turismo spesso c'è tanta gente poco informata.
Quindi per me le guide si distinguono in:
1) guide local competenti e anche sulla geografia e storia del territorio
2) guide che lo fanno come lavoro stagionale ogni volta in posti di versi
La seconda non da un valore aggiunto e con le tecnologie di adesso praticamente equivale al fai da te.
E questo va contro invece a chi fa la guida e ne sa davvero e da un valore aggiunto considerevole.