5000€ per una bici in alluminio?

68

Il test della Norco Fluid pubblicato ieri ha spiazzato tante persone, noi della redazione in primis. Finalmente avevamo una recensione di una bici di media gamma montata bene, disponibile in negozio. 3.999$, che al cambio attuale sono 3.659€, sembravano molto promettenti per qualche sana discussione su come la Bike Industry non proponga solo prezzi esosi per bici fatte in Oriente. Award di qui, award di là, tutti però esclusivamente nord americani. E già qui avremmo dovuto mangiare la foglia.

Infatti non avevamo fatto i conti con il prezzo del distributore Ridesolution. Un nome a noi fino ad ieri sconosciuto, proveniente dall’Austria e senza contatti per l’Italia. 4.999€ il prezzo di listino per il mercato italiano. Evitiamo di fare i conti in tasca a Ridesolution e andiamo direttamente al punto: 4.999€ per una bici in alluminio sono tanti e soprattutto si trovano a venire confrontati con l’elefante nella stanza, cioé i marchi che vendono direttamente al cliente via internet.



.

4.999€ è per esempio lo stesso indentico prezzo della nuova Canyon Neuron CF. E lì il telaio e le ruote sono in carbonio, le sospensioni entrambe top di gamma e la trasmissione è addirittura elettronica.

5.064€ è il prezzo della Propain Hugeen con sospensioni Rock Shox Ultimate e trasmissione SRAM X01. Telaio in carbonio, si intende.

4.999€ costa anche la YT Jeffsy più cara della gamma.

E se proprio vogliamo andare in negozio, la Cube One44 C68X costa 5.399€, ha un telaio in carbonio, sospensioni Rock Shox Ultimate e trasmissione elettronica.

Quindi che senso ha la Norco Fluid in alluminio a 4.999€? Gli americani di Norco non vedono i prezzi delle loro bici in Europa e soprattutto studiano una mountain bike che dovrebbe avere il suo punto forte nel rapporto qualità/prezzo, ma solo negli Stati Uniti e in Canada, mentre altrove diventa automaticamente una bici costosa?

Certe dinamiche lasciano allibiti, anche alla luce della situazione attuale del mercato ciclo. Brand come Specialized, Santa Cruz e Trek sono molto aggressivi con gli sconti in questo periodo, visto che i magazzini sono pieni e la domanda è crollata. Sarebbe appunto la situazione perfetta per promuovere delle bici con un ottimo rapporto qualità/prezzo, invece di puntare al solito prezzo alto per tentare di dare lustro al marchio, senza però una vera sostanza che lo giustifichi.

Cos’ha di così speciale la Fluid? La sospensione ha il giunto Horst, che usano anche le sopracitate Canyon, YT e Cube. Il design è visto e stravisto negli ultimi 20 anni. L’unica cosa che la rendeva interessante, il prezzo, ha smesso di essere interessante appena la bici ha toccato il suolo europeo.

Per i consumatori l’unica speranza è che la situazione attuale di mercato faccia una bella pulizia a livello di prezzi e anche di mentalità. Forse qualcuno si accorgerà che prezzi come quello di questa Norco Fluid (in Italia) non fanno altro che aumentare le quote di mercato dei competitor che vendono direttamente al cliente. Non è infatti un caso se Specialized, Trek e il gruppo Pon (Santa Cruz, Cervelo, ecc) stanno acquistando sempre più negozi, dopo aver eliminato, negli scorsi anni, l’anello della catena costituito dai distributori.

Commenti

  1. c'è poco da dire, sono politiche atte a favorire i consumi interni in europa.
    come già scritto a parità di prodotto conviene comprare Canyon, YT ecc.. quindi l'obiettivo è stato raggiunto.

    è come la tassazione su alcool e sigarette, ci si può lamentare, ma viene fatto con l'obiettivo di limitarne l'uso.. uno dei motivi di chi smette di fumarsi un pacchetto al giorno è anche quello che a fine anno si risparmia un sacco di soldi.. quindi obiettivo raggiunto.
  2. Keru:

    Premesso che normalmente i prezzi in america sono senza IVA, perchè è applicata diversamente a seconda dello stato, la mia chiave di lettura di tutto questo è che il futuro è quasi inevitabilmente direct to consumer. I negozi serviranno per fare servizio ma saranno sempre più slegati da brand e distributori. Vedo un futuro grigio per questi ultimi.
    Secondo me i piccoli negozi sono quasi più contenti, non devono anticipare soldi per bike in esposizione, rischiano meno furti e guadagnano su riparazioni manutenzione e pezzi di ricambio.
Storia precedente

La discesa vincente di Kilian Bron alla Mountain of Hell 2023

Storia successiva

Nuova Ibis HD6

Gli ultimi articoli in Report e interviste