Razzi e piume: come il settore ciclo tenta di uscire dalla crisi | MTB Mag

Razzi e piume: come il settore ciclo tenta di uscire dalla crisi

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Razzi e piume è un modo di dire degli economisti che descrive come i prezzi salgano veloci come dei razzi nel caso di aumenti dei costi delle materie prime/produzione e scendano lenti come delle piume quando i costi scendono. Un esempio su tutti: il prezzo della benzina, sempre prontissimo a salire ma non altrettanto a scendere.

La pandemia ha fatto salire i costi di produzione di tutto il settore ciclo per una serie di fattori che abbiamo discusso ampiamente in diversi articoli durante gli ultimi tre anni. I prezzi al consumatore sono cresciuti esponenzialmente, ben oltre l’aumento dei costi effettivi di un prodotto. Visto che la domanda era più alta dell’offerta, non c’era di che sorprendersi, anche se questo alla lunga ha comportato un allontanamento dei consumatori di cui vi parlerò più sotto.


Ora questi costi sono tornati al livello pre-2020, in particolare quelli di spedizione, visto che i prezzi dei container usati per spostare la merce sono crollati rispetto al 2021. In teoria i prezzi dovrebbero scendere, ma a guardare gli annunci di nuovi prodotti, sembra che la famosa piuma non abbia intenzione di muoversi verso il basso. Il motivo va trovato nel fatto che i marchi hanno paura di trovarsi spiazzati nel caso il mercato riprenda a muoversi, e con lui le vendite. Nessuno vuole avere dei margini ridotti se la festa ricomincia.

Quindi ecco prezzi di listino molto alti, accompagnati da sconti altrettanto elevati. Si fa presto a togliere uno sconto, non altrettanto ad alzare un prezzo di listino, anche perché nel caso della distribuzione tradizionale che passa per i negozi, questi compreranno la merce ad un certo prezzo ad inizio stagione, ed un eventuale innalzamento dei prezzi stessi arriverà nelle tasche delle aziende solo al successivo giro di vendite. Insomma, si sta aspettando che la tempesta passi, senza una strategia solida per riavvicinare i clienti alle due ruote.

Dunque eccoci a noi, i cari consumatori che pagano. Dopo anni di prezzi assurdi, in tanti hanno smesso di cercare biciclette. Pensate al neofita che vuole avvicinarsi al mondo bici. Entra in negozio, vede i prezzi delle bici di bassa/media gamma, gli si rizzano i capelli in testa, gira i tacchi e va a fare altro. Si può dare la colpa all’inflazione (che il settore ciclo ha contribuito ad alzare), agli stipendi stagnanti o alla voglia di andare al mare, ma è inutile nascondersi dietro ad un dito: l’avidità ha contribuito a portare il settore ciclo nella miseria in cui si trova adesso, unita alla completa mancanza di una seria analisi del mercato.

Fino a novembre 2022 sentivo previsioni di grossi marchi completamente staccate dalla realtà. Se uno osava mettere in dubbio tali previsioni fondate solo sul whishful thinking, veniva tacciato di eresia. E allora vai di ordini enormi, che hanno portato al riempimento di magazzini che si stanno svuotando esattamente come la famosa piuma di inizio articolo. Piuma che è ferma lì, a mezz’aria, e che sta ancora aspettando la primavera 2023 che avrebbe dovuto risolvere il problema.

Vediamo chi resiste fin quando la piuma tocca terra.

Commenti

  1. numerotre:

    io mi chiedo come pensino che un privato cittadino possa abboccare ad una cosa simile!!
    Più che altro: finchè loro propongono e i clienti (noi e altri) continuano a comprare, loro non avran nessun interesse ad abbassare i prezzi: chi glielo fa fare? Rinunciare a spremere la gallina dalle uova d'oro? Follia!
    Ma se il mercato si contrae sempre più, con grossi invenduti, forse si smetterà con la folle corsa dei prezzi, e del nuovo modello ogni anno, che rispetto al precedente non introduce chissà cosa in termini di novità. Già adesso diversi produttori presentano i nuovi modelli con una cadenza più dilatata rispetto a prima.
    Prendiamo Shimano, per esempio... il GRX è stato lanciato nel 2019... forse quest'anno dovrebbe arrivare la versione nuova, ma non mi aspetto chissà che rivoluzioni: forse le 12v, forse grx600 e 800 saranno solo elettronici, boh, chi lo sa... però non per questo il grx del 2019 farà di colpo così schifo.
    Ho sempre cambiato la bici o perchè la vecchia si era scassata o perchè è stato introdotto realmente una novità che prima non c'era..
    che so: nel 2015 ho preso una GT Grade, segmento nuovissimo, le gravel, anche se ancora molto, troppo, stradali. L'anno scorso, approfittando di uno sconto, ho aggiornato la gravel perchè la vecchia permetteva ruote larghe max 32/35, e già le avevo sostituito il 105 originale con il GRX nel 2019. Ormai era tempo di aggiornare ad una bici che permette passaggi ruota più generosi, e comunque mi è dispiaciuto, che la vecchia andava ancora bene (e infatti la uso come bici da endurance e/o muletto). La MTB... telaio del 2020, con componenti del 2017: vanno benissimo, faccio gli stessi giri dei miei amici forniti di bici più moderne e performanti... lo standard boost non mi avrebbe cambiato la vita, nè tanto meno il cambio a 12v, visto che sono un amante della tripla e dell'acciaio. Quella del 2009, da 26, l'ho cambiata perchè si è crepato il fodero basso del telaio, e perchè lo standard da 26 ormai era ampiamente dimostrato come deficitario nei confronti del 29.
    Poi ognuno con i suoi soldi è libero di farci quello che vuole, sia chiato, ma cambiar troppo spesso la bici, mi chiedo, ha tutto sto senso? Magari quando percorri si e no 1000/2000 km/anno... la cambi che è praticamente nuova. Boh... Fanno bene ad approfittarne, produttori e venditori, visto che il mercato tiene, o meglio, teneva.

    L'altro giorno parlo con un paio di ciclisti, si parlava di bici (strano! :mrgreen: ). Uno dice "eh, con quella mia vecchia bici, si che mi sono divertito!!", ma allora, avrei voluto chiedergli, perchè l'hai cambiata, se era così divertente? A che pro?
  2. Andrea Cip:

    Ora c'è la concorrenza dell'usato, ci sono molti annunci sui mercatini, al momento conviene prendere un usato recente.
    Penso che sia anche dovuto al fatto che la voglia post covid di bici sia andata scemando ,tanti comincino a capire che la bici con motore o senza costa anche mantenerla e poi comunque devi pedalare e tanto ,in discesa nei sentieri è difficile e al mare si sta meglio
    Per questo vedo almeno dalle mie parti molti usati anche in "conto vendita " nei negozi
    Nella maggioranza son bici di fascia media nemmeno malaccio
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