Una visita al Bikepark dell’Angelo, Tarvisio

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Siamo andati a fare un giro nel Bikepark dell’Angelo, a Tarvisio.



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Così viene descritto dai suoi pianificatori.
ll Bike Park dell’Angelo, a Tarvisio, è velocità, adrenalina e ritmo per tutti gli amanti delle ruote grasse!

Un’area verde dedicata alla disciplina della Mountainbike che dalla stazione di monte della Seggiovia dell’Angelo si sviluppa verso il fondovalle tarvisiano su due distinti percorsi, preparati e curati alla perfezione per garantire la giusta sfida sui pedali che fa per te.

Bikepark dell’Angelo Tarvisio

Dopo un primo tratto comune ai percorsi potrai scegliere tra il Tracciato Blu e quello Rosso, in base alla tua esperienza.

Sei alle prime uscite in sella o vuoi divertirti con tutta la famiglia? Sul Percorso Blu migliorerai la tecnica di guida destreggiandoti tra curve paraboliche e panettoni di terra dove apprendere in sicurezza il linguaggio del trail flow. Sei un vero esperto del fuoristrada sui pedali? Allora il Percorso Rosso è ciò che fa per te! Più lungo del precedente e dalla difficoltà tecnica superiore, questo trail ha pendenze maggiori, north-shores e alcuni passaggi tecnici che impegneranno braccia, cuore e mente garantendoti un divertimento senza fine!

Entrambi i percorsi sono ottimizzati per la percorrenza con biciclette da Enduro, all-mountain o Trail. All’interno dell’area Bike è fortemente consigliato l’uso del casco, i guanti e le protezioni per il corpo.

Bikepark dell’Angelo Tarvisio

Percorso Blu
Difficoltà: facile
Dislivello: 106m – Arrivo a quota 807m

Percorso Rosso
Difficoltà: media
Dislivello: 118m – Arrivo a quota 795m

Accesso
Diretto dal Park su Via Alpi Giulie, nei pressi della stazione di Valle della Seggiovia dell’Angelo a quota 786m. Il trasporto in quota è garantito dalla seggiovia appositamente attrezzata fino alla stazione di monte dell’impianto, in località “Poggio del combattente” a quota 943m. La prima parte del trail è comune ai due percorsi e si sviluppa fino a quota 913m.

Di seguito puoi trovare le informazioni riguardo: prezzi risalita seggiovia, calendario apertura e orari.

Il bike park sarà aperto e usufruibile contemporaneamente all’apertura della seggiovia dell’Angelo.

Itinerari in zona

Monte Lussari
Laghi di Fusine e rifugio Zacchi
Cima Bella Malborghetto

Commenti

  1. ste97:

    ...diciamo che qua in friuli siamo indietro come le palle del cane! questa è la triste realtà. ci sono posti in italia dove attorno al nulla ( collinette di poco conto ) hanno costruito un mondo con un indotto veramente importante, qui invece abbiamo un mondo attorno al quale non c'è nulla. della serie...cicio no xe per barca :specc:
    Esatto, fa ancora più fastidio se si pensa alle potenzialità che abbiamo qua a livello di Monti e montagne…

    ma io penso sempre che la vera fetta di bikers in Friuli, è formata da xc e stradisti…. Saremo 80% loro e 20% noi “più orientati al gravity”

    basta vedere anche i negozi, su 10 Mtb, 7 sono xc, 2 trail e 1 enduro
  2. kristianscott:

    e lo sapete di chi è la baita all'arivo della seggiovia dell'Angelo? Peccato veramente che con tutte le montagne e impianti a disposizione mi toccherà andare a Petzen che almeno in 2 ore e 20 son lì!
    ...casualmente il parco giochi con i gonfiabili e le reti elastiche il comune ha deciso di aprirlo proprio lì, comunque è solo un caso :smile: a nessuno degli altri imprenditori del settore, ma proprio a nessuno, sono girati i cogl*oni
  3. ste97:

    quelli di promotur non capiscono un ca*zo e non hanno nessuna competenza, è tutta gente messa lì perchè appartiene a questo o quell'altro partito, i risultati sono sotto gli occhi di tutti a cominciare dai buchi di bilancio. 15 o 20 anni fa fece scandalo una campagna pubblicitaria promossa da loro costata una sproposito ( emblematica la foto sull' ago di villaco di una bambina in costume da bagno con maschera, salvagente e pinne e una forma di montasio a terra...."ospiti di gente unica" ), quell'anno le alpi giulie ebbero un significativo exploit non grazie alle loro vaccate ma grazie a meridiani montagne che con un numero dedicato le fece scoprire agli appassionati. va messo in conto anche il nostro essere burberi e ruspiosi e un' imprenditorialità distante anni luce dai competitors veneti o trentini, praticamente moriamo di fame con il pane in tasca, è un vero peccato.
    che memoria!!! per il resto sono dello stesso avviso.
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