La scala di difficoltà dei sentieri: Singletrail Scala

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Andiamo a vedere come si classificano i sentieri a seconda delle loro difficoltà. Nasce tutto dalla mente di alcuni biker tedeschi qualche decennio fa, come d’altronde si può notare dalla grafica del sito. L’impostazione è quella della scala per l’arrampicata.


S0


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S0 indica un singletrail che non presenta particolari difficoltà. Si tratta per lo più di sentieri scorrevoli in sottobosco o in aperta pianura che presentano un terreno con un buon grip o con ciottoli poco smossi. In questo tipo di sentieri non si incontreranno passaggi su gradoni, su roccia o su radici. La pendenza del percorso và da lieve a moderata e le curve sono sempre abbastanza ampie. I trail S0 possono essere percorsi senza bisogno di particolari capacità tecniche.

In breve

  • Condizioni del percorso: terreno compatto e con buon grip
  • Ostacoli: nessuno
  • Pendenza: da lieve a moderata
  • Curve: ampie
  • Tecnica di guida: nessuna capacità particolare

S1

Su un percorso S1 si troveranno piccoli ostacoli come radici poco sporgenti e piccole pietre. Spesso le cause di un aumento del grado di difficoltà di un percorso riguardano la presenza di canali di scolo o di danni causati dall’erosione. Nei singletrail S1 il terreno può a volte essere poco compatto. La pendenza raggiunge al massimo il 40% e non si incontreranno tornanti. A partire dal grado di difficoltà S1 è necessario però che si conoscano le tecniche di guida basilari e che si mantenga sempre un buon livello di concentrazione. I passaggi più difficili richiedono un uso misurato dei freni e la capacità di influire sulla traiettoria attraverso lo spostamento del corpo. Gli ostacoli possono essere tutti superati con capacità di guida basilari.

In breve

  • Condizioni del percorso: possibile terreno poco compatto, con piccole radici e pietre
  • Ostacoli: piccoli ostacoli (canali di scolo, danni causati dalle erosioni)
  • Pendenza: < 40%
  • Curve: strette
  • Tecnica di guida: competenze basilari di tecnica di guida

S2

All’interno della classificazione S2 sono compresi percorsi che presentano radici di maggiore grandezza, pietre, gradoni e scale in sequenza poco impegnative. Spesso s’incontreranno curve strette quasi a gomito e pendenze che in alcuni passaggi potranno raggiungere il 70%. Gli ostacoli possono essere superati solo con una discreta abilità di guida. La capacità di frenare in qualsiasi momento, insieme a quella di spostare i punti d’equilibrio del proprio corpo, sono tecniche necessarie per il livello S2. Altrettanto necessario è saper dosare precisamente la frenata e mantenere il corpo sempre attivo durante la guida.

In breve

  • Condizioni del percorso: terreno il più delle volte non compatto, radici sporgenti e pietre
  • Ostacoli: ostacoli di vario genere e scaloni
  • Pendenza: < 70%
  • Curve: strette quasi a gomito

S3

Alla categoria S3 appartengono i singletrails che presentano molti passaggi tecnici costituiti da blocchi di roccia e/o radici. S’incontreranno spesso gradoni alti, tornanti e pendenze difficili e raramente passaggi scorrevoli. Spesso bisognerà anche fare i conti con un terreno scivoloso e poco compatto. Non sono rari i tratti con una pendenza che supera il 70%. I passaggi S3 non richiedono ancora l’utilizzo di tecnica trialistica, sono necessari comunque un ottimo controllo della bici ed una continua concentrazione. Indispensabili la capacità di saper frenare con buona precisione (padronanza quindi nella modulazione del freno), ed un ottimo equilibrio.

In breve

  • Condizioni del percorso: tecnico, frequenti radici sporgenti e grosse rocce, terreno scivoloso e poco compatto
  • Ostacoli: gradoni
  • Pendenza: > 70%
  • Curve: tornanti stretti e a gomito
  • Tecnica di guida: più che avanzata

S4

Appartengono alla categoria S4 i sigletrails molto tecnici che presentano grandi blocchi di roccia e/o passaggi su radici particolarmente impegnativi su un terreno il più delle volte poco compatto. Spesso s’incontreranno rampe con pendenza quasi estrema, tornanti stretti e gradoni, questi ultimi alti abbastanza da aumentare considerevolmente il rischio di contatto con le corone della guarnitura. Per questi sentieri è quindi caldamente consigliato l’uso di un bashguard (paracorona).
Per poter percorrere sentieri S4 sono assolutamente necessarie tecniche trialistiche come la capacità di spostare la ruota anteriore o quella posteriore (per esempio nelle curve a gomito), una tecnica di frenata perfetta ed un ottimo equilibrio. Solo chi ama la guida estrema e molto tecnica riesce a completare un percorso S4. I passaggi più tecnici dei percorsi di tipo S4 sono spesso difficoltosi da superare anche a piedi.

In breve

  • Condizioni del percorso: tecnico, frequenti radici sporgenti e grosse rocce, terreno scivoloso e non compatto
  • Ostacoli: rampe ripide, gradoni molto alti (spesso ad altezza delle corone o più)
  • Pendenza: > 70%
  • Curve: tornanti strettissimi
  • Tecnica di guida: perfetta padronanza della bici e capacità tecniche trialistiche come lo spostamento della ruota posteriore nelle curve a gomito.

S5

Il grado S5 è caratterizzato da un terreno molto tecnico che presenta spesso contropendenze e fondo scivoloso, curve a gomito strettissime, gradoni di grandezze diverse che si susseguono ed ostacoli come alberi caduti. Tutto su pendenze spesso estreme. Lo spazio di frenata è di solito molto breve e a volte del tutto assente. Spesso gli ostacoli sono in stretta sequenza. Solo il pilota davvero esperto e sicuro azzarda passaggi S5. Su questo tipo di percorsi a volte gli ostacoli possono solo essere saltati. Nelle curve a gomito c’è spesso pochissimo spazio. In certi passaggi anche camminare con la bici in spalla risulta estremamente difficoltoso, in alcuni casi, data la pendenza, è necessario aggrapparsi a punti saldi e, a volte, addirittura arrampicarsi.

In breve

  • Condizioni del percorso: molto tecnico con contropendenze, terreno scivoloso e poco compatto, il percorso S5 può comprendere brevi sezioni simili alle vie ferrate d’alta montagna.
  • Ostacoli: rampe ripide, gradoni difficilmente superabili ed in stretta sequenza
  • Pendenza: >> 70%
  • Curve: tornanti strettissimi con ostacoli
  • Tecnica di guida: eccellente padronanza di tecniche

Commenti

  1. gargasecca:

    Bene, dopo la lettura delle scale e la visione del video, posso affermare con certezza il fuori categoria del maestro... :smile: :smile: :smile:
    Il maestro misura i trail in scala Richter, perché al suo passaggio la terra trema..!! :-|
  2. Comunque almeno c'è un indicazione a 6 scalini che prima di salire o scendere ti fa anche a grandi linee capire dove stai andando
    il filmato secondo me è molto utile per comprendere ad esempio quando scendi in doppia che alcune difficoltà vanno valutate prima di iniziare il giro
  3. amadvance:

    Il problema principale, come dici, è l'obbiettività della valutazione. Le descrizioni testuali sono di fatto molto libere a interpretazioni soggettive, è capita spesso che utenti di OpenStreetMap mappino in modo errato per mancanza di esperienza.

    Come parametro assoluto, io considero S1 con ostacoli fino a 10cm, S2 fino a 20cm, e S3 fino a 40cm, S4 oltre 40cm. Non è perfetto, ma si avvicina.

    Ma il riferimento migliore sono sempre le immagini sul sito ufficiale. La scala l'hanno inventata loro, e come si dice, una immagine vale più di mille parole: http://www.singletrail-skala.de

    Un altro riferimento utile è un video di Alexis Righetti. Usa la scala francese Tx, ma basta ricordare che T1=S0, T2=S1, T3=S2, T4=S3 e cosi via. Anche il video è in francese, ma si deve solo guardare. La parte interessante inizia a 6:30.

    [MEDIA=youtube]aYhfa3ObCG4[/MEDIA]

    Questo senza nulla togliere al video di Steve :-) L'accoppiata difficoltà media e massima che utilizza, è anche quella che uso io sul mio sito.

    Per quanto riguarda percorsi lunghi, in OpenStreetmap, (e a cascata su OpenMTBMap/Koomot/etc) si spezzano i percorsi in più tronconi e si assegna a ciascuno una difficoltà differente. Se il mappatore è capace, riesce a darti una idea molto precisa di quello che ti aspetta.
    Un pò come nel discorso delle vie d'arrampicata, solo che lì viene anche indicato se il grado massimo è azzerabile (mungendo sui rinvii :smile: o meno) questo perchè viene indicato il grado massimo, se una via è tutta gradata 6C allora devi avere il 6c, se invece è gradata5c/5b/6a ma con passaggio 6c (azzerabile) allora anche chi non ha un 6c nel bagaglio tecnico può azzardare di percorrerla.
    Nella bici l'azzeramento viene fatto scendendo dalla bici, ecco perchè a me piace indicare il grado medio e poi il grado massimo dei passaggi più tecnici.
    Il vero dilemma però a cui non riesco a dare uno standard è, quando un trail da S3 diventa S4? io mi sono risposto che se i passaggi S4 (che qualcuno potrebbe fare a piedi) iniziano a diventare talmente tanti da doverti fare scendere dalla MTB più di una 10ina di volte allora forse entriamo nel grado S4.

    Una cosa bella di alcune app è che frammentano i sentieri in più segmenti attribuendovi la giusta scala di difficoltà ad ognuno, altrimenti come accade in certe app ti trovi trail "neri" da in cima a in fondo ma di fatto avevano solo la partenza un pò ostile.
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