ruote Racefactory SWBT

Nuove ruote Racefactory SWBT 28.5 e 31.5

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Racefactory presenta le sue nuove ruote SWBT 28.5 e 31.5, pensate per il cross country e non solo.

[Comunicato stampa] RaceFactory è un costruttore italiano, i suoi set MTB sono usati in gara anche da Juri Ragnoli. Hanno già vinto 2 mondiali, campionati italiani Marathon argento alla Swiss Epic 2022, e altri Campionati regionali importanti. RaceFactory produce i propri mozzi in Italia, i nuovi compositi sono prodotti in Germania, e come la serie SWBT precedente, su progetto e stampi proprietari.



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Le nuove ruote MTB SWBT 28.5 e 31.5 presentano per la prima volta sul mercato due “must”: una spalla gigante e arrotondata di ben 5,1mm. La formazione del composito completamente a robot, con una tecnologia, lo “Spiral Taping”, usata nel settore Aerospace.

 

LO “SPIRAL TAPING” TECNOLOGIA AEROSPACE PER LA MTB

Nei compositi, prodotti in Germania per RaceFactory, l’operazione manuale di laminazione del composito è sostituita da una vera “formazione” del laminato da parte di un “COBOT” (collaborative robot), controllato da un microprocessore. Molti i vantaggi della formazione del composito con lo Spiral Taping di 4° Generazione rispetto a qualsiasi forma di laminazione tradizionale: Le fibre di carbonio sono continue e non interrotte nelle spalle e lungo il perimetro del cerchio come in qualsiasi ruota standard. Questo fattore conferisce una resistenza della spalla del cerchio molto più alta rispetto alla laminazione tradizionale, a parità di dimensione.

Lo “Spiral Taping” orienta accuratamente le fibre di carbonio sulle direttrici degli sforzi, conferendo maggiore robustezza e assorbimento d’energia rispetto a laminazioni tradizionali. Le fibre di carbonio vengono mantenute dal COBOT in tensione costante durante tutta la formazione del cerchio; quindi, quando il cerchio subisce un impatto, tutte le fibre interessate lavorano allo stesso modo. Con la laminazione manuale invece, le fibre più stese lavorano prima delle altre; quindi, l’assorbimento dei carichi è disomogeneo e la resistenza alla rottura cala.

Il “COBOT” produce il pre-impregnato di carbonio (fibra + resina) a bordo, nel momento stesso in cui forma il cerchio; lavorare sempre con resina fresca elimina i problemi di conservazione ed invecchiamento dei pre-impregnati;
Si elimina completamente il l’errore umano, maggiore costanza di qualità resistenza e comportamento;

Lo “SPIRAL TAPING” di 4° gen. non va confuso con il “FILAMENT WINDING” (suo predecessore) dove il COBOT produce una calza di carbonio con intreccio; nel FW le fibre assumono un “creep” ovvero ondulazioni delle fibre legate alla fabbricazione a “maglia intrecciata”. Nello “SPIRAL TAPING” invece le fibre di carbonio non formano nessun intreccio e/o ondulazioni e sono perfettamente stese e in tensione. Tutte le fibre che compongono il cerchio sono continue e non interrotte nelle spalle del cerchio

LA SPALLA GIGANTE “SWBT” E IL CANALE SENZA FORI

Gli stampi SWBT (Super Wide Bead Technology) sono contraddistinti dal logo “RF” impresso nel cerchio e dalla battuta valvola piatta per evitare l’ingresso di acqua nel cerchio. RaceFactory sin dalla nascita ha prodotto cerchi MTB con una spalla extra larga da 4mm anziché i classici 2,5mm, ovvero il 64%% più larga dei cerchi tradizionali.
Nella nuova serie la dimensione della spalla è stata portata a ben 5,1mm, ovvero il 101% maggiore.

I vantaggi

In MTB la spalla del cerchio è quella che impatta prima eventuali ostacoli ed è quella sollecitata prima a rompersi. Aumentando la dimensione (oltre ai fattori produttivi esclusivi di qs tecnologia) si aumenta la resistenza alla rottura rispetto a cerchi standard.

La spalla larga e arrotondata elimina l’”effetto lama” del cerchio sul fianco dello pneumatico in caso di pizzicature. Si annulla quindi la possibilità di bucare per questo problema.

Con qs tecnologia di spalla, grazie al bordo arrotondato, è possibile scendere di 0.2 bar rispetto alla pressione che si usa con cerchi standard di pari canale.

I compositi prodotti con questa tecnologia staccano dati tecnici impressionanti; lo strappo al nipplo è quasi doppio rispetto a laminazioni tradizionali pur sofisticate, nei crash test si situano vicino alle specifiche per cerchi DH, pur essendo super leggeri e progettati per uso XC.

ruote Racefactory SWBT

Gli “SWBT” sono disponibili in 3 finiture

“STEALTH”, che mostra i ventagli di fibre stesi dal COBOT.
“UD”, con strato superficiale a fibre parallele omogenee.
“X-Weave” con strato superficiale in trama a vista.
Da sempre i cerchi RaceFactory non sono verniciati; la resina curata a 200°C è molto più resistente ai graffi di qualsiasi vernice; si apprezza fino all’ultima fibra la perfezione di costruzione. Questo aiuta anche l’ambiente, si eliminano vernici e solventi.

CERCHI SOLO TUBELESS

Tutti i cerchi RaceFactory sono assemblati solo a mano in Italia, e da 5 anni solo in versione senza fori sul canale tubeless; non necessitano quindi di nastro, si evitano tutti i problemi ad esso legati (degradazione nastro, penetrazione lattice e corrosione dei nippli). La manutenzione è identica a cerchi con foratura tradizionale ed in caso di rottura di un raggio è facile recuperare il nipplo usando la parte del raggio (ferro magnetico) che vi rimane avvitato, dal foro valvola.
Il costruttore è l’unico a livello europeo a fornire cerchi senza fori assemblati con raggi tessili BERD (notoriamente molto complessi da assemblare).

I MOZZI

I mozzi RaceFactory sono proprietari e prodotti in Italia, nella “Motor Valley”. Le tolleranze interne di allineamento dei cuscinetti sono nell’ordine di pochi micron e vengono raggiunte con un processo di rettifica unico nel mondo dei mozzi, proprio come nei motori delle monoposto. Questo conferisce una scorrevolezza di eccellenza, molto simile a cuscinetti ceramici, anche usando cuscinetti standard in acciaio. Il lato disco più sollecitato in entrambe i mozzi ha cuscinetti calettati in boccole di titanio.

Il peso molto basso dei mozzi contribuisce a rendere il peso dei set ruota di gran lunga tra i più bassi del mercato a parità di canale e dimensioni spalla. Le gare si vincono anche sul filo di lana; i 66 denti nella cremagliera in titanio riducono l’arco di circonferenza delle pedivelle necessario a creare l’ingaggio, del 45% rispetto a un sistema 32 denti e del 63% rispetto a un sistema 24 denti, per rilanci brucianti.
Le flange dei mozzi alte e distanziate (tra le più elevate in commercio) allargano l’angolo di campanatura dei raggi, conferendo massima precisione e dolcezza di guida. Le nuove SWBT 28.5 e 31.5 sono disponibili da Gennaio 2024 sul sito (www.racefactory.it) e nei rivenditori specializzati.

Specifiche e prezzo Racefactory SWBT

Larghezza canale interno: 28,2mm e 31,4mm
Spalla: 5,1mm arrotondata
Diametro: 29 pollici
Mozzi: RaceFactory World Cup, DT Swiss 240 EXP, RaceWorks Boost e Cannondale Ocho/Ai
Utilizzo: XC, Downcountry, Trail
Peso massimo rider + hardware: 110kg
Spalla arrotondata SWBT da 5,1mm
Raggi: BERD tessili, Carbon Aero 4° gen, Alpina Hyperlite Straightpull
Asimmetria: 3mm
28 fori a inclinazione alternata
Peso dichiarato la coppia: Raggi Alpina Hyperlite 1170g (SWBT 28.4), 1190g (SWBT 31.5) – raggi BERD 1060g (SWBT 28.4), 1080g (SWBT 31.5)
Disponibili anche configurazioni miste (31.5 anteriore e 28.5 posteriore).
Garanzia a vita per i compositi
Crash replacement 2 anni
Prezzo a partire da 1398€

Racefactory

Commenti

  1. Gio63:

    Perchè Straight pull difficili da tensionare? Diepende dallo straight pull. Se è a sezione tonda un poco più critico, ma niente di che. Ormai pero' tutti usano raggi piatti, per cui il problema non si pone. I JBend ormai si usano solo su set ruote economici, visto che i mozzi con flange SP sono super economici da produrre (si fanno con un 2assi, ben diverso dal tornio 5 assi necessario per i mozzi SP).
    Il prezzo di 1398€ è a coppia.
    Gio63:

    Sto utilizzando cerchi carbon sia con raggi JBend che Straight pull e sinceramente con i secondi faccio più fatica a tensionarli , ci vuole sempre uno strumento per mantenerli fermi ( anche perché spesso i nippli sono "inchiodati" da lattice che nonostante la nastratura a volte filtra ; ecco perchè adoro la Vostra tipologia di canale senza fori ) . Tensionatura a parte gli Straight pull sono più semplici da sostituire in caso di rottura ( mi è purtroppo capitato diverse volte sui trail ) .
    Gio63:

    Considerata la sua competenza nel settore potrei porre un quesito : si potrebbero progettare bei raggi Straight pull con testa quadra da poter "incastrare" su flange con fori ad attacco quadro in modo da impedirne la rotazione o qualche cosa di simile ?
    Gio63:

    Ho verificato i prezzi e giustamente la coppia parte dal buon prezzo di 1.398 , però se ci si vole togliere tutti gli "sfizi" con raggi, mozzi e cuscinetti speciali si superano i 3.000
  2. saetta1980:

    Grazie per la risposta , non sono un tecnico ma più o meno comprendo il significato delle tue parole . Però capirai anche tu che in assenza di un TEST omologato che certifichi la scorrevolezza chiunque può dire che il suo mozzo scorre di più.
    Quando lessi sul forum “leggero” le specifiche del tuo mozzo e la cura costruttiva era chiaro che avesse delle caratteristiche superiori …. ma questo non perché lo dicessi tu ma perché le tolleranze sono misurabili e confrontabili … come ad esempio il peso o il limite massimo del biker .
    Rispetto il tuo lavoro e per me produci grandi ruote … ma sulla scorrevolezza fin quando non ci sarà un test serio mi sa sempre di marketing spinto.
    Non sono d'accordo sul marketing. Noi cerchiamo sempre di spiegare tecnicamente nel dettaglio il perchè di certe soluzioni e quali vantaggi portano, anche a costo di avvantaggiare alcuni (ho trovato mie spiegazioni quasi riportate di sana pianta su altri siti di ruote, ci sarà un motivo). Cerco sempre di essere esaustivo.

    Poi, non bisogna essere degli ingegneri aerospace per capire che 3 cricchetti cremagliera in coasting (attrito di soli 3 denti con carico molle molto basso) scorreranno sempre più del doppio di qualsiasi ratchet, e la differenza sarà tanto più grande quanto maggiori saranno i denti del ratchet. E' logica, in coasting tutte le cuspidi dei denti delle due ghiere si toccano e ripeto BASTA PROVARE... E' il grosso tallone di Achile di qualsiasi ratchet.
    Per il resto (cuscinetti e tolleranze), se facciamo un'operazione di rettifica che da sola come costo sarebbe abbastanza per acquistare una coppia di mozzi commerciali, non lo facciamo per buttare soldi, ma per avere un vantaggio effettivo.
    C'è gente che fino a ieri mattina usava cuscinetti con tolleranze infami per assorbire le imperfezioni interne dei propri mozzi (sul forum "che hai citato hai capito già chi, il simpaticissimo) per poi mettere ralle assiali per recuperare un po' di gioco assiale e non far ballare di lato la ruota. Facendo quindi lavorare cuscinetti progettati per carichi radiali, assialmente. Un pugno nell'occhio a livello di meccanica applicata.

    Come tutte le cose vanno provate per bene, se uno ha un minimo di sensibilità le differenze le sente, eccome...
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