Spyshot: nuova Scott Gambler

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Nel forum è comparsa la foto di quella che dovrebbe essere la nuova Scott Gambler. Anche la bici da DH del marchio svizzero presenta un ammortizzatore nascosto nel telaio, proprio come la Ransom, la Genius e la Spark.



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Se va come la Ransom, è una bici da paura. Cosa ne dite?

 

Commenti

  1. albatros_la:

    La foto è chiaramente deformata dalla lente, a meno che non vogliano introdurre un nuovo standard di ruota: quello ovale. :smile:
    Bè ci si può aspettare di tutto , le corone ovali ci sono già :idea:
  2. Concordo con @MatteLegnaia.

    Le bighe in fin dei conti le fanno per venderle a noi, chi più veloce e chi meno. Quanti di noi spippolano regolarmente le sospensioni (la posteriore poi!).

    Se anche i pro percepissero un cambiamento dovuto al surriscaldamento direi che hanno comunque accesso a meccanici e risorse per ovviare anche a questo.

    Con ammo coperto la biga ha il suo stile e il suo perché. Le Scott le riconosci subito ed è su quello che puntano con questa modifica. Inutile ? forse ma non per quanto riguarda il marketing.
  3. tarhan:

    No, in effetti non ho presente ed è questo il punto secondo me. I pro (sponsorizzati) si adattano perché hanno i mezzi per farlo, gli amatori (non sponsorizzati) possono cercare altro, i comuni mortali non notano la differenza, i piloti della domenica la prendono perché con l'ammo nascosto le linee sono più pulite.

    Immagino che chi di noi nota una differenza di lavoro quando l'olio arriva a 90° guarda e passa semplicemente oltre.
    In realtà, è più semplice di quanto tu possa pensare, accorgersi della differenza.
    Non ci fai caso, non ci metti attenzione, ma in realtà nei 2 giri di riscaldamento che la gente fa in park, la mattina, oltre a svegliare il fisico scalda anche l'olio delle sospensioni; girando in inverno è più evidente e fastidioso.
    Se a metà giornata ti sostituissero le sospensioni con altre identiche e tarate nel medesimo modo, ma con olio freddo, lo percepiresti subito nella discesa successiva.

    P.S. che il mono stia li dentro nello scatolotto o fuori all' aria; l'olio è talmente sollecitato e strizzato tra le lamelle che la variazione in tempo per arrivare a temperature di regime, sarà nell' ordine di qualche decimo di secondo.
    L'unica via per minimizzare le variazioni di fluidità dell' olio e di conseguenza mantenere stabile il comportamento delle sospensioni, è utilizzare oli con viscosità bassissime, pressurizzare i mono e le forche con azoto, e tenere l'olio delle cartucce sostituito con una frequenza alta (per i pro ogni 3 discese, per gli amatori a seconda di quanto si è spilorci :))):)
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