Uno Svizzero-Tedesco insegue la sua bici rubata fino a Milano | MTB Mag

Uno Svizzero-Tedesco insegue la sua bici rubata fino a Milano

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Quando Alexander Mapondera si reca al negozio di biciclette Baar (Canton Zugo, Svizzera) per ritirare la sua bici da corsa, scopre che è stata rubata la sera prima insieme ad altre 17, come riporta Pilatus Today. Phoenix Bike, così si chiama il negozio, è specializzato in biciclette da corsa di Pinarello e di altri marchi di alta qualità. Le 18 biciclette rubate hanno un valore di 150.000 franchi svizzeri. Il fatto che tra queste non ci siano solo modelli nuovi, ma anche quelli che i clienti hanno consegnato al negozio per un servizio o una riparazione, rende le cose ancora più spiacevoli per il proprietario.

I bitumari amano le loro biciclette proprio come gli appassionati di mountain bike. Ne è un esempio Alexander Mapondera, che ha nascosto un air tag sulla sua bicicletta. Con l’app può localizzarla: si trova a Milano. Trasmette l’informazione alla polizia, che però cerca la refurtiva senza successo. È qui che entra in gioco l’amore: non è riuscito a dormire e ha pensato solo alla sua bicicletta, racconta a Pilatus Today.


Poiché la polizia non riesce a trovare il suo tesoro, sale sul treno per Milano per cercarlo da solo. Il segnale proviene da una zona industriale, come riporta il Blick. Un uomo gli chiede cosa stia cercando e lui glielo spiega, suggerendo poi alla polizia di cercare le biciclette.

La polizia arriva, anche se aveva già cercato le biciclette senza successo grazie al segnale del tracker. Ci vogliono diversi tentativi. Alla fine Mapondera sente il bip del suo air tag, che può attivare tramite l’app. Le biciclette da corsa di alta gamma, i telai e le ruote giacciono tra i cespugli. L’uomo di Zug e tutti gli altri proprietari riavranno le loro biciclette.

Commenti

  1. Hazy Davy:

    vero, ma con tutto quello che succede in strada e dietro le "sicure" mura di casa, il furto di una bici non potrà mai essere in cima alla lista delle priorità, a meno che non ci sia di mezzo la TV o un politico di alto livello.
    Il problema è che non c'è un ritorno d'immagine ne economico da parte delle forze dell'ordine , ma solo rischio e perdita di tempo ; tra un pubblico ufficiale che ritrova della refurtiva ed uno che emette diverse contravvenzioni mi sa che sarà il secondo ad avere promozioni !
    A questo punto per "difenderci" oltre ai vari tag dovremmo legalizzare la ricompensa o taglia per chi ci riporta il maltolto ! :-o
  2. tylerdurden71:

    Chi compra una bici, senza avere uno straccio di prova che ne indichi la provenienza, è altrettanto colpevole del ladro. Quindi merita il trattamento esposto.
    Più o meno. Se rivendo una bici che magari avevo già preso di seconda mano, che straccio di prova potrei avere per dimostrare che non l'ho rubata? Oppure può essere una bici che ha già un tot di anni e della quel non ho più la ricevuta (nel mio caso è proprio così).
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