Lo scorso weekend si è tenuta a Punta Ala la prima tappa della European Enduro Series 2015. Il ceco Michal Prokop e l’italiana Valentina Macheda si sono imposti nelle rispettive categorie elite, dopo un totale di 5 prove speciali, compreso il prologo del sabato. Da notare la vittoria nella categoria Men Masters 40+ di Alessandro Bagnoli (congratulazioni!)
Qui trovate il video che riassume le fasi di gara.
Elite Men:
1. Prokop Michal (CZE)
2. Williams Robert (GBR)
3. Wallner Robin (SWE)
Elite Women:
1. Macheda Valentina (ITA)
2. Meyer Franziska (GER)
3. Büchi Monika (SUI)
[Comunicato stampa] Dopo un entusiasmante e durissimo prologo nella serata di sabato e di una tostissima ed estenuante domenica di gara, la European Enduro Series ha ufficialmente riaperto la stagione 2015 con la tappa di Punta Ala.
Nelle quattro prove speciali i riders hanno davvero dovuto tirare fuori i propri assi nella manica per competere e sopravvivere ai selettivi sentieri celati dalle bellezze paesaggistiche toscane.
Tutti i partecipanti hanno dato il loro meglio sulle polverosissime PS di questa edizione, ma Valentina Macheda (ITA) e Michal Prokop (CZE) avevano una marcia in più e hanno saputo rendere incolmabile il distacco che li vedeva precedere gli altri aggiudicandosi il relativo titolo Elite.
Sempre nella categoria femminile Franzisca Meyer (DE) e Monika Büchi (CH) occupavano gli altri due gradini del podio insieme alla Macheda, spartendosi il secondo e terzo posto Elite Woman.
Valentina ha dichiarato che oggi si sentiva davvero in un ottima giornata e il mood era perfetto per questa prima tappa della EES, ma aggiunge che anche la fortuna ha giocato un grande ruolo tenendo lontane cadute e guasti meccanici sugli insidiosi percorsi.
Michal Prokop dopo aver portato a casa il prologo della sera prima, bissa anche nella giornata di domenica dichiarando di essere davvero felice per aver concluso vittoriosamente la giornata, ma che ha davvero patito le parti pedalate e le sezioni tecniche. Sicuramente la sua elevatissima preparazione tecnica dovuta alla pratica della BMX lo ha aiutato a rendere smooth tutte le parti rocciose e scavate rendendolo il più veloce alla fine delle 4 PS.
Il duro lavoro di preparazione sia con la bici da corsa che in sessioni di training specifici per l’Enduro lo hanno ripagato e si è dimostrato lui il più preparato!
Il vincitore dell’edizione 2014 della EES Robert Williams (GB) e Robin Wallner (SWE) completano il podio maschile Elite.
Da notare come l’austriaco Benedikt Purner dovo aver subito una rovinosa caduta nella giornata di giovedì e aver anche valutato la possibilità di ritornre a casa, ha invece capovolto la situazione, decidendo di partire e ritrovando la forza e l’entusiasmo per riuscire addirittura a chiudere primo della categoria 30+!
Con partenza diretta di fronte al mare il trasferimento portava sui pendii costieri toscani, per poi gettarsi nella PS1, il Guardian, un trail che si snocciola attraverso la fittissima vegetazione boschiva tipica di queste zone, che con un terreno secchissimo e con poca aderenza in pochi ma intensi minuti riporta nella baietta sottostante all’arrivo della prova speciale.
Il transfer alla PS2 è stato il più duro e provante, un’ora e mezza era il tempo di trasferimento assegnato, ma ci voleva tutto per non sprecare e conservare le energie necessarie per la seconda PS.
Fortunatamente la prova speciale si è però rivelata molto veloce e scorrevole con solo qualche breve tratto di rilancio giocando un ruolo favorelvole sia dal punto di vista energetico che psicologico.
Una lunga e piuttosto ripida salita sterrata era invece il biglietto da visita per il trasferimento alla PS3, non sappiamo se qualcuno dei riders ha avuto il coraggio di pedalarlo tutto, la maggior parte delle persone ci ha detto di aver dovuto scendere per spingere, davvero un breve e doloroso trasferimento, ma la fatica sarebbe stata pienamente ripagata!
Il rider Andrè Wagenknecht dice che questa è stata probabilmente la gara più tosta a cui ha mai partecipato, non gli era mai capitato di spingere così tanto prima d’ora.
La PS3 e la PS4 ‘Rock Oh’ a seguire non lasciavano sicuramente pensare che questa seconda parte di gara sarebbe stata una passeggiata, era il momento di raccogliere tutte le forze in cima al penultimo trasferimento e dimostrare che c’era ancora della birra per affrontare il famigerato trail, l’ultimo di questa competizione, forse tra i più sfiancanti e tecnici che si siano percorsi in una gara di enduro, sicuramente in questa si.
La prima tappa della EES 2015 si è rivelata un vero e proprio successo sia dal punto di vista della partecipazione che dell’organizzazione che ha confermato ancora una volta un altissimo livello sia nella gestione logisitica che nella preparazione dei percorsi.
Il tempo sereno e il meraviglioso scenario di questa parte della costa toscana hanno avuto sicuramente un grande ruolo nella riuscita dell’evento, donando alla connotazione racing dell’appuntamento anche una sensazione di tranquillità e benessere importante per trovare la serenità in gara e la massima performance senza rischiare infortuni.
L’obbiettivo di creare uno step intermedio tra il livello delle altre serie europee/nazionali e la EWS sembra davvero raggiunto, e la conferma viene direttamente dagli stessi partecipanti alla gara, che approvano la “missione” all’unanimità.
Robert Williams dice. “la EES è la miglior idea di format per una gara di enduro. Un buon mix tra prove speciali lunghe e ottimi sentieri è la perfetta gara di Enduro per me, e questo l’ho ritrovato nella EES”.
Michal Prokop aggiunge inoltre che la EES è la giusta direzione di questa disciplina a livello continentale e che non vede l’ora di prendere parte alla tappa numero 2 che scenderà con una PS dal ghiacciaio di Sölden (AT) il prossimo 4 e 5 luglio.