Nonostante la temperatura fosse appena al di sopra dello zero e il cielo grigio minacciasse pioggia, gli animi dei quasi 250 concorrenti, dei quali 70 non tesserati, giunti a Calusco d’Adda (BG) per la 24esima edizione del “Trofeo Autoghinzani XC” erano tutt’altro che raffreddati.
Come al solito, la prima gara XC della stagione richiama un nutrito numero di atleti, tutti spudoratamente pronti a dichiararsi senza allenamento, ma tutti più battaglieri che mai. E molti, élite a parte, già in possesso di una discreta forma.
Il 24enne Umberto Corti, élite in forza al Team CBE Merida, ha rotto gli indugi dopo i primi 5 km di lancio su asfalto, staccando progressivamente sullo sterrato il gruppo degli inseguitori, capitanato dal sempiterno Marzio Deho (GS Cicli Olympia), classe 1968, otto volte sul gradino più alto del podio a Calusco. Il traguardo volante posto a Croce Paris e l’arcigna salita dei Verghi non hanno fato altro che dilatare il gap, mettendo di fatto al riparo da sorprese l’azione del portacolori del Team CBE Merida. Dal canto suo, Deho riusciva a ridurre il distacco, pur senza impensierire il battistrada, che concluderà vittorioso in 54.45 alla media di 26.3 km/h. Terza moneta per Fabio Ursi, fresco team-mate di Corti.
Tra le donne, successo prevedibile per Simona Mazzucotelli, 25enne élite che ha sfoggiato i nuovi colori del Pro Team Viner Jollywear. Secondo gradino per Miriam Corti (Team CBE Merida), sorella di Umberto, e terzo per Monica Maltese (SC Triangolo Lariano), in una gara che non ha visto classificate altre atlete con tessera agonistica.
Scorrendo le classifiche, si notano nomi altisonanti e conosciuti al grande pubblico. Massimo Induni, glorioso passato élite nel Team Mapei, oggi tesserato M3 per il Team Falchi Blu. Giovanni Casiraghi, downhiller convertitosi al Cross country e alle marathon, ma con una ovvia, impressionante “manetta” in discesa. Gianmario Bramati, fratello del celebre biker e ciclocrossista Luca, con un recente passato tra i pro su strada. Nunzio Avventura, team manager del Team Scapin Stihl Torrevilla.
Ma le gare son fatte anche, e soprattutto, dagli amatori. Che qui a Calusco erano davvero tanti, per essere il giorno dell’Epifania. E vista la loro verve agonistica, siamo pronti a scommettere che nella borraccia non avevano lo spumante. Quello, magari, l’avranno conservato per il dopo-gara.
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