ABUS ci ha recentemente inviato in prova il suo nuovo casco da XC, Trail e downcountry (parole loro, non mie). Un prodotto piuttosto leggero il Moventor 2.0, dotato di MIPS e di un dispositivo Quin di sicurezza per il rilevamento degli urti.
Dettagli ABUS Moventor 2.0 MIPS
- Taglie disponibili: Small, Medium (in prova) e Large
- Peso verificato: 338 grammi con Quin
- Grigio, rame o nero
- Sistema di chiusura regolabile in altezza
- Visiera compatibile con maschera
- Sistema MIPS
- 19 porte di ventilazione
- 159.95€
Il Moventor 2.0 utilizza il sistema Mips per una maggiore sicurezza e protezione dagli impatti rotazionali. Ho apprezzato il fatto che le imbottiture avvolgono completamente e ininterrottamente la fronte fin dietro alle orecchie. Questo impedisce al sudore di colare sul viso.
Dall’alto, in senso orario: ABUS utilizza un sistema di chiusura a rotella abbastanza standard e ai lati due bande riflettenti. Il sistema si regola in altezza con ampio range e la rotella è facile da usare durante la guida. È anche compatibile con la coda di cavallo. Le cinghie si ancorano in punti fissi nel casco e si collegano a un giunto a Y.
La viteria della visiera è grande e facile da usare con una moneta e finora non si sono allentate. I fermi tra le posizioni della visiera sono facili da percepire. Tuttavia è facile che non restino allineate da lato a lato, con l’effetto di una visiera storta all’insaputa del rider.
Il range di regolazione della visiera è ampio quindi consente di riporre facilmente sia la maschera che gli occhiali.
Il sistema Quin si inserisce in una piccola feritoia nella parte posteriore del casco. Si carica con un piccolo cavo USB e ha una luce blu lampeggiante. Basta muoverlo per attivarlo e abbinarlo al proprio smartphone tramite l’applicazione Quin.
Con il sistema Quin installato, in taglia media pesa solo 338 grammi sulla nostra bilancia.
ABUS Moventor 2.0 MIPS sul campo
Partendo dalla vestibilità, contrariamente a quanto afferma ABUS sul loro sito web, il casco resta leggermente alto sulla mia testa. I caschi sono una cosa molto personale e alcuni biker preferiscono marche specifiche per come vestono. Va detto anche che ho avvertito un po’ di pressione agli angoli della fronte, ma non abbastanza da distrarmi. La copertura penso sia abbastanza buona e sono abituato a caschi più orientati verso il segmento AM/enduro. Dato che il Moventor 2.0 è rivolto al “downcountry”, penso che il livello di protezione sia davvero buono. Ho sentito sia il sistema MIPS che le imbottiture molto comodi e non facevano rumore, il che è un bene.
I giunti a Y sulle cinghie sono nella posizione perfetta per me. Sui trail ho trovato che il Moventor 2.0 faccia un lavoro straordinario e permette all’aria di fluire anche nei giorni più caldi, gestendo bene anche il sudore poiché non me ne è mai arrivato negli occhi o sugli occhiali. Le cinghie e il sistema di chiusura sono comodi, facili da usare e il casco non ha mai sballottato nemmeno nei tratti sconnessi. Posso dire che si tratta di un casco bello, comodo e che ispira fiducia in relazione alla sua destinazione d’uso
Quin
Volevo prendermi un momento per parlare del Quin. È funzionalmente simile al sistema ANGI che Specialized ha utilizzato sui suoi caschi. In breve, scarichi un’app, ti registri e inserisci fino a 3 contatti di emergenza che verrebbero raggiunti in caso di urto violento.
Il dispositivo Quin è piuttosto piccolo: solo una manciata di centimetri di larghezza e forse un paio di altezza. Le caratteristiche principali sono tutte evidenziate qui sopra.
È interessante notare che Quin ha un’app che va ben oltre il semplice rilevamento degli incidenti. Gli screenshot qui sopra provengono dalle 5 diverse pagine visualizzate dall’applicazione sullo smartphone. Si può utilizzare l’app per registrare chilometraggio, velocità, altitudine e potenza, se si vuole. Personalmente non ho trovato utile usare questo in aggiunta o al posto di Strava, ma altri biker potrebbero essere interessati.
Conclusioni
Ho trovato il Moventor 2.0 un casco leggero, confortevole e sicuro, ben areato e con ampio range di regolazione della visiera e del suo sistema di chiusura. Raggiunge il suo obiettivo di essere una scelta robusta per il segmento “downcountry” in cui i biker potrebbero volere più protezione rispetto al classico caschetto da XC, ma senza dover optare per un casco da enduro. Per quanto riguarda il prezzo, a 159.95€ non è che sia economico ma di questi tempi, con funzionalità come Mips e Quin, ci si potrebbe aspettare prezzi anche maggiori.
a mio parere comunque sulla mtb non vorrei mai di meno....