Come ogni anno, da 8 anni a questa parte, eccoci a tirare un po’ le somme della fiera appena terminata. Eurobike è stata per decenni la fiera più importante d’Europa, ma ormai è evidente che non lo è più, e non tanto perché sia stata superata da altre fiere, ma perché il concetto stesso di fiera ha fatto il suo tempo.
All’inizio è stata Trek a tracciare la linea, decidendo ormai 3 anni fa di non esporre più a Friedrichshafen per gestire in proprio le presentazioni dei nuovi modelli. Poi è seguita Specialized, e molti hanno a quel punto capito che non si trattava solo di un azzardo. Quest’anno non c’era Cannondale, ma soprattutto Canyon, Rose e Cube. Dico “soprattutto” perché questi tre marchi fanno il principale volume di vendite in Germania, essendo marchi tedeschi. Di colpo, per tutti quanti anche gli irriducibili, è diventato ovvio che la fiera non ha più senso…
Stand rimpiccioliti, pochissime o punto novità anche per i marchi presenti. In realtà bisogna dare atto ai due giganti americani di aver visto bene quale fosse la direzione da prendere: slegarsi dal pensare per “Model Year” con la premura dell’approntare i nuovi modelli con la scadenza della fiera. Ora i modelli vengono preparati secondo logiche di visibilità, spalmando il più possibile le presentazioni durante l’anno per avere uno spazio tutto per sé. Per ogni prodotto vengono fatte presentazioni specifiche in modo che il prodotto abbia tutta l’attenzione che merita, e non, come accade nelle fiere, che venga magari fagocitato nel marasma di nuovi prodotti, col rischio di venire pure ignorato nel caso un concorrente riceva più attenzione perché presentato meglio, o più interessante tout court. Senza dimenticare i costi esorbitanti raggiunti da Eurobike per gli stand, a fronte di una logistica pessima, con un aeroporto piccolissimo e carissimo, e dintorni assolutamente poco ricettivi dal punto di vista alberghiero. Sul traffico attorno alla fiera meglio sorvolare, il giovedì sera, con la pioggia ci abbiamo messo 30′ solo per uscire dal parcheggio….
Ecco che la stessa Eurobike è venuta ai ripari, così la fiera per la prossima edizione si terrà a Luglio. Questo per cercare di anticipare le novità, visto che a settembre ormai è stato tutto presentato o quasi. E’ nostra opinione che sia una mossa in extremis che non servirà a tenerla viva. Sia per quello esposto sopra, sia per la scelta di cominciare la domenica dopo un solo giorno di “stacco” rispetto i Demo Days. Giorni di prova bici che già sono diventati una barzelletta nel corso degli ultimi anni, spostandosi da Argenbuhl, a 30′ da Friedrichsafen, per poi finire all’interno del parcheggio della fiera (…), o, solo per la stampa finire a Kitzbuhel e quindi a Bressanone a fine giugno nelle ultime tre edizioni. La prossima destinazione sarà a Serfaus, in Austria. E va bene che il Tirolo è uno dei grandi sponsor di Eurobike, ma il fatto che ormai questi DemoDays siano frequentati solo da piccoli marchi germanici (con l’eccezione di Scott) dovrebbe far suonare qualche allarme agli organizzatori…
Pertanto, con ogni probabilità, questa sarà l’ultima copertura che faremo da Eurobike. E con questo non vogliamo dire che il “nuovo modello” non sarà scevro da pecche…il rovescio della medaglia per i consumatori è evidente. Le presentazioni saranno spalmate lungo tutto l’anno in momenti a volte imprevedibili, con le conseguenti difficoltà nel pianificare eventuali acquisti, o comunque dover aspettare le presentazioni dei modelli concorrenti per farsi un’idea di cosa acquistare. Mentre, chiaramente, per i media diventa difficile partecipare ad una moltitudine di eventi, che a volte si tengono in posti lontani e/o improbabili. Senza contare che spesso seguono il calendario delle gare, quindi a volte si tengono in contemporanea più eventi, con la conseguente difficoltà di coprirli tutti. Non ultimo poi il fatto di essere dipendenti dagli umori delle aziende, che chiaramente invitano chi vogliono secondo logiche a volte enigmatiche, oltre al fatto che al momento non c’è nessun coordinamento tra le aziende stesse, quindi spesso gli inviti arrivano con poco preavviso (ed ovviamente non menzionano mai il prodotto che verrà presentato) e diventa difficile pianificare spostamenti & c. Insomma, vedremo.
Per quanto riguarda lo specifico di questa fiera le novità, come avrete potuto vedere, sono poche, proprio per il fatto che la maggior parte dei prodotti erano già stati presentati, e se non li avevate visti su questi schermi era proprio per mancanza del relativo invito.
In generale, dopo un po’ di anni dove si era cercato di creare e sfruttare qualche nicchietta come le Fat, il bikepacking, una spruzzatina di hipsterismo e cose così, ora tutti hanno fiutato un vero filone d’oro, e sono le E-Bikes. E la cosa fortunatamente ha un senso che va aldilà di una vendemmia stagionale, visto che si tratta di rivoluzionare il concetto di mobilità per il futuro. E c’è da giurarci che anche molte aziende si riconvertiranno, sempre non lo stiano già facendo, verso il nuovo target. In primis Canyon, che sembra essere pronta con la sua MTB elettrica (a detta loro “la più bella sul mercato”).
Insomma, l’anno prossimo al posto di tirare gomitate nelle costole del cosidetto “Fachpublikum” (gli operatori del settore, che stranamente sono tantissimi e pieni di amici lasciati entrare in fiera ad intralciare chi vorrebbe lavorare), saremo in giro per i monti a provare le bici.
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