Al Portail de Fully

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Il programma di Happykiller per il weekend in Vallese è di prim’ordine, non sbaglia mai un colpo. Con la prima cartuccia abbiamo fatto centro ballando il Tango (qui il report) alle Becs de Bosson.



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Il giro è stato fantastico ma, per i miei standard di allenamento, e considerando il programma per il giorno successivo, decisamente impegnativo. Non che abbia fatto chissà quale fatica per portarlo a termine, anzi mi sono veramente goduto ogni singolo minuto di salita e discesa, però arrivato alla macchina ero cotto a puntino e l’ idea di replicare il giorno successivo mi preoccupa un po’.

La meta è Le Diabley, una cima di ca. 2500 mt. sopra al Col de Demecre. I tre moschettieri dell’ Est (Dario88, Spa e Herman65) partono a pedalare da Buitonne ca. 900 mt. mentre io, Happykiller e madmoiselle Masha (la ragazza di Kikko) saliamo comodamente in auto fino al termine della strada a ca. 1900 mt. Li attenderemo lungo il sentiero. Salendo in auto non li invidio proprio, ci sono rampe veramente tostissime anche se asfaltate.

Ci avviamo quindi con tutta calma (Masha è a piedi e le facciamo compagnia più che volentieri) lungo un bellissimo sentiero-balcone che, salendo lungo il ripido versante meridionale del Gran Chavalard, conduce ai laghi di Fully.

Ci concediamo diverse pause.

Visto che siamo in anticipo ne approfittiamo per fare qualche scatto: Happykiller gioca sul sentiero anche se lo stesso è a picco sulla valle sottostante.

Appena prima dei laghi ci fermiamo a mangiare e qui aspettiamo gli amici pedalanti.

Di fronte a noi nelle nuvole si intravede il bacino di Trient, sul versante più occidentale del gruppo del Monte Bianco. Nella mia mente passano i ricordi vissuti in quel luogo: fantastiche arrampicate sul più bel granito che abbia mai scalato…

…e sciate memorabili su neve incredibile.

So che non riuscirò più a ripetere quelle cose ma ciò che faccio ora mi basta e avanza, basta malinconie, carpe diem !

Ci raggiungono anche i pedalatori e quindi ripartiamo baldanzosi, lungo il bellissimo sigle.

Raggiungiamo quindi il lago superiore di Fully e saliamo, in parte pedalando e in parte spallando, verso il colle.

Raggiungiamo il Col du Demecre e la sua Cabane. Dario si gode il bellissimo panorama verso il Lago Lemano e Losanna. Da lì si sale ancora spallando per un centinaio di metri di dislivello.

Breve sosta in cima, ci bardiamo e cominciamo la lunghissima discesa.

Dario pare avere un’ attrazione speciale per i ripidoni.

La parte alta è un single fantastico che lambisce la cresta. I tre soci vanno sempre a manetta, ma con le dovute accortezze riesco ad immortalarli.

Raggiungiamo quindi il bordo della cresta. Il sentiero svolta decisamente e pare di tuffarsi letteralmente sull’altro versante.

Trovo un punto che mi permette di scattare dall’alto. I miei amici sembrano letteralmente sospesi sulla valle del Rodano 2000 mt. più in basso.

Quel demonio di @Spa va a tutta nonostante la pendenza non sia proprio amichevole.

Passiamo dunque sotto al Portail de Fully, una curiosa conformazione rocciosa che pare una cattedrale.

La in fondo, di fronte a noi si intravede sul ghiaione il sentiero percorso all’ andata.

Ritorniamo verso il Lago inferiore di Fully e quindi imbocchiamo il sentiero che scende a valle. L’inizio è proprio impegnativo, una sequenza di passaggi tecnici su terreno molto ripido e molto esposto. All’inizio riesco anch’io a stare in sella.

Dario88 si lancia sul tecnico. Io più sotto lo attendo per qualche scatto.

Lo stesso passaggio interpretato da @Happykiller e @Spa visto da sotto.

Il sentiero in questo settore si attorciglia letteralmente su se stesso.

Passiamo un traverso con tratto attrezzato che richiede massima concentrazione perché in bici nono possiamo attaccarci alle catene e se si cade ci si attacca…al tram.

In alcuni tratti io alzo allegramente la mia bella bandiera bianca, troppo difficili alcuni passaggi per rischiare. Gli altri imperterriti li provano e li chiudono quasi tutti.

Passato il tratto più difficile (ca. 200 mt. di dislivello) il trail diventa percorribile anche da biker normodotati. Anzi diventa proprio bellissimo. Ci tuffiamo così a capofitto e a velocità fotoniche verso il fondo valle che raggiungeremo allegramente con un gran puzzo di freni. Le mie pastiglie sono durate giusto per questo fine settimana. Certo i 5000 mt. di discesa in due giorni si sono fatte sentire, non solo sulle pastiglie ma su tutta la bike e soprattutto sulle mie ossa !

Un’altra perla da aggiungere alla collana, con un GRANDE ringraziamento agli amici che mi hanno accompagnato e supportato/sopportato, un bacio sulla bocca (con un pezzettino di lingua) a Happykiller che ha pensato e organizzato questo fine settimana.

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