Si, é vero: ha vinto Julien Absalon, proprio dove l’hanno scorso aveva gettato la bici nei cespugli per la rabbia di una rottura meccanica. Il francese ha dominato, staccando il secondo classificato, Nino Schurter di oltre un minuto. Ha vinto sul nuovo cambio elettronico Shimano XTR Di2, facendo la gioia dell’azienda giapponese.
Noi però vogliamo parlare di questo atleta:
Abbiamo seguito Marco nei giorni precedenti alla gara, durante il lancio della Cannondale F-Si, e sappiamo che non era un momento facile per lui (qui l’intervista fatta giovedì sera). Con questo ottavo posto Fontana si é liberato di un fardello pesantissimo. È stato in gara tutto il tempo, guadagnando posizioni nei due giri finali e guidando alla grande. Le nostre congratulazioni speciali vanno a lui.
E questo è il suo cardio della gara, che Marco ci tiene a farvi vedere, visto che diverse persone credono che si debba “gestire” e non partire a manetta. Tutti gli 8 giri sono stati regolari, a parte quello di partenza, dove si parte come in uno sprint. Inoltre alla fine del rettilineo della partenza sono caduti dei biker davanti a Fontana, che ha dovuto quindi recuperare.
Qui con l’erede:
E questo é Giacomo, il suo meccanico, che sta andando alla zona tecnica prima della gara:
La gara ha goduto di un pubblico da concerto rock. Sia per il numero di spettatori che per il tifo sfegatato soprattutto agli atleti di casa, Moritz Milatz (5°) e il compagno di squadra di Fontana, Manuel Fumic (7°).
I tedeschi hanno però incoraggiato tutti, urlando e applaudendo ad ogni passaggio, ben 8 in questa gara, dato che il tracciato era piuttosto corto (4 km), ma velenosissimo, con salite molto ripide e discese altrettanto impervie.
Un evento coinvolgente. Un plauso va quindi anche ad Albstadt e ai tifosi tedeschi.