Alle 3 di notte in sella: intervista a Mauro Taroni, pedalatore di Training Camp

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Dopo l’intervista a Barce, ecco quattro chiacchere con un altro dei grandi pedalatori dal nostro Training Camp, si tratta di Mauro Taroni. Mauro è abbastanza lontano dai canoni del cicloamatore ossessionato dalle prestazioni, ma è rappresentativo di una parte silenziosa e forse meno conosciuta dei praticanti del pedale.

Prima di cominciare, sappiate che potete abbinare il vostro account Garmin a quello di Training Camp tramite l’app gratuita (Android | iOS). Andate nel vostro profilo, lo trovate come prima voce. In questo modo tutte le vostre attività vengono importate automaticamente su TC e potete partecipare alle classifiche mensili, ai challenge e scaricare gli itinerari con un click. E poi chissà, potreste venire intervistati!



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Ci dici un po’ di te?

Mi chiamo Mauro, ho 42 anni ed abito a Faenza. La mia altezza è 193 cm e peso circa 84kg. Sono laureato in ingegneria informatica e faccio lo sviluppatore software. Pratico ciclismo da febbraio 2022. In precedenza facevo running ma spesso avevo problemi ai tendini. Ho provato la bicicletta ed è stato subito amore. Per circa 10 mesi ho usato bici da trekking, poi a fine 2022 sono passato ad una Gravel. Esco in bicicletta praticamente tutti i giorni, anche più volte nelle stesse 24 ore.

In genere mi alzo alle 3:00-3:30 di notte, mi preparo ed esco per un giro di poco più di 50km. In pausa pranzo, nei giorni che usufruisco dello smartworking, ne approfitto per fare un altro giretto sui 33km. Nel weekend generalmente esco sia sabato che domenica, per non meno di 150-160km anche se ultimamente arrivo sui 200km con circa 1000m di dislivello.

Usi anche altre app per caricare i giri che fai?

Come applicazioni per il caricamento dati utilizzo oltre a Training Camp, anche Strava e Garmin Connect, abbinati ad un Garmin Edge 1040. Poi uso anche un Garmin Varia RTL 515.

Quando hai iniziato ad usare Training Camp? Perché? Ti trovi bene?

Ho scoperto casualmente Training Camp quando nel forum venne richiesta la partecipazione al programma Beta per testare il funzionamento del caricamento dati in automatico. Mi trovo bene con l’applicazione, anche se onestamente utilizzo prevalentemente il Garmin ai fini di analisi dei dati acquisiti.

Ti piace scoprire posti nuovi? Con quali criteri crei i tuoi itinerari?

Mi piace scoprire percorsi nuovi. In genere vado un po’ per sentito dire, magari leggendo su forum, gruppi Facebook o seguendo i percorsi di atleti che seguo su Strava. Mi è di prezioso aiuto anche la mia vicina di casa che praticando questo sport da tempo, conosce molti percorsi in zona. Quello che non deve mancare nei miei lunghi giri nel weekend è una sosta per mangiare qualcosa di buono, tipo una piadina, un dolce e un gelato.

Quindi al momento cerco di fare dei giri spingendomi di volta in volta più lontano, magari inserendo una salita in più o facendo qualche variazione. Mi piacerebbe fare percorsi anche più iconici, ma spesso sono in altre zone d’Italia, ed al momento non mi stimola molto l’idea di dovermi spostare con mezzi di trasporto per fare un giro in bicicletta: sarebbe tempo libero perso senza pedalare.

Ci parli del tuo equipaggiamento?

Ho due biciclette trekking Cannondale Quick CX4 (taglie XL e 2XL) che ormai non uso più. Attualmente utilizzo una Bianchi Impulso Allroad GRX 600 11V, equipaggiata con borse telaio e prolunga manubrio Deda Parabolica Uno. Compreso il lucchetto a U che mi porto appresso i weekend per le pause gastronomiche, generalmente il peso complessivo della bicicletta è sui 16kg. Inoltre ho sempre zaino con sacca idrica di 2,5l.

Come si può capire non sono un maniaco del peso, visto soprattutto il mio. Devo comunque ammettere che l’aver aggiornato le ruote con delle DT Swiss GR1600 (in alluminio e non leggerissime) unitamente alla trasformazione dei pneumatici in tubeless ha fatto una grossa differenza. A breve dovrebbe arrivarmi una nuova bicicletta, una Scott Addict 30 Red. Anche se contrario al carbonio, è stata quasi una scelta obbligata sia per la difficoltà nel trovare taglie compatibili con la mia corporatura, che per una questione di budget e la mia estrema diffidenza verso gruppi elettronici. Probabilmente si tratta quindi del miglior compromesso, magari mi farà ricredere un po’ sulla questione del peso.

Visto l’alto numero di km percorsi hai attenzioni particolari per i componenti soggetti a usura? Li cambi spesso/ogni quanto?

Presto molta attenzione alla manutenzione della bicicletta. Ogni circa 150-200km pulisco la catena e poi applico la cera. Ogni circa 1000km poi eseguo una pulizia completa tramite vasca ad ultrasuoni. Con questo tipo di manutenzione generalmente devo cambiare catena ogni 6.000 km. In precedenza con altri tipi di lubrificazione, diversi oli, al massimo la catena durava 4.000 km e poi il pacco pignoni era da cambiare. Il grosso problema che avevo con l’olio è che pur facendo uso prettamente stradale, la catena era sempre sporca.

Non escludo comunque che i miei problemi del passato fossero dovuti al non aver applicato correttamente il giusto quantitativo di olio. Dopo aver visto diversi video quando ormai ero passato alla cera, mi è venuto infatti il dubbio che erroneamente applicavo troppo olio, seppur del tipo giusto e la pulizia comunque non era eseguita fino in fondo. Oltre a questo ogni circa 1.500 km porto le ruote a fare controllare dal mio meccanico di fiducia a Bagnacavallo. Per il momento mai un problema con le DT Swiss da lui consigliate. Con le ruote di primo equipaggiamento delle mie varie biciclette, in media dopo 7.000-7.500 km erano da buttare perché si crepavano in corrispondenza dei nippli.

Oltre alle soste gastronomiche hai attenzioni particolari per l’alimentazione?

Non ho particolari attenzioni con l’alimentazione. In genere nei giri lunghi mi porto dietro comunque sempre un frutto, tipicamente una banana, poi magari una barretta di avena, mandorle e qualche integratore con sali minerali. Quello che sicuramente non deve mai mancare è l’acqua visto che sono solito sudare molto. Poi in genere la sera al rientro dai giri più lunghi spesso mangio 500g di pasta con ragù oppure ci scappa un bel All You Can Eat di sushi.

I tuoi giri sono solo escursionistici senza attenzioni particolari per la prestazione/allenamento?

I miei giri sono votati più alla ricerca del miglioramento prestazionale che all’effettivo scopo escursionistico per dare piacere agli occhi. È un po’ un paradosso non essendo particolarmente attento all’alimentazione, al mio peso e a quello del mio equipaggiamento. In passato, circa due anni fa, quando praticavo running ero più leggero, all’incirca sui 72kg. Ma non ero comunque mai nel pieno delle mie forze. Ora che peso di più mi sento meglio.

Ad ogni modo i miei giri non devono mai scendere sotto i 30km/h di media, quindi in sostanza cerco sempre di dare il 100% lungo tutto il tragitto. Pian pianino magari vedo qualche percorso nuovo, magari qualcuno che ha fatto una bella salitina e così cerco anche io nel limite delle mie capacità di fare altrettanto. Sicuramente non arrivo ancora a fare dislivelli elevati, ma i miei obiettivi sono di sicuro fare il Carpegna partendo da Faenza e una Nove Colli.

Grazie Mauro e buone pedalate!

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