Altissimo di Nago, un monte brutto, tondo e basso, e per giunta anche pelato, ricorda molto un panettone sformato di terza scelta!… per l’appunto un brutto panettone!!!
Ma chi se lo fila sto monte dell’alto Benaco!?… eppure io ci vado spesso lassù, specialmente d’inverno, e c’è un valido motivo per cui ci vado ed oggi vado a raccontarvelo. D’altra parte i panettoni si gustano in questo periodo… o no?!!!
La croce di cima è posta a 2079 m. s.l.m. ma effettivamente l’Altissimo si erge per soli 500 metri, vuoi per questo motivo, vuoi per l’influenza termica del Garda e vuoi per l’esposizione al sole del tratto di risalita per tutto il giorno, raggiungere la vetta, anche in pieno inverno, non è poi così difficile come si possa erroneamente credere.
Io solitamente salgo da Torbole o da Avio e quando ero giovane, forte e pieno di energie mi dedicavo alla sua ascesa anche da Malcesine con la funivia del Baldo. Oggi vi mostrerò delle foto della parte più alta del giro che parte e scende da/a Avio in val d’Adige.
Per salire in cima partendo da Avio si pedala per 25 km su una piacevole e facile asfaltata in parte chiusa al traffico, poi si hanno i 5 km dell’Altissimo vero e proprio su una carrareccia che in caso di neve e ghiaccio potrebbe essere di difficile percorrenza. Per affrontare al meglio l’eventualità di neve troppo abbondante, anche per procedere a piedi, basta premunirsi di ciaspole appese allo zaino.
Se la neve non è molta a salire in qualche maniera ci si arrangia.
L’importante e indispensabile è che ci siano le condizioni ideali per godere della discesa…
con poca neve:
con pendenza adeguata:
sfruttando il bordo del sentiero ove sgombro da neve:
L’Altissimo è proprio brutto ma nel contemplo dai suoi pendii si aprono vedute altamente spettacolari, dall’Altissimo di Nago si possono ammirare i più bei panorami dell’Alto Garda! Oggi vi voglio raccontare con alcune foto ciò che si può gustare salendo nel periodo invernale questo brutto panettone.
A nord l’occhio viaggia sino ed oltre le Dolomiti… “fin che l’ocio tira”.
ad est domina il Carega ma si può scorgere chiaramente il Pasubio, l’altopiiano di Asiago e tanto altro…
ad ovest i gruppi dell’ Adamello e del Brenta la fanno da padroni, dominando i sottostanti monti dell’alto Garda bresciano
a sud… è semplicemente un PARADISO!!!
certo che se in questo brutto panettone ci mettiamo nella prima discesa le creste di Navene, come se fossero canditi e uvette, allora forse forse, ma anche senza il forse, questo panettone così brutto non lo è!!!
suvvia, mettiamoci pure una mandorla su sto panettone
tutte queste foto sono il frutto di un paio di mie uscite in esplorazione e dell’uscita di sabato scorso con un gruppo di amici che ho condotto in questo supermegagironespettacolare che in 2380 D+ è passato pure dal corno della paura con i faretti accesi…
…ma purtroppo non posso raccontarvelo, solo con l’Altissimo ho esaurito lo spazio messomi a disposizione da MTB-MAG!
vi lascio con l’ultimo autoscatto dell’esplo di un paio di settimane fa mentre al tramonto una forte folata di vento accompagnava il clic della mia fotocamera
“all’improvviso l’esile manto niveo s’è acceso come paglia incendiata e i lucenti cristalli della neve trasportata vorticosamente dal vento pareano lapilli incandescenti… tutto ciò era molto bello ed io nel mezzo ardevo felice!”
bikers raffigurati in queste foto e partecipanti a questo giro: tante volte me stesso e…
nicola377, The Voice, albert1978, fratello, il lonfo, lonebiker, Manny e Sid65
Qui la traccia: da Avio con discesa finale dal Corno della Paura.