Comunicato stampa
Ieri in Cile si è svolto il primo giorno di gara della Andes Pacifico Enduro. La prima cosa che tutti hanno chiesto al mattino è come si è dormito… ovviamente nessuno ha dormito a causa dell’ansia.
Dalle 7.30 del mattino i concorrenti hanno iniziato con il primo trasferimento verso l’impianto di risalita Aguila del La Parva Ski Center, a 2.800 metri, che porta al settore chiamato Piuquenes, che a sua volta porta a Valle Amarillo.
La PS1 inizia con un tratto veloce che in seguito immette in un single track con fondo molto scivoloso, dopo di cui si raggiunge un’area rocciosa e qualche piccolo drop, dove alcuni rider sono caduti senza nemmeno rendersene conto. La traccia si conclude con oltre 30 tornanti, che mettono in crisi i freni. Tutto questo è stato un assaggio di quello che li avrebbe aspettati per il resto della giornata. Terreni inconsistenti, polverosi e lunghe discese su singletrack, principalmente frequentati dai muli.
La PS2 inizia con un percorso molto fluido e aperto, che permette di andare molto veloce. In questa speciale il nostro amico Chris Ball ci ha detto che si è innamorato della zona e che ha apprezzato la fluidità del percorso. Inoltre il fatto che fosse così aperta permetteva di gustare l’immensità delle Ande.
La PS3 è un classico per tutti i rider di Downhill o Enduro in Chile. Oggi per la seconda volta nella storia questo single track è stato utilizzato per una competizione. Stiamo parlando del famoso Curva 16 unito al Curva 14. Questi due single track creano una speciale che dura quasi 7 minuti, che include l’infida salita sul Curva 14. Il tracciato come sempre ha molte pietre e cunette, che si fanno sempre più grosse durante il percorso e che hanno fatto sudare i riders.
Al termine di questa speciale c’era l’area ristoro, dove Santa Cruz e Mountain Works fornivano assistenza meccanica, parti di ricambio e frutta, ad accompagnare i panini, frutta secca e Red Bull forniti dall’organizzazione. In seguito sono arrivati il trasferimento e la salita più lunghi di tutta la gara. Sven Martin ha commentato che le bici dovrebbero avere il motore per effettuare quel tipo di arrampicata. 1.200 metri di dislivello hanno fatto soffrire tutti i concorrenti.
Ma tutto questo è stato ricompensato con la PS4 Nido de Condores – Santuario, che ha sottratto gli ultimi sprazzi di energia agli atleti. Unanimamente tutti i riders hanno classificato questa PS come la più completa del giorno, con i suoi 1.100 metri di dislivello in discesa e gli oltre 16 minuti di durata ha lasciato esausti tutti quanti. La fine della speciale era in un’area picnic del Nature Sanctuary dove gli atleti hanno utilizzato l’acqua del fiume per far riprendere la muscolatura e togliere la polvere di dosso a loro e alle bici. Il grande vincitore del giorno è stato il Campione del Mondo Enduro, Jerome Clementz, che ha concluso in 45:29 minuti, davanti al Campione Cileno Nico Prudencio, che ha staccato il tempo di 46:23 minuti. Terzo posto per François Bailly- Maitre in 47:27.
Tutte le foto sono di Sven Martin, Gary Perkin, Dave Trumpore e Claudio Olguin.
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