Avancini batte Schurter alla Capoliveri

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Gara combattutissima all’isola d’Elba sul secchissimo tracciato della Capoliveri Legend Cup. Il debutto alle competizioni 2021 di Nino Schurter e Henrique Avancini ha dato vita ad una battaglia fra i due campioni, a cui si è aggiunto Maxime Marotte. Finale in volata che ha visto prevalere il brasiliano seguito dallo svizzero e dal francese, quarto Luca Braidot.

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Coppa del Mondo, Olimpiadi e Mondiali: i grandi obiettivi della stagione, gli stessi a cui puntano Nino Schurter (Scott-SRAM) ed Henrique Avancini (Cannondale Factory Racing). Quello fra lo svizzero e il brasiliano, caratteri diversi, è un confronto lungo tutta una stagione, di cui la sfida di Capoliveri è stato il primo, significativo round.

L’ha avuta vinta il brasiliano, che è tornato a salire sul podio di Internazionali d’Italia Series tre anni dopo il gran finale della stagione 2018 a Chies d’Alpago, ma è stato testa a testa fino agli ultimissimi metri dei sette giri (più lancio) previsti.

Schurter ha forzato il ritmo in partenza, mettendo tutti in fila ma senza inizialmente causare strappi: sulla sua ruota, fin dai primissimi metri, sempre il brasiliano Avancini. Dopo il giro di lancio, un drappello di sette atleti è andato formandosi in testa, con i due duellanti accompagnati da Mirko Tabacchi (KTM-Protek), Vlad Dascalu (Trek-Pirelli), Luca Braidot e Maxime Marotte (Santa Cruz-FSA).

Al terzultimo giro, una nuova frustata di Schurter ha rimescolato le carte, a resistergli nell’accelerazione in discesa solo Avancini e Marotte, mentre alle loro spalle Luca Braidot superava un problema meccanico per lanciarsi all’inseguimento. Nello sprint a tre sulla breve retta finale, Avancini ha affrontato la curva in testa, e ha avuto buon gioco nel superare Schurter e il nuovo leader di Internazionali d’Italia Series Marotte. Quarto posto per Luca Braidot (+ 0.19), quinto per Dascalu (+ 0.32).

“È stata una giornata bellissima e durissima,” ha raccontato Avancini, “battermi con Nino è sempre una motivazione in più, affrontarlo è un’opportunità e se c’è un’occasione per vincere bisogna prenderla. Avevo tanto bisogno di tornare in gara, di mettermi alla prova contro avversari di grande calibro: vincere il primo round è stato sicuramente importante.”

Per l’atleta più vincente della storia non è semplice digerire una sconfitta, ma Nino Schurter ha trovato segnali positivi nel debutto stagionale: “Ho provato a fare la corsa dura fin dal principio, cercando di distanziare gli altri. Nell’ultimo giro Avancini era un po’ più esplosivo, ma sono contento del mio debutto stagionale, su un’Isola d’Elba veramente fantastica. La prossima settimana a Nalles avremo la rivincita, su un percorso molto diverso e con avversari di livello ancora più alto.”

 

In campo Under 23, Simone Avondetto (Trek-Pirelli) ha conservato la maglia di leader della classifica con il 12° posto odierno.

Fra le donne i distacchi sono stati più netti. Ha vinto Kate Courtney davanti a Chiara Teocchi e Caroline Bohe.


In campo femminile le attese erano tutte per Kate Courtney (Scott-SRAM), la campionessa del Mondo 2018 arrivata per la prima volta a gareggiare sui circuiti di Internazionali d’Italia Series, e la 25enne californiana non ha deluso chi la voleva protagonista nella prima edizione di Capoliveri Legend XCO.

Al debutto stagionale, tuttavia, la Courtney ha dovuto sudare forse più del previsto per avere la meglio su una splendida Chiara Teocchi (Trinity Racing), che conferma un brillantissimo avvio di stagione con un secondo posto che vale oro.

Il duello Courtney-Teocchi è andato in scena fin dal giro di lancio, quando l’americana ha messo in fila il gruppo e l’italiana si è subito inserita nella sua scia. Le due si sono avvantaggiate rispetto al resto, con la danese Caroline Bohe (Ghost Factory Racing) unica atleta capace di rimanere a distanza. Più indietro le altre italiane, con Lechner (Trinx Factory Racing), Berta e Seiwald (Santa Cruz-FSA) presto fuori dalla sfida per il bersaglio grosso.

Dopo aver guadagnato secondi nella prima metà di gara, Courtney ha subito il ritorno della bergamasca nel quarto giro, mentre lo svantaggio di Bohe arrivava a sfiorare il minuto. L’azione decisiva di Courtney è arrivata in salita nel penultimo giro, un attacco che le ha permesso di guadagnare una ventina di secondi sull’italiana, poi gestiti fino al traguardo tagliato con 24 secondi su Teocchi. Terzo posto che vale per Caroline Bohe (+0.46), che con il piazzamento ha conquistato le maglie di leader sia della categoria Open che di quella Under 23 Femminile.

“È stato l’inizio di stagione perfetto: prima vittoria in un luogo stupendo,” ha commentato Courtney. “Sono contenta anche della mia condotta di gara: avevo tanta voglia di rientrare in corsa, ma è sempre difficile prevedere le sensazioni della prima uscita. Mi sono gestita bene su un tracciato impegnativo, sono rimasta sempre in controllo, e per questo sono davvero contenta”.

Risultati completi qui.

 

Commenti

  1. MVdP è un fenomeno e non credo che su uno sforzo "breve" e in uno sport ben più simile al CX come lo è la mtb rispetto alla BDC, possa avere rivali. Poi la spiegazione che non ha avuto squadra all'altezza è patetica.
  2. ninerjetrdo29:

    MVdP è un fenomeno e non credo che su uno sforzo "breve" e in uno sport ben più simile al CX come lo è la mtb rispetto alla BDC, possa avere rivali. Poi la spiegazione che non ha avuto squadra all'altezza è patetica.
    forse c'è qualcuno che di bdc ne capisce più di te, di là
  3. kristianscott:

    Anch'io da vicino e utilizzatore dei medesimi sentieri di casa dei Braidot tifo per loro! Ultimamente Luca si sta impegnando parecchio e se non era per un problema tecnico al sesto o settimo giro se la giocava con i primi 3! Daniele una settimana fà, ha vinto la mediterraneanepic invece, per cui male non vanno... Mancava Gerrard altro mostro che finalmente si allena quasi come un pro! In merito a MVDP penso che se i sentieri rimangono tecnici ovvero simil enduro in discesa, come quello di Capoliveri, perde più in discesa di quel che recupera nel restante pezzo di percorso, nelle discese tecniche cattive l'ho visto sempre un pò in difficoltà rispetto a N1no & Co. . Per fare un esempio anche Sagan proviene dalla mtb e poi passato alla bdc con risultati al top, nelle ultimi olimpiadi però ha bucato alcune volte e non si è piazzato nei primissimi posti...perchè ha bucato? Secondo me e non sono un tecnico, magari facendo tanta bdc ha perso un pò l'occhio e il manico per scegliere la traiettoria migliore in quei pochi frangenti di secondo che si ha a disposizione. Però non stiamo a fare i saputelli ma godiamoci lo spettacolo che ci offrono le gare e se riusciamo cerchiamo di farci più birre in compagnia...ops volevo dire giri :-) .
    perché ha bucato? Per poter dire di essere in testa al primo giro e che avrebbe vinto se non avesse bucato. Me ne viene in mente un altro, che è riuscito a bucare l'anteriore. Bella mira.
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