Basta dislivelli mostruosi fake!

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Spesso su Training Camp o su Strava mi capita di leggere di dislivelli abnormi che poi scopro essere stati fatti in un bike park o con uno shuttle. In pratica vengono registrate delle attività senza curarsi di fermare la registrazione durante la risalita meccanizzata. E dire che, se si usa un Garmin, basta premere il pulsante “Pausa” per evitare queste anomalie che non servono a niente in termini statistici. Infatti sia Garmin Connect che Training Camp riconoscono la pausa e non calcolano i metri di dislivello fake in salita.



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Lo sapevate? Qui un esempio del Sella Ronda registrando mettendo in pausa il mio Fenix 7 durante le risalite:

E qui una dove non si mette mai in pausa il Garmin:

Commenti

  1. stefanocucco83:

    Io per curiosità avevo provato a caricare la traccia della Hero su 4 diversi portali: Google Earth, Strava, Komoot e Garmin Connect.
    Ne sono usciti 4 dislivelli totali differenti!
    Quello che è sempre più ottimista è Komoot. Se non ricordo male la 86 km te la da con 3700+.
    Google earth era quella che si avvicinava di più al dislivello decantato dagli organizzatori, ovvero 4000 erotti..
    Strava e Garmin erano allineati, ma con dislivello inferiore a quello citato dagli organizzatori
    Esatto, secondo me è un problema di differenti algoritmi utilizzati dai vari sistemi nell'interpretare i dati registrati dal GPS.
    Qui sotto un mio giro, registrato con il computerino Mio Cyclo 405HC, poi i fles .fit dati in pasto a Strava e TC, file gpx a komoot.

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  2. samuelgol:

    Che differenza c'è fra prestare e dare ad uso e consumo? Io ti do ad uso e consumo la mia bici, io ti do ad uso e consumo la mia app. Differenze?
    In italiano per un bene immateriale (come una app) non si usa il verbo prestare mentre dare in uso va bene tanto per un bene immateriale quanto per uno materiale.


    Non sono un informatico dunque non saprei dirti cosa ci voglia a modificare la app, se sia possibile/fattibile/agevole (verosimilmente non sarà gratis a meno che il proprietario non sia un informatico) e se sia conveniente o meno in termini pratici. Forse si. Però rimane inaccettabile rispondere: l'app la uso come voglio io, se chi te la dà da usare ti chiede di farlo in una certa maniera (magari in attesa di riuscire nella modifica software).
    Non dovrebbe essere nulla di che, se si tratta di eliminare i punti della risalita da un file gpx. Ne ho fatta fare una a chatGPT, la prossima volta che prendo risalite meccanizzate la provo con Strava e vedo che succede. Diverso il discorso se i dati vengono mandati a strava direttamente dal garmin, senza preprocessarli.
  3. orso2020:

    A me capita la stessa cosa, già scritto in altre discussioni, se per favore qualcuno può spiegarmi 'sta storia degli algoritmi...
    La storia è che non esiste "il dislivello vero" di una traccia, per avere un dato di dislivello bisogna decidere come calcolarlo a partire dai dati a disposizione. Che significa scrivere un algoritmo che lo calcola. Detto algoritmo è proprietà intellettuale di chi lo crea o lo commissiona, quindi ogni piattaforma si trova a dover scrivere o usare un algoritmo diverso. Algoritmo diverso significa inevitabilmente risultato diverso, per il motivo detto inizialmente che non esiste un "dislivello vero".
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