La versione 6 della Santa Cruz Nomad prevede 170mm di escursione anteriore e posteriore e ruote miste 29/27.5. Un bel razzo da mollare in discesa.
Montaggio
Telaio: Santa Cruz Nomad 6 X01 Carbon CC Taglia L Escursione 170/170 ruote Mx
Forcella: Fox factory 38 170mm
Ammortizzatore: FOX Float X2 Factory
Gruppo: Sram XO1 EAGLE 12V
Paracatena: OneUp Bash Guide
Pedali: OneUp Components Flat Composite
Reggisella: OneUp v3+remote v3 210 mm
Sella: WTB Silverado Medium Ti
Serie sterzo: Cane Creek 40 IS Integrated Headset
Attacco manubrio: Burgtec Enduro MK3, 42mm
Manubrio: Santa Cruz 35 Carbon Bar, 800mm
Manopole Santa Cruz Bicycles House Grips
Freni: Formula Cura 4
Cerchi: RaceFace ARC Offset 30 Mozzi i9 1/1
Valvole: tubeless Muc-Off V2 Iridium
Gomme: Continental Kryptotal Downhill
Grafiche: Pellicolato Protettiva e personalizzazione By MTD Design
Sospensioni By SST Suspension
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In generale bisogna ricordare che un disco monolitico col giusto disegno (quindi non troppo alleggerito e con razze ragionevolmente sagomate, in tal senso Formula è migliorata rispetto al passato, anche se il disegno "vecchio" lo trovavo molto più accattivante), il giusto materiale, una planarità in tolleranza e una finitura adeguata non ha davvero nulla da invidiare oltre al peso e l'estetica a un disco semi-flottante (o presunto tale, visto che spesso non c'è grado di libertà tra pista frenante e spider). La pista può essere infatti dello stesso materiale (gli acciai adatti non sono cose di gran pregio) e paradossalmente può essere più prona alla deformazione che nel disco monolitico. Questo perché lo spider in alluminio è bello e conduce bene il calore, ma il collo di bottiglia è termicamente a livello di fissaggio tra di esso e la pista. Perciò paradossalmente è probabile che la deformazione termoelastica sia maggiore in un disco semi-flottante. Se i fissaggi sono fatti bene donano grado di libertà , quindi la pista sperabilmente non si deforma lateralmente (soprattutto se magari è più spessa sfruttando il margine di peso dato dallo spider), ma ciò non significa che il sistema rimanga a temperatura più bassa rispetto a un disco monolitico. Perciò non è nemmeno detto che siano dischi che rendono l'impianto più resistente al fading.
La combinazione migliore? Imparare a frenare con dei buoni freni. Poi se l'occhio e la bilancia vogliono la loro parte è un altro discorso, ma è quasi sempre questione di portafoglio più che di efficacia del sistema frenante.
forse un po faticose da pedalare per via delle mescole morbide, ma reggono bene anche all'usura, ovviamente rapportare a gomme equivalenti con carcasse da dh e e mescole morbide...
si pesicchia un pò più del dovuto. Mia moglie che arriva a mala pena a 48 kg, in fondo alle discese se si potesse registrare la temperatura dei dischi, ho idea che siamo sul 50% in meno di calore dei miei. Ma chiaramente non ho provato tutti i dischi del mercato, diciamo che ultimamente sono passato dagli Sram, ai Braking ai BCA ...