Bici della settimana: la Santa Cruz Nomad 6 di Lore777

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La versione 6 della Santa Cruz Nomad prevede 170mm di escursione anteriore e posteriore e ruote miste 29/27.5. Un bel razzo da mollare in discesa.


Montaggio


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Telaio: Santa Cruz Nomad 6 X01 Carbon CC Taglia L Escursione 170/170 ruote Mx
Forcella: Fox factory 38 170mm
Ammortizzatore: FOX Float X2 Factory
Gruppo: Sram XO1 EAGLE 12V
Paracatena: OneUp Bash Guide
Pedali: OneUp Components Flat Composite
Reggisella: OneUp v3+remote v3 210 mm
Sella: WTB Silverado Medium Ti
Serie sterzo: Cane Creek 40 IS Integrated Headset
Attacco manubrio: Burgtec Enduro MK3, 42mm
Manubrio: Santa Cruz 35 Carbon Bar, 800mm
Manopole Santa Cruz Bicycles House Grips
Freni: Formula Cura 4
Cerchi: RaceFace ARC Offset 30 Mozzi i9 1/1
Valvole: tubeless Muc-Off V2 Iridium
Gomme: Continental Kryptotal Downhill
Grafiche: Pellicolato Protettiva e personalizzazione By MTD Design
Sospensioni By SST Suspension

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Commenti

  1. Paolo M.:

    ... ho sempre speso poco anch'io per i dischi, ho sempre sostenuto che erano spese inutili, poi ho provato i BCA, e non stò parlando solo di estetica, provare per credere ;-)
    Dipende cosa consideri "spendere poco". Se è "spendere male" (ad es. per i famigerati dischi SRAM o per dei dischi scadenti o ancora dei monolitici ultraleggeri) allora sì: hai sprecato quei "pochi" soldi. Ci sono però dischi fatti bene e che non costano una fortuna, come i Formula. Sono pressoché ubiquamente riconosciuti come degli ottimi dischi. Ci fanno DH con dischi del genere, non ci si va soltanto per argini.
    In generale bisogna ricordare che un disco monolitico col giusto disegno (quindi non troppo alleggerito e con razze ragionevolmente sagomate, in tal senso Formula è migliorata rispetto al passato, anche se il disegno "vecchio" lo trovavo molto più accattivante), il giusto materiale, una planarità in tolleranza e una finitura adeguata non ha davvero nulla da invidiare oltre al peso e l'estetica a un disco semi-flottante (o presunto tale, visto che spesso non c'è grado di libertà tra pista frenante e spider). La pista può essere infatti dello stesso materiale (gli acciai adatti non sono cose di gran pregio) e paradossalmente può essere più prona alla deformazione che nel disco monolitico. Questo perché lo spider in alluminio è bello e conduce bene il calore, ma il collo di bottiglia è termicamente a livello di fissaggio tra di esso e la pista. Perciò paradossalmente è probabile che la deformazione termoelastica sia maggiore in un disco semi-flottante. Se i fissaggi sono fatti bene donano grado di libertà, quindi la pista sperabilmente non si deforma lateralmente (soprattutto se magari è più spessa sfruttando il margine di peso dato dallo spider), ma ciò non significa che il sistema rimanga a temperatura più bassa rispetto a un disco monolitico. Perciò non è nemmeno detto che siano dischi che rendono l'impianto più resistente al fading.
    La combinazione migliore? Imparare a frenare con dei buoni freni. Poi se l'occhio e la bilancia vogliono la loro parte è un altro discorso, ma è quasi sempre questione di portafoglio più che di efficacia del sistema frenante.
  2. ecos:

    bici stupenda, come ti trovi con le gomme?
    benissimo, ormai le uso da tempo sia sulla dh che sulla eletrica, tutte con carcassa da dh,... ottime in tutte le condizioni...

    forse un po faticose da pedalare per via delle mescole morbide, ma reggono bene anche all'usura, ovviamente rapportare a gomme equivalenti con carcasse da dh e e mescole morbide...
  3. albatros_la:

    Dipende cosa consideri "spendere poco". Se è "spendere male" (ad es. per i famigerati dischi SRAM o per dei dischi scadenti o ancora dei monolitici ultraleggeri) allora sì: hai sprecato quei "pochi" soldi. Ci sono però dischi fatti bene e che non costano una fortuna, come i Formula. Sono pressoché ubiquamente riconosciuti come degli ottimi dischi. Ci fanno DH con dischi del genere, non ci si va soltanto per argini.
    In generale bisogna ricordare che un disco monolitico col giusto disegno (quindi non troppo alleggerito e con razze ragionevolmente sagomate, in tal senso Formula è migliorata rispetto al passato, anche se il disegno "vecchio" lo trovavo molto più accattivante), il giusto materiale, una planarità in tolleranza e una finitura adeguata non ha davvero nulla da invidiare oltre al peso e l'estetica a un disco semi-flottante (o presunto tale, visto che spesso non c'è grado di libertà tra pista frenante e spider). La pista può essere infatti dello stesso materiale (gli acciai adatti non sono cose di gran pregio) e paradossalmente può essere più prona alla deformazione che nel disco monolitico. Questo perché lo spider in alluminio è bello e conduce bene il calore, ma il collo di bottiglia è termicamente a livello di fissaggio tra di esso e la pista. Perciò paradossalmente è probabile che la deformazione termoelastica sia maggiore in un disco semi-flottante. Se i fissaggi sono fatti bene donano grado di libertà, quindi la pista sperabilmente non si deforma lateralmente (soprattutto se magari è più spessa sfruttando il margine di peso dato dallo spider), ma ciò non significa che il sistema rimanga a temperatura più bassa rispetto a un disco monolitico. Perciò non è nemmeno detto che siano dischi che rendono l'impianto più resistente al fading.
    La combinazione migliore? Imparare a frenare con dei buoni freni. Poi se l'occhio e la bilancia vogliono la loro parte è un altro discorso, ma è quasi sempre questione di portafoglio più che di efficacia del sistema frenante.
    Guarda, ti dirò che mi sono perso nei meandri della tua "omelia" ... lo capisce anche un cretino che tu sei piuttosto tecnico e "scientifico" e quindi tradotto stai dicendo cose giuste e sensate; però nella mia piccola esperienza (che poi tanto piccola non è, dato che vado in mtb da 30anni) ho notato che alla fine della fiera la cosa che incide di più sul sistema frenante, è che il tutto non si scaldi eccessivamente, e personalmente ho appurato che con i BCA l'impianto rimane in "temperatura ideale" e tradotto i freni funzionano bene sia sulle lunghe e dico lunghe, discese, e anche se specialmente
    si pesicchia un pò più del dovuto. Mia moglie che arriva a mala pena a 48 kg, in fondo alle discese se si potesse registrare la temperatura dei dischi, ho idea che siamo sul 50% in meno di calore dei miei. Ma chiaramente non ho provato tutti i dischi del mercato, diciamo che ultimamente sono passato dagli Sram, ai Braking ai BCA ...
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