di Daniel Naftali
Acquistare una bicicletta usata spesso permette, a parità di budget, di avere un mezzo decisamente più performante rispetto al nuovo ed è un’ottima soluzione quando non si hanno grosse cifre a disposizione. L’usato può però nascondere delle spiacevoli sorprese. Cosa controllare per essere sicuri di fare un buon affare?
Un usato permette sicuramente di risparmiare: le bici si svalutano moltissimo già dopo un anno e con cifre molto più basse rispetto al nuovo si possono comprare mezzi molto prestazionali, specialmente se si ha un budget limitato.
C’è però un rovescio della medaglia: l’usato è sempre un incognita. Non si può infatti sapere quanto è stata usata la bici, se è stata maltrattata, se il vecchio proprietario ha effettuato la dovuta manutenzione o invece ha trascurato la bici. Insomma, detta in parole povere con l’usato si può fare l’affarone o prendersi una fregatura.
Saper quindi valutare e controllare la bici durante l’acquisto è fondamentale per essere sicuri di “investire” bene i nostri soldi. Nell’articolo di oggi vedremo cosa controllare e verificare.
Il primo elemento da controllare è il telaio. Il telaio è il cuore della bici, nonché il componente più costoso. E’ quindi importante assicurarsi che sia in buone condizioni.
La prima verifica che bisogna fare è l’integrità strutturale. Righe e graffi non pregiudicano assolutamente il buon funzionamento della bici, sono normali su di una MTB se non si protegge adeguatamente la bici con pellicola protettiva. Un telaio può essere intonso perché rivestito di nastro protettivo, ma maltrattato, abusato e potenzialmente danneggiato.
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La prima verifica che andremo a fare è nelle zone di saldatura: verifichiamo che non ci siano crepe o segni sulla vernice. Può capitare che anche al venditore, magari in buona fede, sia sfuggito qualcosa, quindi è sempre meglio verificare di persona. Le crepe si distinguono dalle screpolature della vernice perché sono più profonde e seguono in genere i cordoni di saldatura.
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Quando si acquistano invece telai in carbonio effettuare un’analisi visiva è più difficile. Il carbonio, a differenza dell’alluminio, si può danneggiare internamente senza che dall’esterno si noti nulla. Occorre verificare che il telaio non abbia preso forti botte (si notano dalla vernice saltata o scalfita) ed ovviamente cercare eventuali rotture che si manifestano con delle crepe in genere piuttosto visibili.
I punti chiave da verificare sia che il telaio sia in alluminio che in carbonio, sono:
La seconda verifica che bisogna fare riguarda la presenza di eventuali bozze (solo sull’alluminio e sull’acciaio). Le bozzature capitano di frequente, bisogna valutare se sono pericolose o meno.
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Una crepa che, seppur brutta esteticamente, non compromette gravemente l’integrità strutturale del telaio.
In genere il punto più sollecitato è il piantone obliquo, soprattutto nella parte bassa sotto il movimento centrale, dove spesso i sassi, sollevati dalla ruota anteriore, vanno a colpire. Anche il carro può comunque bozzarsi a causa di cadute.
Il modo migliore per valutare la gravità di una bozza è analizzarne la curvatura. Se la bozza è piccola e molto profonda, il danno può essere grave. Quando la bozzatura è poco marcata, magari anche ampia, in genere non costituisce un problema. Sono infatti gli spigoli e le zone a forte curvatura ad essere più deboli ed a costituire punti di potenziale rottura. Anche la posizione della bozza è importante: bozze vicino alle saldature sono pericolose, bozze in centro ai tubi sono spesso innocue.
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Bozza abbastanza profonda e vicina alla saldatura. Essendo la deformazione arrivata fino alla saldatura, c’è il rischio che si inneschi una crepa.
Terzo ed ultimo punto di controllo riguarda gli snodi delle biciclette full. Bisogna prima di tutto verificare che non ci siano giochi o scricchiolii sui perni, segno che i cuscinetti o le boccole sono da sostituire. Si tratta comunque di problemi in genere risolvibili con la manutenzione e sostituzione dei cuscinetti.
Subito dopo il telaio, che abbiamo analizzato minuziosamente, è giunta l’ora delle sospensioni. Le sospensioni richiedono una periodica manutenzione che se non viene effettuata può causare malfunzionamenti o danneggiamento delle parti interne. Spesso molti riders trascurano questi delicati e costosi componenti, utilizzandoli finchè funzionano, senza farci alcun tipo di manutenzione. Questo, seppur ad un utente inesperto possa sembrare economicamente conveniente (visto i costi elevati della manutenzione), con il tempo causa però gravi danni, anche senza bisogno che passino anni. I componenti più soggetti a danni sono gli steli, una delle parti più costosa e delicata della forcella.
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Tipici segni di usura degli steli. In genere si verificano quando ci sono problemi con le boccole o se la forcella ha girato con olio contaminato o in quantità insufficiente a garantire la corretta lubrificazione.
La prima analisi che bisogna fare è quella visiva: soprattutto sulla forcella bisogna verificare l’integrità strutturale e l’assenza di bozze e crepe sui foderi. Punti chiave sono l’archetto ed i piedi dei foderi, anche in prossimità dei forcellini della ruota. Successivamente andremo ad analizzare gli steli, alla ricerca di graffi (se superficiali e non profondi non sono un grave problema) o zone di scolorimento del trattamento di anodizzazione (segno che la forcella è stata trascurata e probabilmente, all’interno, si trova in pessime condizioni).
Poi, semplicemente comprimendo le sospensioni a mano, verifichiamo che:
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Guarnizioni fresche ed in buone condizioni sono segno di una forcella appena revisionata.
Se vogliamo essere pignoli possiamo anche verificare le condizioni dei raschiapolvere: se sono secchi e screpolati significa che probabilmente non è stata effettuata manutenzione di recente, se sono nuovi e la gomma è ancora morbida significa che sono stati sostituiti da poco. L’importante, soprattutto sulle forcelle Fox, è di verificare che non ci sia eccessivo trafilamento di olio, nel caso occorrerà sostituirli.
Le stesse verifiche si possono fare anche su un eventuale reggisella telescopico.
La prima cosa da verificare delle ruote è che il cerchio sia dritto e non giri storto. Se è storto le cause potrebbero essere due: o la ruota è mal centrata (in tal caso tirando opportunamente i raggi si sistema tranquillamente) o il cerchio è storto. In genere quando si vende una bici i cerchi si fanno raddrizzare, quindi attenzione!
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Una bozza sul cerchio tutto sommato facilmente raddrizzabile
Verifichiamo poi non ci siano gravi bozze sul fianco del cerchio causate dall’impatto con pietre o altri ostacoli sul terreno. E’ un inconveniente comunque e finchè la bozza è piccola spesso si riesce a sistemare con un paio di pinze o una chiave.
Controlliamo poi che i cuscinetti scorrano bene, che non grattino e che la ruota libera funzioni correttamente. Se qualcosa gratta significa che c’è qualche cuscinetto da sostituire, non è comunque un grave problema ma è un costo aggiuntivo.
Essendo un elemento soggetto a forte usura, la trasmissione ha una vita limitata. La prima cosa da verificare è quindi lo stato di usura di corone, catena e pignoni. Verifichiamo visivamente le condizioni di corone e pignoni, accertandoci che non siano particolarmente consumati, ovvero che non abbiano la forma “a pinna di squalo”, come si vede in foto.
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Una trasmissione usurata può causare problemi di funzionamento e, per forza di cose, andrà sostuita a breve.
Controlliamo inoltre che il movimento centrali giri liberamente, che tutto funzioni correttamente e che i deragliatori siano dritti e senza troppo gioco.
Verifichiamo come prima cosa il corretto funzionamento dell’impianto, che freni bene e non sia spugnoso (problema spesso risolvibile con uno spurgo, ma che può essere segnale di malfunzionamenti più gravi).
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Verifichiamo l’usura dei dischi, che non abbiamo troppo scalino e non siano troppo assottigliati, soprattutto al centro. Verifichiamo anche le pastiglie, se sono usurate andranno sostituite.
Le gomme sono molto personali, quindi anche se sono consumate inutile fasciarsi la testa: è un buon pretesto per montare le proprie coperture preferite!
C’è poco da controllare su questi elementi se non l’integrità strutturale degli stessi. Diamo un’occhiata che le viti non siano spanate e che la sella non scricchioli o abbia gioco. Se manubrio e reggisella sono in carbonio verifichiamo che non abbiano preso particolari colpi che potrebbero averli danneggiati.
Abbiamo fino a qui visto una serie di punti di controllo piuttosto precisi, forse a qualcuno sono sembrati persin troppo restrittivi.
Bisogna comunque sempre considerare che una bici usata, per forza di cose, non può essere perfetta. L’usura fa parte del normale utilizzo e quindi con buona probabilità la bici che andremo ad analizzare non soddisferà tutti i requisiti che abbiamo visto.
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Le nostre biciclette sono sempre in mezzo a pietre e sassi: qualche segno o graffio, nel tempo è inevitabile.
Quello che in realtà è fondamentale valutare sono le buone condizioni di telaio e sospensioni. Se ad esempio la trasmissione è usurata o dischi sono da cambiare non è un grave problema, ma se il telaio è crepato o gravemente danneggiato meglio rinunciare all’acquisto. Un cambio costa qualche decina di euro, un telaio o una forcella possono arrivare e superare il migliaio.
Una bici con i dischi usurati o la catena alla frutta insomma, se venduta ad un buon prezzo, può essere un buon affare: i componenti si cambiano ed investendo qualche soldo e qualche ora di lavoro si può riportare la bici in perfette condizioni. Bisogna solo valutare per bene l’aspetto economico e sommare al prezzo d’acquisto il costo dei pezzi da sostituire.
Che dire quindi di più? Buoni acquisti!
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