La fine della quarantena da Coronavirus ha scatenato una vera e propria corsa alla bicicletta, spinta anche dal bonus bici del governo italiano. Complici le previsioni sballate di un settore, quello bici, che temeva di non vendere più neanche una camera d’aria, i modelli più economici, da 500 a 1500 Euro, sono praticamente introvabili.
Abbiamo parlato con Decathlon, che la fa da padrona in questa fascia di prezzo, e ha confermato che la situazione si normalizzerà verso agosto, con l’arrivo di nuove forniture.
Essere dipendenti dall’Oriente non aiuta, perché il processo di produzione e spedizione è lungo e richiede mesi, soprattutto se tutti i marchi ora rivedono le previsioni al rialzo. Eppure non sarebbe stato difficile azzeccarle, queste previsioni. Due mesi fa, in pieno lockdown, scrivevo:
Guardare in avanti è l’unico modo per non cadere in depressione da quarantena. Per noi mountain biker ancora di più, visto che in diversi Paesi, fra cui l’Italia, è vietato praticare sport all’aperto. Sbeffeggiati, additati a nemico pubblico numero uno, sgridati da concittadini frustrati, ora chiusi in casa insieme a runner e chiunque altro volesse ossigenare il cervello nel rispetto delle norme antivirus.
Gli untori che praticano sport hanno però davanti a sé una rivincita enorme: anche chi ci dà contro si troverà a fare i conti con un modo di vivere che non sarà più lo stesso di prima, perlomeno fin quando non verrà trovato un vaccino. Palestre, spogliatoi, eventi al chiuso con tanta gente, sono tutti destinati ad essere ignorati a lungo per paura del contagio.
Il modo più sicuro per muoversi sarà quello di stare all’aria aperta, lontano dagli altri. Proprio come fa chi va in MTB.
Chiaramente la mia parola non vale niente per un’azienda, ma sarebbe bastato vedere la situazione in Paesi dove i negozi di bici non sono mai stati chiusi (come la Gran Bretagna) o in cui il lockdown era finito prima per capire in che direzione sarebbero andate le vendite.
Mettiamoci il cuore in pace e usiamo quello che abbiamo. Dopotutto abbiamo avuto mesi di inattività per pimpare alla perfezione la nostra bici. Ora godiamocela senza farci condizionare dai 500€ di bonus perché, alla fine, non si sa se il fondo da 120 milioni sia già finito e se dunque sia in arrivo un click day mostruoso.
Ho valutato nuovi ed usati da rivenditori, on line e non.
Però poi:
non so se mi toccherà sto benedetto bonus.
Se mi toccherà non so quando vedrò il rimborso.
I prezzi delle bici sono lievitati in maniera esponenziale (seguivo l'inserzione di una cube, che dalla sera alla mattina è stata tolta e rimessa a più 20% - fondo di magazzino 2016).
Morale della favola se tutto va bene mercoledi chiudo l'acquisto da un privato.